Perché il Napoli ha pareggiato contro il Genoa

In casa Napoli c'è una confusione preoccupante. In campo i calciatori sono disordinati e in conferenza stampa Garcia non convince nessuno.

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Articolo di Salvatore Esposito17/09/2023

© “GENOA” – FOTO MOSCA

Perché il Napoli ha pareggiato contro il Genoa? C’è tanto da dire, ma proviamo ad andare con ordine. Garcia schiera una difesa inedita, con Juan Jesus e Ostigard. Lenti, impacciati, e sempre costretti ad inseguire l’attaccante. Non solo, i due hanno il compito di dare il via alla costruzione dell’azione, ma non hanno personalità né capacità tecniche. Si vede infatti Lobotka, perfetto metronomo di centrocampo dello scorso anno, sbracciare e chiedere al reparto difensivo di avanzare palla al piede, prendere campo, ed alzare la squadra.

Nel post partita, l’allenatore francese ha dichiarato che la sua idea iniziare era quella di schierare Rrahmani e Natan titolari. Per preservare il kosovaro, però, Garcia ha scelto di lasciare fuori anche l’ex Bragantino. Qual è il senso? Se almeno Natan era pronto, perché non buttarlo nella mischia? E invece meglio di no. Meglio schierare i due panchinari dello scorso anno che, detto proprio sinceramente, non hanno nulla di meglio del duo difensivo rossoblù, Bani e Dragusin.

Ciò che dice Garcia, comunque, preoccupa più di come gioca il Napoli, ed il che è tutto un dire. Quando affermò di non conoscere il modo di agire di Lobotka lo scorso anno, si pensava scherzasse. Ma guardando queste quattro partite iniziali, davvero l’ex Al-Nassr pare non abbia mai visto il Napoli campione d’Italia in campo. La squadra è disordinata, e l’allenatore sembra non avere alcuna intenzione di preservare i punti forti di coloro che hanno distrutto e stradominato la Serie A 2022/23.

Un allenatore che entra in una famiglia vincente non può certamente prendersi il lusso di dire che questa squadra, quando non può vincere, deve imparare a non perdere. Un allenatore in difficoltà, dopo le brutte vittorie contro Frosinone e Sassuolo e l’amara sconfitta contro la Lazio, non può ammettere di non aver visto la partita da prima punta di Raspadori con l’Italia, tra l’altro in chiaro su Rai Uno.

Garcia sembra scendere dalle nuvole. Non sa che Raspadori deve giocare solo in area di rigore, perché bravo negli spazzi stretti. Non sa che Elmas a destra fa tanta fatica, o che Lobotka non può essere colui che pressa il portatore avversario.

Garcia fa confusione anche nei cambi. Non è suo merito se i subentrati cambiano il risultato della gara di Genova. Il 2-2 finale è solo merito alle qualità tecniche dei singoli. Non si può lasciare in panchina un attaccante come Simeone quando non si riesce a dominare l’area di rigore, e quando il primo tiro della gara lo si trova al 72esimo con una ciabattata di Kvaratskhelia. Non si può far entrare Zerbin perché “devo dimostrare che merita può giocare”. Ma sul risultato di 2-2 contro una neopromossa ed una partita da recuperare bisogna dimostrarlo?

Perché Lindstrom era pronto contro la Lazio e ieri non è stato schierato neanche per un minuto? Garcia proprio non ci sta capendo nulla. E ci auguriamo quanto prima possa cambiare il senso di rotta, perché una cosa è certa: se continua così il francese non ha vita lunga a Napoli.