Il Brillo Parlante: il Napoli vincerà lo scudetto!
Lo dicono i bookmakers, lo sta urlando il campo, il Napoli vincerà lo scudetto. Vi spiego perché possiamo già iniziare a preparare lo spumante. Il Brillo Parlante, la rubrica a cura de "Il Punto Brillante".
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©️ “NAPOLI” – FOTO MOSCA
Oggi inauguriamo una nuova rubrica su Sport del Sud. L’abbiamo intitolata il Brillo parlante perché chi scrive, di cognome fa Brillante e perché sarà una rubrica di coscienza, un po’ come il Grillo Parlante del romanzo di Carlo Collodi, Pinocchio.
Ogni giorno proveremo a trattare l’argomento di tendenza, quello sulla bocca di tutti, quello che riempie le bacheche dei social.
E non possiamo non iniziare dal Napoli spettacolare che sta facendo impazzire i propri tifosi e quelli delle altre squadre.
NAPOLI: SCUDETTO SICURO
Lo dicono i bookmakers, lo sta urlando il campo, il Napoli vincerà lo scudetto. Non toccate ferro, anzi, non vi toccate. Vi spiego perché possiamo già iniziare a preparare lo spumante… con 5 punti.
1. FATTORE TECNICO
Il Napoli ha il calciatore più forte del campionato, Kvara, l’attaccante più forte del campionato, Osimhen, il centrocampista più forte, Lobotka, il terzino destro più forte, Di Lorenzo. Ed anche negli altri ruoli, il Napoli potrebbe piazzare su un ipotetico podio il proprio calciatore.
2. FATTORE TATTICO
Il Napoli gioca a calcio ed in Serie A è quella che gioca meglio. Provate a guardare una partita di Serie A senza il Napoli e se non vi addormentate è soltanto merito del caffè. Nel Napoli tutti gli 11 sanno cosa fare, si muovono in sincronia e spesso hanno la soluzione pure quando di fronte c’è una squadra a fare anticalcio. E se giochi bene, qualche possibilità in più degli avversari ce l’hai.
3. FATTORE FISICO
Addio al Napoli dei Mertens, Insigne e Callejon che contro le squadre fisiche non riuscivano a superare la metà campo. Lo stesso Napoli di Sarri che regalava centimetri in mediana con Allan oggi si presenta con Anguissa, che solo a guardarlo incute timore. Oggi sui calci piazzati si difende con Kim, Rrahmani o Jesus o Ostigaard e Di Lorenzo. Lo stesso Osimhen, così come Kvara, è un bel pezzo di guaglione, come direbbe mia nonna. E chi non è alto, tipo Mario Rui, Lozano, Lobotka, Ndombele… provate a vincere un contrasto contro di loro.
4. FATTORE PANCHINA
Il Milan per battere il Lecce sabato ha messo Origi, Vranckx e Kjaer. Le alternative erano Bakayoko, Thiaw, Gabbia e Adli. L’Inter sta puntando su Gagliardini per sostituire Brozovic o Barella. E non parliamo della Juve che deve pescare nella sua Next Generation, con Fagioli, Soulé, Miretti e Iling-Junior. Il Napoli ha preso come eventuale sostituito del capitano, un certo Bereszynski, che ha quasi 200 gettoni in Serie A. Olivera a sinistra non può essere considerato una riserva visto che è titolare nell’Uruguay. Elmas, Demme, Ndombele, Politano o Lozano, Raspadori, Simeone… Vogliamo parlarne? Ecco perché il Napoli è primo anche nei secondi tempi. In silenzio, senza metterlo in prima pagina come hanno fatto gli altri fino alla “mazziata” di venerdì 13.
5. FATTORE CALENDARIO
Il Napoli all’andata è andato due volte allo stadio Olimpico, due volte al Meazza, al Franchi di Firenze ed allo stadio di Bergamo. E mettiamoci anche Verona e Samp, due trasferte ostiche per la rivalità tra le tifoserie. Sei trasferte (più due) nelle quali potresti uscirne tranquillamente con le ossa rotte e 0 punti fatti. Invece sono arrivate 4 vittorie (più due), il pari di Firenze ed il ko in casa Inter. Primi in classifica a +9 nonostante un calendario duro, durissimo. Ed al ritorno, se il Maradona sarà quello di venerdì, troveranno l’inferno qui. Un inferno che, questione di tempo, a fine stagione diventerà un paradiso. Non toccatevi. Se proprio dovete, fatelo per l’eccitazione non per la scaramanzia.
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