Napoli-Cremonese, non fate leggere le pagelle ai bambini
Le Pagelle Brillanti de "Il Punto Brillante" della sfida di ieri tra Napoli e Cremonese, valevole per gli ottavi di finale di Coppa Italia.
©️ “NAPOLI” – FOTO MOSCA
MERET 6
È l’unico a non essere picchiato dai macellai avversari. Incolpevole sul primo gol, ammira incantato la pioggia che scende giù sul secondo gol. Sui rigori, prendo in prestito una frase che mia moglie mi dice spesso: “Non ti dico di fare i piatti tutte le sere, ma almeno un giorno su 5 potresti anche”.
BERESZYNSKI 5,5
Soffre Okereke manco fosse Robben nel suo periodo d’oro. Meglio, molto meglio, quando deve attaccare. Però nel finale decide di mettere il silicone sotto ai piedi e fa segnare Afena-Gyan.
OSTIGARD 6
Anche lui soffre gli attaccanti della Cremonese che, detto così, è come prendersi il raffreddore ad agosto. Cresce nella ripresa quando capisce che deve usare la stessa cattiveria di quello che dice alla moglie che è leggermente ingrassata.
(KIM 5,5)
Entra negli ultimi 10 minuti per motivi ignoti. E sempre per motivi ignoti, con lui di 2 metri e 55 centimetri in area, segna di testa uno di 1 metro e 18. E per motivi ignoti non gli fanno battere il rigore, lui che avrebbe spaccato la porta in due.
JUAN JESUS 7
Ha così tanta personalità che se la vendesse a grammi sarebbe più ricco dei Ferragnez. Segna il gol che sistema le cose nel primo tempo. Quando va dall’arbitro a protestare sembra il sottoscritto che durante la notte va (sempre) col mignolo nello spigolo del letto e non può urlare e bestemmiare che si svegliano le bambine.
OLIVERA 6,5
Quando prende palla non si ferma, un po’ come la donna al volante che non dà la precedenza al pedone perché poi deve rimettere la prima e sa che farà spegnere la macchina. Perde qualcosa in qualità davanti perché il passaggio da Kvara a Zerbin è simile a quello dalla Ferrari alla Twingo. Cit Shakira.
NDOMBELE 6,5
La nota lieta è lui, il francese, in campo 102 minuti. Propizia il primo gol con un tiro forte di controbalzo. E per lunghi tratti del match, si fa dare palla senza perderla, saltando spesso l’uomo. Peccato per un assist da “fravecatore” che poteva valere 3-1. Fravecatore = operaio edile, manovale.
(OSIMHEN 6,5)
In 15 minuti crea da solo 3 palle gol pulite pulite, nonostante gli avversari siano in gabbia nella loro area. Carnesecchi e la sfortuna gli negano la gioia di tornare all’Olimpico e prendere di nuovo in giro Smalling.
GAETANO 5,5
Il ruolo di playmaker sta a Gaetano come quello di testimonial del bilancio pulito sta ad Andrea Agnelli. Non è cosa sua. Ed infatti soffre quando deve impostare, riuscendo poche volte a trovare la sua zolla in mezzo al campo.
(LOBOTKA 7)
E’ facile dimostrare l’amore e l’affetto quando le cose vanno bene, ci riescono tutti. Provate a farlo quando vanno male, tipo quando sei l’unico dei 10 ad aver sbagliato, nettamente, il calcio di rigore. Lobotka è come il Corano, non si discute! L’importante è che non si sia infortunato quando ha messo male la caviglia. Quello sì che ci avrebbe fatto passare un martedì sera di merda. PS: Però non gli fate battere mai più un rigore, non è cosa sua!
ELMAS 6
Alterna buone cose a momenti in cui si interessa della partita come un addetto al call center si cura della pennichella delle persone. Gli manca lo spunto delle ultime uscite, ma sabato c’è un’altra battaglia che lo attende. Non dall’inizio, ma sarà una battaglia di 100 minuti.
(ZIELINSKI 5)
In 35 minuti più i vari recuperi riesce a fare tutto quello che viene chiesto ad un investigatore segreto incaricato dal partner per controllare se l’altro partner è fedele oppure no … di essere anonimo e non farsi notare da nessuno. Piotr ci riesce benissimo!
ZERBIN 6
L’assist del gol è bello davvero, quasi una fotocopia di quello di Kvara contro il Piemonte nella partita di venerdì scorso. Però resta l’unica azione degna di nota all’interno di una partita nella quale soffre il ritmo degli avversari come Greta Thunberg le bottiglie di plastica abbandonate in mare.
(POLITANO 4,5)
Se avesse creato un’occasione da rete ogni 25 palloni toccati, avremmo ottenuto la qualificazione vincendo 8-1. Perché è vero che sia sempre nel vivo della partita, ma è altrettanto vero che non ne fa una buona. Un po’ come avere 30 rapporti sessuali al mese e 29 volte non si …alza! PS: Non fate leggere le pagelle ai bambini quando il Napoli perde!
RASPADORI 5,5
E’ forse il calciatore più in calo del Napoli da quando è tornato la belva Osimhen. Fa fatica a trovare la posizione, a tratti come mia figlia quando la metto nel sediolone per mangiare. Non calcia mai in porta e spesso sbaglia il passaggio decisivo.
(ANGUISSA 5,5)
Non è abituato a subentrare. Un po’ come chiedere ad un tassista di avere la ricevuta fiscale. In un’ora di partita, infatti, va in confusione, si guarda intorno, cerca la penna, il blocchetto, aggiusta lo specchietto, i tacchetti ecc ecc. Zambo tassista quindi.
SIMEONE 7.5
Il Cholito non ti delude mai. Come la mamma. Puoi non chiamarla per settimane ma sai che ci sarà sempre. Dialoga con i compagni, si muove senza palla, salta l’uomo quando non lo prendono a calci. E delizia il Maradona con un gol dei suoi. E prende anche un palo-traversa clamoroso. Merita più spazio, merita più spazio, merita più spazio. Ok?
SPALLETTI 6
La Coppa Italia non interessa a nessuno, figuriamoci all’allenatore che sta portando il Napoli a vincere il primo scudetto della sua storia, se si esclude il periodo in cui ha giocato in 12 con il Dio del calcio in rosa. Non è vero che ha messo tutte le riserve, Sirigu non ha giocato. A parte le battute, ha perso la qualificazione proprio con l’ingresso dei top player, quindi c’è poco da criticarlo. Come ha detto un mio amico, la maggior parte delle persone che gli danno del presuntuoso, parlano di calcio senza averne competenza. E quindi sono i primi presuntuosi. A mente fredda … meglio evitare un’altra guerra sportiva contro la Roma. A Salerno per volare, mister. Vinci e tutto sarà dimenticato. Dai presuntuosi, non da me. Io ho già dimenticato!
FERRIERI CAPUTI 10
10 al coraggio di una donna di fare l’arbitro, considerata la mentalità vecchia e stravecchia dei pallonari italiani. 10 alla sua forza di volontà di voler alzare sempre di più il suo livello, non accontentandosi di dirigere partite di Lega Pro. Però carissima signora Maria Sole, almeno le regole, quelle di base, dovrebbe conoscerle. Se un calciatore travolge il portiere è fallo. Se un calciatore pesta il piede di Gaetano in area è rigore. Se un calciatore entra col piede a martello sull’avversario è rosso. Se un calciatore colpisce l’avversario è fallo, se lo colpisce forte è giallo. Se la palla è della squadra che ha subito fallo si concede il vantaggio. E le sue “aiutanti” che guardano con la bandierina in mano, devono stare in linea con i difensori per poter segnalare o meno un fuorigioco. Che è diverso dal conoscere o meno la regola del fuorigioco. Su questa cosa sarebbe anche giustificata. PS: Nessun sessismo, avrei detto lo stesso di un uomo!