Alessandro Sibilio incanta Nocera: secondo italiano di sempre
Sabato 18 giugno 2022 verrà ricordato come una gran giornata per l’atletica napoletana. Un debutto clamoroso e inatteso per Sibilio.
Sabato 18 giugno 2022 verrà ricordato come una gran giornata per l’atletica napoletana. Di oggi e di domani. Sulla pista di Nocera Inferiore (Salerno), Alessandro Sibilio, all’esordio stagionale, ha chiuso i 400 metri in 45”08, secondo nelle liste assolute nazionali: meglio di lui soltanto Davide Re, primatista con 44”77. Un debutto clamoroso e inatteso per questo ragazzo di 23 anni, tesserato per le Fiamme Gialle, specialista dei 400 ostacoli, dove era arrivato in finale ai Giochi di Tokyo, finendo al settimo posto in 47”93, secondo azzurro di sempre, alle spalle di Fabrizio Mori, e campione europeo Under 23. A stupire è stato il risultato sulla distanza piana, dove Sibilio aveva un record personale di 46”13, ottenuto a inizio 2021, anno in cui, come quarto frazionista, aveva contribuito anche al record italiano della 4×400 (2’58”81, 7 agosto 2021), con il settimo posto della finale olimpica.
Quella di Nocera è stata la prima uscita di Sibilio, costretto a differire l’esordio di quasi due mesi per un problema al retto femorale: “Non mi aspettavo un tempo del genere; sono contento perché ho fatto vedere che sono un guerriero e che non mi arrendo di fronte alle difficoltà. Due mesi fa stavo benone, ero pronto per debuttare nei 300 metri del 23 aprile a Napoli, ma ho dovuto fermarmi. Qui ho spinto fin dalla partenza, perché volevo capire quali erano le mie reali condizioni di salute e il tifo di tanti ragazzi della mia regione mi ha molto aiutato. Pensavo che la stagione potesse essere compromessa, invece il lavoro con il mio allenatore, Giampaolo Ciappa, con l’aiuto del fisioterapista Daniele Palermo, mi ha permesso di rientrare e di pensare al Mondiale di Eugene di metà luglio”, dove Sibilio potrebbe persino puntare al podio, nonostante la concorrenza sia spietata in una gara che aspetta notizie dal primatista, il norvegese Karsten Warholm, al momento fermo per un serio infortunio.
In chiave futura, nei campionati italiani allievi di Milano ha fatto grandi cose sui 200 metri Eduardo Longobardi, 16 anni, sprinter napoletano, lui pure tesserato per le Fiamme Gialle, che ha corso la distanza in meno di 21”: 20”98, a sei centesimi dal limite di categoria, stabilito nel 2015 da Filippo Tortu. Risultato particolarmente significativo, perché ottenuto con vento contrario di 0,5 m/s e perché rappresenta un miglioramento di 26/100 rispetto al vecchio personale. Longobardi, che tra l’altro ha fatto meglio di Andrew Howe per un centesimo (20”99 nel 2001), ha bissato il titolo conquistato nei 100 metri (10”47) venerdì 17 giugno, prima di trascinare alla vittoria anche la staffetta 4×100 (sabato 18), con la miglior prestazione italiana di categoria (40”95). Adesso Longobardi vuole vincere il titolo agli Europei Under 18 di Gerusalemme a inizio luglio.
L’impresa dell’azzurro, allenato da Claudio Licciardello, ha un significato storico, dal momento che arriva a 50 anni dal doppio primato europeo (eguagliato) di Pietro Mennea, che il 16 giugno 1972, proprio all’Arena, corse i 100 metri in 10” (preceduto per un soffio da Valery Borzov) e il giorno dopo i 200 in 20”2 (primo posto). L’importante è crederci e allenarsi. Forte e bene.