Semplice ed efficace
Dalle barzellette di inizio stagione, al Napoli più bello, più semplice nella sua composizione e più efficace mai visto a queste latitudini.
© “SPALLETTI” – FOTO MOSCA
Un francese, uno spagnolo e un italiano. Come Thuram, S.Ramos o Cannavaro. Tre di molti., dii tanti difensori centrali. Ma anche Brasile, Olanda, Germania etc. L’albo d’oro di un ruolo, se vogliamo.
E magari pensate che la provenienza non conti poi granché, invece vuol dire tutto. Vuol dire stile, vuol dire scuola, vuol dire storia.
Poi c’è la globalizzazione, di cui il calcio è massima espressione. Di cui Napoli è perfetta cartina tornasole. E quello che sopra sembra banale al pari di chi scrive diventa invece eccezionale. Perché eccezionale é la banda di Luciano, miglior attacco e miglior difesa del campionato.
Difesa guidata da un kosovaro e un coreano. Un principio di “barzelletta” che faceva ridere improvvidi e improvvisati conoscitori di calcio e ora fa piangere l’Italia e mezza Europa del pallone. Il prato verde è libro dove riscrivere nuovi trattati internazionali, dove si uniscono culture diverse e si parla la stessa lingua, dove Amir si sposa con Min-Jae alla perfezione, dopo un breve ma intenso colpo di fulmine. Come Raul e Kalidou prima di loro.
Perché il campo è giudice che condanna pregiudizi, su costi di cartellini, ingaggi, squadra di provenienza e passaporti. Perché alla fine è il campo che ci sta regalando il Napoli più bello, più semplice nella sua composizione e più efficace mai visto a queste latitudini.
In collaborazione con “Il tredicesimo uomo”.