Palermo, Aljosa Vasic: un mix tra Jorginho e Milinkovic-Savic
Aljosa Vasic ha qualità da vendere. Il nuovo gioiello del Palermo è un mix tra di Jorginho e Milinkovic-Savic.
Il Palermo nel corso dell’attuale sessione estiva di calciomercato ha acquistato Aljosa Vasic: la società rosanero ha prelevato il centrocampista dal Padova per una cifra di 2 milioni di base fissa, più 1 di bonus legati al rendimento di squadra e alle presenze del giocatore. Le prestazioni dell’italo-serbo hanno attirato le attenzioni del club siciliano, di fatti il Direttore Sportivo Leandro Rinaudo non ha esitato un secondo a regalare il gioiellino ad Eugenio Corini.
Aljosa Vasic sta già mostrando le proprie doti ai suoi nuovi tifosi in quel del Trentino Alto Adige, esattamente a Ronzone, luogo in cui il Palermo sta svolgendo la preparazione pre-campionato. Le sue qualità e le sue caratteristiche hanno colpito, soprattutto, il tecnico Eugenio Corini, che vorrebbe inserirlo sin da subito nei meccanismi della squadra rosanero. Di fatti, il primo test per il centrocampista ex Padova è stato molto rivelante: l’italo-serbo nella prima amichevole stagionale, contro la rappresentativa Bassa Anaunia, ha messo a segno una tripletta. Ma che tipologia di giocatore è Aljosa Vasic?
Aljosa Vasic, chi è il nuovo gioiellino del Palermo
Aljosa Vasic è un calciatore di un’estrema duttilità: una mezzala che può fare anche il trequartista, la seconda punta o giocare largo in un ipotetico tridente. Insomma, un vero e proprio Jolly. Il neo acquisto del Palermo ha una buona caratteristica fisica, grazie soprattutto ai suoi 188 cm, il che gli permette di essere decisivo anche nei duelli aerei. Un ragazzo, che non appena ha debuttato nel calcio professionistico, è riuscito a mostrare subito il suo potenziale. L’italo-serbo riserva grande prospettive future.
Aljosa Vasic, i primi passi al Padova: ed il paragone con Jorginho
Aljosa Vasic nasce a Camposampiero, provincia di Padova, nel 2002. Inizia a tirare i primi calci all’età di soli 9 anni proprio nella squadra della sua città. Con i biancorossi, incomincia a crescere calcisticamente, prima però passa in prestito per una breve periodo nel vivaio del Cittadella, per poi entrare a far parte nella trafila delle giovanili del Padova. Di fatti, nell’Under-17 del club biancoscudato mette alla luce le sue grandi potenzialità: 23 presenze, per un totale di 1000’ sul parto verde e 3 reti siglate.
Di fatti, le ottime prestazioni di Aljosa Vasic richiamano le attenzione di Andrea Mandorlini: l’ex tecnico dell’Hellas Verona lo convoca in prima squadra nella stagione 2020-2021, in cui colleziona 10 presenze. Il suo esordio avviene in un Frosinone–Padova, gara valevole per il secondo turno di Coppa Italia. Il giocatore gioca da mezz’ala, nel 4-2-3-1 con Soleri unica punta, ora anche lui al Palermo. Addirittura, Andrea Mandorlini vede in lui qualche giocata che gli ricorda Jorginho. L’anno successivo, viene confermato nella squadra maggiore, dove trova Pavanel in panchina, il quale gli concede 428’. Mentre, nel gennaio 2022, passa in prestito 6 mesi al Lecco, in Lombardia riesce a totalizzare 13 presenze.
Aljosa Vasic ricorda Tardelli, ma si ispira a Milinkovic-Savic
L’anno della consacrazione, però, per Aljosa Vasic arriva nella stagione appena conclusasi: il centrocampista sotto la guida tecnica di Vincenzo Torrente esplode definitivamente. L’italo-serbo nel 2022-2023, con la maglia del Padova, ha collezionato ben 37 presenze, per un totale di 2.924’ giocati e 8 reti siglate. La sua annata è stata entusiasmante, addirittura, il tecnico dei biancorossi dopo una gara contro il Novara, lo ha accostato ad un grandissimo calciatore della storia calcistica: “Lui è il mio Tardelli”. Una frase forte, ma che esalta il percorso fatto sinora da Aljosa Vasic.
Insomma, dopo essere stato accostato a nomi come quelli di Jorginho e Tardelli ed aver disputato ottime stagioni, in cui ha mostrato un grande potenziale con importanti margini di crescita, per Aljosa Vasic è arrivato il momento di fare il grande salto di qualità. Non a caso, l’italo-serbo si è presentato molto motivato nella sua presentazione con la maglia del Palermo: “Sogno di diventare un giocatore importante e decisivo, come i nomi ai quali sono stato paragonato. Voglio far crescere la squadra attraverso le mie giocate”. Inoltre, l’ex Padova, che sogna di giocare nella Nazionale Serba, ha confessato di ispirarsi al suo connazionale Sergej Milinković-Savić:
“Essendo serbo mi sono sempre ispirato a Milinkovic-Savic. La cosa che mi piace di lui è come usa il fisico e come usa la qualità, fa tanti gol e va sempre in area. Io sono un giocatore diverso ma cerco di migliorare anche nelle piccole cose come nella trasmissione dei passaggi. Cerco di limare i dettagli per diventare un calciatore completo”. Dunque, la voglia di mettersi in gioco ad Aljosa Vasic non manca certamente, e non c’è modo migliore di farlo in una squadra ed una piazza ambiziosa come quella del Palermo, che punta a conquistare la Serie A.