Le Pagelle Brillanti: solo Kvara può salvare il torneo Atp
Le Pagelle Brillanti de "Il Punto Brillante" della sfida di ieri tra Napoli e Bologna, valevole per il 10° turno di Serie A.
©️ “KVARATSKHELIA” – FOTO MOSCA
MERET 5
Se facessimo un sondaggio tra i tifosi del Napoli, su quale sia il ruolo in cui il Napoli sia meno forte, 99 su 100 direbbero il portiere. Compreso la dirigenza che gli ha rinnovato il contratto, ma solo per un anno. Che è come chiedere alla tua fidanzata se ti vuole sposare ma a tempo determinato. Il 2-2 non è un errore, è una papera. In ogni caso forza Navas. Ops, forza Alex.
DI LORENZO 6,5
Da quando è caduto il Muro di Berlino lui è titolare. E l’ultima volta che ha sbagliato completamente la partita, c’era la lira. Segnano dal lato suo, è vero, ma è altrettanto vero che torna a casa dopo aver percorso gli stessi km di una maratona. E sfiora il gol di testa.
KIM 7
Se La Russa è riuscito a diventare presidente del Senato, perché Kim non può prendere il pallone d’oro? Tutti devono avere un sogno nella vita. Altra prestazione importante del coreano, che non sbaglia un intervento. Con Arnautovic sarebbe stato più divertente, ma ogni tanto deve pure riposarsi.
JUAN JESUS 8
La differenza tra capo e leader è che il capo ti urla quello che devi fare, il leader te lo dice a bassa voce e lo fa con te. JJ non è un capo. JJ è quel leader che in silenzio accetta di fare sempre la panchina e quando viene chiamato in causa prima annulla i giovani dell’Ajax e poi segna il gol nel momento più complicato della stagione. W sempre Batjuan.
MARIO RUI 6,5
Quando prende la traversa nel primo tempo, il 70% di noi gli ha dedicato un vaffa. Il restante 30% stava commentando la storia di Elmas. Meno preciso del solito, ma è sul pezzo. Lo si capisce quando lo vedi battere veloce la rimessa laterale che porta al gol di Lozano. Anzi, non è sul pezzo, lui è un pezzo di… bravo guaglione.
(OLIVERA 6,5)
Quando lo vedi hai la stessa sensazione di quando vedi un ragazzo degli allievi, giocare con i giovanissimi, di due anni più piccoli. Questo ora prende la palla da solo e va a segnare. 15-20 minuti di sostanza e qualità.
NDOMBELE 7
Nel primo tempo è di gran lunga il migliore del centrocampo. Gioca di prima, prende in giro gli avversari e palleggia come se fosse un ex calciatore di Premier. Nella ripresa sfiora subito il gol, sbaglia un paio di passaggi e viene sostituto. Tra gli applausi. Provate a dire a lui, se avete coraggio, le stesse cose che avete detto a Paola Enogu, la pallavolista italiana.
(ELMAS 5)
Lasciamo stare la storia del post, anche perché mi dovete sempre spiegare Spalletti al posto di chi dovrebbe metterlo titolare. Entra in campo e gioca un’altra partita da Mark Caltagirone. Ossia solo Pamela Prati sa che esiste, ma in realtà nessuno lo vede. Tieniti stretto la panchina che in tribuna la visuale non è granché.
LOBOTKA 6,5
Ti accorgi che è un pochino stanco quando sbaglia il primo passaggio al minuto 65, venti minuti prima del solito. Però per un’ora è fondamentale come sempre, con palleggio e cambi di direzione che fanno venire il mal di testa così forte a Thiago Motta, che a fine partita anche lui ha dato la colpa all’arbitro aggiungendo che il suo Bologna meritava di più. Un consiglio, prima di affrontarlo prendetevi una tachilobotkina.
(DEMME 6)
Ritorna in campo dopo l’infortunio più polemica anti-Anguissa di inizio stagione. Dieci minuti scarsi per ritrovare confidenza col campo e col pallone. Che sia l’inizio, perché abbiamo bisogno di tutti per essere competitivi fino alla fine.
ZIELINSKI 7
Limitato dai bulletti nella seconda parte dell’ultimo campionato, parole sue, il polacco che si pettina con le posate, gioca un primo tempo sotto la sufficienza, ma nella ripresa esplode grazie alla sua immensa tecnica. Un paio di assist, 50-60 strappi a piegare in due il Bologna e quella traversa che vibra ancora, manco fosse un sex toy di ultima generazione.
POLITANO 5,5
Chiede palla continuamente, punta l’avversario e aiuta le sovrapposizioni di Ndombele e Di Lorenzo. E va tutto bene fin qua. Ma ha sui piedi un rigore in movimento, modalità easy, che lui spara in curva. Erroraccio da matita rossa. Per rendere l’idea dell’errore a chi non ha visto la partita, era più facile segnare che sentire Sarri che si lamenta dopo una non vittoria. Ieri colpa del manto dell’Olimpico…
(LOZANO 7,5)
Lui e Politano sono come Pio e Amedeo, hanno bisogno l’uno dell’altro per rendere al meglio. Entra e segna per la terza volta di fila, regalando qualche giorno di relax agli haters messicani. Gol da attaccante e numerose sgroppate sulla fascia fanno capire perché lo chiamano Chucky. Perché quando è in giornata mette terrore.
RASPADORI 6
Credere di stare tranquilli con la presenza di Osimhen in panchina è come credere a quei post su Facebook “Metti Amen e Condividi”. Il Raspa lo sa che con la belva numero 9 dietro, non è facile, ma ha anche spalle larghe. E piedi delicati, vedi il lancio di 40 metri in corsa per Kvara. Sfiora anche il gol all’inizio. Esce all’intervallo, anche perché sta giocando tanto.
(OSIMHEN 8)
Chi ha pensato che il ritorno di Osimhen fosse un problema per il Napoli, merita di andare a dormire con le cuffie nel letto e la voce di Fedele che parla male dei calciatori del Napoli. Assatanato, cerca il gol vittoria in ogni suo movimento e lo trova con un guizzo che a me ha ricordato Cavani. Se mantiene questi standard tutto l’anno e non si fa male, a giugno per festeggiare lo scudetto tutti nella fontana di piazza Plebiscito con la sua maschera ed il suo baffetto.
KVARATSKHELIA 8,5
Se Raspa segna all’inizio, se Rui non prende la traversa, se Politano non la mette in curva, se Zielinski non prende la traversa e Skorupski non fa Zoff, Kvara chiude la gara con un gol e 5 assist. Questo per rendere l’idea dell’ennesimo spettacolo che ci ha regalato. È così forte, che se lo chiamassero a sistemare i campetti di tennis sul Lungomare, oggi potrebbe iniziare il torneo Atp tranquillamente. Non so dove ci siamo visti la prima volta, so solo che se immagino la mia vita senza di te, mi manca l’aria.
SPALLETTI 7,5
Sofferta e quindi più bella ancora. Ed anche stavolta non sbaglia un colpo. Volete degli esempi: conferma Jesus e questi segna, propone Ndombele e questi gioca alla Anguissa, mette subito Osimhen e Lozano e questi segnano i due gol nella ripresa, non toglie Kvara e Zielinski e questi sono i due più pericolosi fino alla fine. Mettiamoci anche la sua corsa in campo al triplice fischio ed ecco spiegato il perché siano in aumento i pellegrinaggi prenotati a Certaldo per giugno 2023.
IL NAPOLI 10
Questa volta il mio 10 in pagella è per tutto il Napoli. 10 come le vittorie consecutive, da leggere tutte d’un fiato, Lazio, Liverpool, Spezia, Rangers, Milan, Torino, Ajax, Cremonese, Ajax e Bologna. Dieci vittorie che hanno portato Napoli agli ottavi di Champions con due giornate di anticipo ed in testa al campionato con due punti sull’Atalanta rivelazione e tre sul Milan, già battuto a casa sua. Manca ancora tantissimo, ma la sensazione è quella di una stagione che potrebbe diventare magica ed indimenticabile. Godiamocela e per adesso ringraziamo i ragazzi, tutti, l’allenatore, il suo staff e la dirigenza. Il sogno continua…