ATP 250 Napoli: cronologia di un torneo fallito
In questo articolo passiamo in rassegna le disavventure che l'ATP 250 di Napoli ha avuto in pochi giorni, su cui la Federazione Italiana non si è ancora pronunciata.

Nel contesto di un cambio di calendario da parte dell’ATP, sostituendo i tornei in Cina con eventi in Europa, c’è un campionato che si è distinto dagli altri e non proprio per le buone notizie.
L’ATP 250 di Napoli, che è tesserata da un solo anno per ospitare un evento di questa categoria, ha esordito dando la nota quando, pochi giorni prima del suo inizio, non aveva ancora i suoi campi in condizioni ottimali per le partite da giocare.
I giocatori e i giornalisti che erano precedentemente presenti al torneo hanno detto che i campi erano “terribili” e si sono lamentati del fatto che la palla riusciva a malapena a pungere. Date le forti richieste, il tabellone principale è iniziato solo martedì. Alcuni tennisti si sono rifiutati di continuare a giocare e molti hanno valutato le condizioni come le peggiori dell’anno in un torneo ATP.
L’organizzazione ha dovuto cambiare la superficie. Per quello l’organizzazione ha aspettato alla fine dell’ATP 250 di Firenze, in cui Felix Auger Aliassime (13°) ha vinto contro JJ Wolf (75°) per doppio 6-4, per smantellare il campo e iniziare a spostarlo nel sud Italia. Ma questo non e tutto.
Disprezzo per Seppi
Andreas Seppi è stato uno dei grandi pilastri del tennis italiano degli ultimi decenni, come Fabio Fognini, Paolo Lorenzi e Simone Bolelli. Ha terminato 15 stagioni consecutive nella Top 100 (2005-19), raggiungendo il numero 18 il 28 gennaio 2013 dopo aver raggiunto il 4R Australian Open. Ha anche vinto 3 titoli individuali su 3 superfici diverse: Eastbourne 2011 su erba, Belgrado 2012 su terra battuta e Mosca 2012 su campo duro.
Dopo aver annunciato il suo ritiro dal tennis, Seppi ha voluto farlo in grande stile e come si addice a un tempo della sua grandezza: giocare un torneo ufficiale davanti al suo popolo. A quanto pare, questi numeri e la proiezione che Seppi ha avuto, essendo ad esempio l’ispirazione di Jannik Sinner, non sono bastati alla Federazione Italiana.
“Mi sarebbe piaciuto giocare nei tornei di Firenze e Napoli per dire addio al tennis, ma purtroppo la Federazione Italiana Tennis non me lo ha permesso, sostenendo che “dare una wild card a un tennista ritirato sarebbe uno spreco“, ha scritto il bolzanino sul suo account Instagram.
Le critiche dei tifosi non tardarono ad arrivare, aggiungendo un nuovo problema per il torneo di Napoli e mettendo in discussione anche l’immagine positiva che la Federazione Italiana Tennis stava portando. La memoria, evidentemente, sta venendo meno.
Un giocatore senza alloggio
Il romanzo avrebbe un capitolo in più (forse non l’ultimo) se si potesse aggiungere ancora più disordine. Nicolás Barrientos, tennista colombiano, è esploso attraverso i suoi social network, dopo aver reso pubblico il trattamento oltraggioso che gli è stato riservato durante il suo arrivo in ATP 250 a Napoli.
Il sudamericano ha detto che ieri, quando è tornato in hotel intorno alle 17:00, ha trovato tutti i suoi effetti personali e quelli di sua moglie nella hall, “mal imballati e diverse cose gettate sul pavimento“.
Il doppio giocatore ha aperto un thread su Twitter per spiegare la situazione che si è creata dopo il suo arrivo nell’hotel dove avrebbe soggiornato.
“Questo ha riempito la tazza! Come può accadere questo in un ATP 250. Nemmeno in un Challenger mi era successo”, ha iniziato il thread in cui ha raccontato cosa è successo. Controllo la mia e-mail e vedo un’e-mail che è arrivata alle 4 del pomeriggio, mentre stavo giocando, che mi avvisava che dovevo cambiare di nuovo hotel. Ero già stato cambiato una volta il secondo giorno del mio arrivo al torneo.
Niente di tutto questo è casuale, la scarsa organizzazione e pianificazione di questo torneo ha reso impossibile affrontare ogni problema che si presenta ogni giorno”, ha aggiunto Barrientos.
Nonostante tutte queste disgrazie, l’ITF non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale o pronunciato su di esso. Il permesso del torneo di Napoli corre seri rischi di non essere rinnovato, mentre l’immagine che hanno lasciato sul circuito è stata deplorevole. Avremo notizie?
Articolo a cura di Tomás Ressa.