Morgan De Sanctis e l’arte di costruire una squadra vincente

Alla chiusura del calciomercato la Salernitana avrà squadra più forte di quella del precedente campionato, come promesso da Iervolino.

de sanctis, salernitanaFoto Mosca
Articolo di Giovanni Santaniello17/08/2023

Con l’arrivo delle giovani promesse: Legowski, Stewart, Martegani e Ikwuemesi c’è chi a Salerno ha immediatamente emesso sentenze di bocciatura senza appello sull’operato del diesse De Sanctis. Probabilmente sono gli stessi che un anno fa trepidavano impazienti per l’acquisto di Cavani e disapprovarono quello di Boluaye Dia.

Nel mondo del calcio, la ricerca di equilibrio tra l’acquisto di grandi nomi e l’investimento nei giovani talenti è un argomento che ha sempre generato un acceso dibattito tra gli appassionati. In un contesto in cui le squadre sono spinte sempre più ad ottenere vittorie immediate, si corre spesso il rischio di concentrarsi esclusivamente sull’acquisizione di giocatori affermati, trascurando il potenziale inestimabile dei giovani.

Negli ultimi anni, abbiamo assistito a squadre che hanno speso cifre stratosferiche per acquistare giocatori di fama mondiale, alimentando l’idea che una costellazione di stelle sia garanzia di successo. Tuttavia, questa filosofia spesso si traduce in una serie di risultati altalenanti e deludenti, evidenziando la mancanza di una strategia a lungo termine. Come dimenticare il fragoroso flop dell’acquisto De Ketelaere, l’ottavo giocatore più pagato della storia rossonera, costato 32 milioni, e che ha comportato il licenziamento del duo Maldini e Massara? Per restare più vicini a noi basta ricordarci del centravanti brasiliano Mikael che tante aspettative e speranze aveva destato nella tifoseria granata.

Al contrario, altre squadre più coraggiose, basta citare in serie A l’Udinese per tutte, hanno preferito investire nella scoperta e nello sviluppo di giovani talenti, offrendo loro l’opportunità di emergere e dimostrare il loro valore. Questo approccio, richiede sicuramente più tempo per portare i risultati sperati, ma ha dimostrato di essere incredibilmente efficace nel forgiare una base solida per il futuro.

I vantaggi di investire nei giovani talenti sono molteplici:

  • Innanzitutto, i giovani calciatori spesso portano con sé una passione e un’energia contagiosa, che può galvanizzare l’intera squadra.
  • Questi atleti sono disposti a imparare, adattarsi e crescere, rappresentando un potenziale da sviluppare.
  • Oltre a ciò, l’acquisto di giovani talenti può rivelarsi una scelta finanziariamente saggia, visto che richiede meno investimenti e può consentire interessanti plusvalenze, che sono ossigeno puro per i bilanci dissestati di molte società italiane.

Non si può negare che l’acquisto del grande nome, spesso sulla via del tramonto, possa avere i suoi vantaggi, come l’attrazione di sponsorizzazioni, l’aumento di notorietà e l’effetto euforia sui tifosi. L’ideale è formare un mix equilibrato tra giocatori esperti e l’investimento su giovani talenti ancora poco conosciuti. È un delicato equilibrio da raggiungere, ma è in quest’equilibrio che risiede la vera arte di costruire una squadra di calcio vincente.

Quando il patron Iervolino ha scelto come diesse Morgan De Sanctis, lo ha fatto proprio nella convinzione che la sua conclamata abilità di talent scout, insieme a quella dei suoi più stretti collaboratori, rappresenti una competenza preziosa per scoprire giovani calciatori ancora misconosciuti, ma capaci di rivelarsi promettenti talenti nelle mani di un allenatore esperto, e mister Sousa è un maestro in grado di far brillare anche le giovani pepite ancora grezze.

De Sanctis nel fare queste scelte ha dimostrato grande coraggio, perché è pienamente consapevole che nel caso dovessero rivelarsi sbagliate, dovrà sopportarne tutto il peso. Per questo riteniamo che abbia operato con oculatezza e ponderazione e confidiamo che tra qualche anno alcuni di questi calciatori si aggiungeranno di certo alla lista delle felici intuizioni del nostro diesse.

Anche noi abbiamo mostrato segni di impazienza durante queste settimane di calma piatta, ma restiamo fiduciosi sull’operato della Salernitana e siamo certi che, alla chiusura del calciomercato, avremo una squadra più forte di quella del precedente campionato, come promesso dal presidente Iervolino.

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