Strameritata Rimet: Argentina ai rigori sulla Francia
L'Argentina vince il Mondiale 2022, grazie ad uno straordinario Lionel Messi e ai miracoli di Martinez. Battuta la Francia ai calci di rigore 4-2.

©️ “MESSI” – FOTO MOSCA
Illuminata da Messi e Mbappè, sommi maestri del pallone, offuscata dalla spazzatura di eurodeputati e compagni corrotti dal Qatar (e dal Marocco) è sfida con esito senza feriti Europa-America del sud, Francia-Argentina, con rammarico per la risposta “assente” del Brasile, del suo calcio scintillante, allegro, a passo di samba, inventivo, elegante. Nessun rammarico per l’auto esclusione dell’Italia in depressione dalla massima competizione che accoglie l’élite di un mondo da tempo trasformato da sano confronto internazionale in un coacervo affaristico lontano anni luce dalla nobiltà dello sport per lo sport di De Cubertin.
Nello sfarzo di Doha, che cinicamente dimentica i 6.500 migranti uccisi dalla fatica per erigere stadi, alberghi e strade, si consuma il rito della finale e nessuna sorpresa se saranno centinaia di milioni i telespettatori dell’evento che conclude il Mondiale. La droga del calcio provoca dipendenza e cancella la consapevolezza di un Paese che passa su allo scandalo del Qatargate, al rispetto zero dei diritti umani, all’omofobia.
In chiave di prologo è assolutamente impossibile pronosticare chi alzerà il trofeo del vincitore. Qualche chance in più è della Francia, ben oltre l’eccelso genio di Mbappè: potenza contro fantasia e l’incognita dei cosiddetti ‘episodi’, eventi imprevedibili, il dualismo imprevedibile fortuna-sfortuna. La Coppa Rimet, comunque vada la finale, forse non premia la squadra più forte del mondo se si confrontano Argentina e Francia a club come il Paris Saint Germain e il Manchester City di Messi, Neymar, Hakimi, Donnarumma, Haaland, Foden, De Bruyne, ma in questo pomeriggio pre-natalizio, in gioco oltre al calcio c’è l’orgoglio patriottico di francesi e argentini. Argentina. Ultima Coppa Rimet nel 1986, Francia ‘bis’ della vittoria in Russia (2018). Arbitra il polacco Marciniak.
Argentina più offensiva con Di Maria. Si temono, ovvio, Francia e Argentina. Prima conclusione a rete dei sudamericani al 5° e primo angolo al nono minuto. Più Argentina nei primi dieci minuti. Francia contratta. Stragrande prevalenza di tifosi argentini. Subito grande intesa tra Messi e Di Maria. Possesso palla dei sudamericani. Azione ficcante di De Paul al minuto 17 tiro alle stelle di Di Maria, occasione sprecata. Hernandez conquista un calcio di punizione per fallo di Romero. Nulla di fatto e fallo di Giroud. La Francia per ora punta solo sulle ripartenze. Al 20esimo Di Maria guadagna un rigore, atterrato in area da Dembelé. Messi sul dischetto, spiazza Lloris ed è uno a zero. Vantaggio assolutamente meritato.
Minuto 23. Canti e balli dei tifosi argentini. Ora tocca alla Francia reagire. Nervosismo in campo francese e qualche fallo cattivo. 15 minuti al riposo. Finora Mbappè inoffensivo. Il numero uno degli albo-celesti disoccupato. Azione fulminea di contropiede dell’Argentina. Superiorità numerica, perfezione offensiva e Di Maria trova il 2 a 0 al 36esimo. Fuori Giroud e Dembelè, dentro Thuram e Kolo Muani, Giroud non gradisce. Sette minuti di extra time. Spogliatoi. Argentina stellare, come la coppia Messi-Di Maria, con la ‘pulce’ regista sontuoso e il compagno implacabile rifinitore, imprendibile sulla fascia sinistra. Lo stadio Lusail Iconic è tutto a strisce biancoazzurre.
Cosa può inventare Deschamps? Unico dubbio: riusciranno gli uomini di Scaloni a reggere ritmi e pressione a tutto campo come nei primi 45 minuti? Di nuovo in campo. I Blues sembra che non abbiano idee chiare su come contrastare l’Argentina. Azione corale, De Paul su assist di Di Maria calcia al volo, ma tiro centrale e nessun problema per Lloris. Rabiot (ammonito), non nuovo a falli cattivi, abbatte De Paul, che subisce subito dopo un fallo da Mbappé. Un quarto d’ora di second time non ha detto nulla di nuovo sul versante francese. Acuna per Di Maria, protagonista strepitoso del match. Francia più attiva, Argentina prudente. Fuori Henandez e Griezmann, dentro Coman e Camavinga. 15 minuti al 90esimo, poi extra time. Grandissima partita di De Paul, non a caso oggetto di falli continui.
Mpappé sgambettato in area, rigore e sua la conclusione vincente. 2 a 1 all’ottantesimo. Partita immeritatamente riaperta. Un minuto dopo Mbappè raddoppia: incredibile! Momenti di distrazione della selezione sudamericana e lo stesso Mbappé, nullo per 80 minuti, trova il pareggio, 2 a 2. Il calcio propone situazioni assurde, come in questo caso. Partita dominata dall’Argentina e non è bastato a far suo il risultato. Ci si avvia ai supplementari, ma prima otto minuti di recupero. Grave l’errore di Scaloni che ha sostituito Di Maria. Rischia di vincere la Francia e la salva Martinez con una parata provvidenziale al quinto minuto del recupero. Messi, quasi gol all’ottavo di recupero, paratissima di Lloris.
Supplementari. Montiel per Molina è la scelta di Scaloni, Fofana per Rabiot è la replica di Dechamps. Lautaro Martinez e Paredes per De Paul, sfinito e Alvarez. Occasioni a ripetizione per Messi e compagni, la Francia si salva per miracolo da una doppia conclusione degli argentini. Secondo tempo supplementare. Ora è grande equilibrio in campo. Messi mette le cose a posto e al termine di un’azione pressante restituisce all’Argentina il vantaggio e forse a conquista il Mondiale, a un niente dal ‘the end’ dei supplementari. Cinque minuti di stress e tensioni incredibili. Doppiette di Messi e Mbappè. Fuori Varane, dentro Konaté. Ancora due minuti, più recupero. Fuori Mac Allister dentro Pezzella. Incredibile, rigore per la Francia e Mbappè sul dischetto. 3 a 3, pazzesco, tre gol del fenomeno francese, ma doppia colpa grave dell’Argentina. Ancora due minuti. Dybala per Tagliafico, in vista dei rigori che decideranno questa sfida infinita, gettata via dalla selezione sudamericana.
E adesso la roulette ‘russa’ dei penalty. Sul dischetto per primo Mbappè. 1 a 0. Risponde Messi. 1 a 1. Coman para Martinez. Dybala, 2 a 1. Sbaglia di nuovo la Francia. Paredes, 3 a 1. Kolo Muani, 3 a 2. Montiel, rigore decisivo. Gol e Argentina campione del mondo, titolo meritatissimo.