Napoli-Milan, Le Pagelle Brillanti: KvaraInsigne 10, ecco perchè…

Le Pagelle Brillanti de "Il Punto Brillante" del match di ieri tra Napoli e Milan, valevole per i quarti di ritorno di Champions.

Articolo di Il Punto Brillante19/04/2023

©️ “NAPOLI-MILAN” – FOTO MOSCA

MERET 7,5

Ha deciso la qualificazione all’andata, ha provato a tenerla in vita al ritorno con rigore e super parata, un pò come fare le corna e farsi perdonare con un mazzo di rose e dei cioccolatini. 

DI LORENZO 6,5

Da capitano a capitone, vedi azione del gol di Giroud, é un attimo. Però non molla mai, procurandosi il rigore dell’illusione. Quando alzerà lo scudetto sarà tutto dimenticato. 

RRAHMANI 5,5

La prima testata avuta da Leao era un avvertimento, così come il gol subito nello 0-4. Però, come un giocatore di poker irrazionale, si fa ingannare ancora dal portoghese, stessa finta dell’altra volta, stesso esito, gol! 

JUAN JESUS 6,5

Certo, poteva marcare Giroud sul gol. Così come noi potevamo fare gli allenatori nella vita e invece dobbiamo andare a lavorare. La verità è che tiene botta fino alla fine con la testa rotta. Noi per un’unghia rotta ci mettiamo in malattia. 

MARIO RUI 5,5

Andare incontro a Leao che ti arriva in velocità è come sfidare faccia a faccia tua moglie che, nei suoi giorni, ti sta facendo qualche rimprovero. Non hai chance. Sei morto. Si fa male ed esce. Purtroppo. 

OLIVERA 6

Con lui in campo il Napoli guadagna campo e mette il Milan all’angolo. Gli manca però quel “plus” per fare la differenza, soprattutto sui colpi di testa visto che per due volte, più una all’andata, ci arriva come uno squalo e la colpisce come un salmone. 

NDOMBELE 5,5

Stava giocando così bene, recuperando palla e palleggiando con i compagni, che qualcuno sugli spalti ha preso il cellulare per accertarsi che fosse davvero lui. E proprio in quel momento è arrivata la buccia di banana su cui è scivolato, perdendo palla e portando Leao a diventare, secondo la stampa italiana, il nuovo Pelé, Eusebio, Di Stefano, Gullit, Messi, Ronaldo1 e Ronaldo2 tutti insieme. 

(ELMAS 6) 

Il Milan, quando entra lui, ha più catenacci in mezzo al campo che quel ponte di Roma in un film di Muccino. In 6 giorni è passato da centravanti alla Osimhen a riserva di Ndombele. Psicologicamente può fare la fine dei Jalisse. La butto lì, il rigore l’avrebbe segnato.  

LOBOTKA 7

È arrivato a questa partita più affannato degli sposi dopo che hanno organizzato la disposizione dei tavoli dei loro 150 invitati al matrimonio  tenendo conto delle tarantelle tra le famiglie di lui e di lei. Però il Napoli almeno fino ai 16 metri ha dominato la partita anche grazie a lui. Poi bisogna imparare a calciare in porta ma lui non ha colpe visto che nemmeno i rigori sa tirare. 

ZIELINSKI 5,5

Non sarà felice un mio, competente, amico, ma da una mezzala con le sue qualità, ci si aspetta che faccia la differenza in queste partite. Soprattutto al tiro, ma di destro calcia debole e centrale un rigore in movimento e di sinistro, dal limite, calcia alto e fuori dallo specchio. 

(RASPADORI 6,5)

Peccato che anche lui, oltre a Simeone e Osimhen, sia arrivato acciaccato a questa partita storica. Mette l’assist che per 2 minuti ti fa sognare delle cose pazzesche. Prima delle lacrime. Perché ieri notte abbiamo pianto. 

POLITANO 6

Il voto è una media tra 8 e 4. Otto per come bullizza quel simpaticone di Theo Hernandez nel primo tempo. Quattro per le sue conclusioni, coerenti con quanto fatto vedere finora in maglia azzurra. Esce, perché il diavolo ha le corna. Il diavolo e l’arbitro. E qualche giocatore, seguendo il gossip meneghino. 

(LOZANO 6)

In un mondo dove la legge è uguale per tutti e si compete alla pari, senza farsi influenzare da blasone e maglie importanti, quello di Leao sul Chucky è un rigore grande almeno quanto la Reggia di Caserta. O quella di Versailles. Per il resto, solita partita da messicano. 

OSIMHEN 7

Puoi ingabbiarlo, non dargli spazio, raddoppiarlo, innervosirlo come si fa con i secchioni a scuola, ma alla fine con Victor si parte 1-0. Segna a partita finita, ma il suo gol ci toglie inutili ansie per il rush finale. 

KVARA 10

È facile amare il figlio che ti va bene a scuola, suona il pianoforte, si fidanza con la figlia del notaio, mangia sano e rispetta gli orari perché questa casa non è un albergo. Ma è difficile amare il figlio ribelle che si fa le canne, prende rapporti a scuola e si imparenta con la figlia del boss. Difficile ma più bello. Il KK77 versione Insigne, nel primo tempo non salta mai Calabria e nella ripresa lo salta ma si divora l’impossibile, compreso un rigore che resterà nel nostro cervello memorizzato come il PIN della carta di credito. 

SPALLETTI 4,5

Aprile sta a Spalletti come Sanremo sta a Toto Cutugno. Non c’è un rapporto idilliaco tra il mister ed il mese della Pasqua, perché l’anno scorso ci ha perso uno scudetto con 1 punto tra Roma, Fiorentina e Empoli e quest’anno ha fatto mezza vittoria con il Lecce e 3 sconfitte con il Milan senza segnare un gol (Osimhen al 93′ non lo considero). Pioli, con l’aiuto degli arbitri, ha di nuovo limitato il Napoli, ma ancora di più il Napoli è stato limitato dallo scarso turnover di Luciano che ha portato gli azzurri ad arrivare infortunato o poco brillante a questa sfida storica. Ma a breve sarà campione d’Italia dopo Bianchi e Bigon, quindi W Spalletti 

MARCINIAK + UEFA 10

Così come Orsato nel 2018, quando servono i top player si chiamano i migliori. Completa chirurgicamente il lavoro del collega all’andata, dimostrando, quindi, di essere il numero 1. Dissenteria, solo questo è il mio augurio. Dissenteria!