Esclusiva – Ischia, Lubrano: “Cercheremo di fare un campionato all’altezza della gloriosa e centenaria storia della squadra”
In concomitanza con il centenario dell'Ischia Calcio, Mario Lubrano, ds del club, ci ha parlato del recente passato, con l'avvento della nuova proprietà, e del progetto della squadra.
In concomitanza con il centenario dell’Ischia Calcio, Mario Lubrano, direttore sportivo del club, ha rilasciato un’intervista ai nostri microfoni parlandoci del recente passato, con l’avvento della nuova proprietà, e del progetto della squadra:
“Il nuovo corso con la presidenza di Pino Taglialatela è nato a fine maggio/inizio giugno, quando il presidente Emanuele D’Abundo che ha guidato la squadra negli ultimi anni ha manifestato la sua volontà di lasciare la carica. Non essendoci state offerte concrete per l’acquisizione della società, Taglialatela, ischitano che ha fatto grandi cose nel mondo del calcio, ha deciso di entrare in prima linea innanzitutto per salvare l’Ischia e darle una possibilità di avere una squadra nell’anno del centenario. Il discorso non si è però limitato a questo, allargandosi e rafforzandosi grazie all’aiuto di Lello Carlino, imprenditore di caratura internazionale molto legato a Ischia come isola e come realtà sportiva.
È stato l’ultimo presidente a condurre questa società nel professionismo, e Taglialatela è stato direttore generale nell’era D’Abundo degli ultimi anni. Lo staff presenta altre figure storiche dell’Ischia Calcio come Enrico Buonocore, che ha fatto pagine di storia vincendo un campionato da assoluto protagonista proprio in Eccellenza; così come Franco Impagliazzo, recordman di presenze della storia dell’Ischia, secondo per realizzazioni, che quest’anno è rientrato nella società come responsabile dell’area tecnica. Da non dimenticare Franco Brienza, ischitano arrivato alle porte della nazionale, con quasi 300 partite in Serie A, che è vicino alla squadra. Il meglio del calcio isolano si è riunito proprio per garantire un futuro importante e vivere un’annata positiva nell’anno del centenario. Sono uomini di calcio che stanno onorando e onoreranno sempre al meglio la storia dell’Ischia.
Per quanto riguarda nel dettaglio la rosa, il progetto è stato un po’ rinnovato perché negli ultimi anni siamo andati avanti solo con calciatori isolani, ottenendo comunque ottimi risultati. Abbiamo confermato lo zoccolo duro dell’isola degli scorsi anni, arricchendolo con altri elementi della terraferma di spessore. Gli isolani rappresentano una garanzia dal punto di vista tecnico, poi qualcuno di loro ha militato anche in categorie superiori e quindi rappresentano un lusso per la categoria. Credo che abbiamo fatto una buona squadra, puntellando la rosa proprio nei ruoli che erano scoperti dato che l’isola è comunque un territorio geograficamente limitato. Negli anni scorsi non è tanto mancata la qualità quanto qualche caratteristica proprio dal punto di visto calcistico. Ad esempio, non avevamo una prima punta e una mezz’ala strutturate in un certo modo. Abbiamo dovuto fare di necessità virtù.
Questa volta, allargando il bacino di utenza della squadra siamo intervenuti cercando di scegliere uomini di esperienza per la categoria, ma anche dunque caratteristiche idonee per l’allenatore. Abbiamo 5 calciatori over e 3 under dalla terraferma; abbiamo un giusto mix di giovani ed esperienza. I giovani della nostra rosa sono molto importanti. Abbiamo puntato su un portiere del 2004 sul quale abbiamo deciso di investire, prendendolo a titolo definitivo. Tra noi c’è anche un classe 2005 di proprietà del Benevento, anche lui ischitano, che ha fatto un ottimo inizio campionato. Abbiamo voluto dare all’Ischia un bagaglio di calciatori anche per il futuro, per far sì che nei prossimi anni ci sia un continuità anche in questo senso.
C’è ottimismo attorno a questa squadra e questo è molto importante considerando che due mesi c’era addirittura il timore che l’Ischia non si dovesse iscrivere al campionato. Oggi invece siamo attesi da una festa accompagnata da una squadra che non solo ha iniziato bene la stagione ma dalla piazza ha aspettative importanti. Ora da qui a farsi prendere dall’entusiasmo è un attimo, ma questa premessa non deve essere dimenticata. L’Ischia nel panorama calcistico di eccellenza è una piazza importante che non può e non si deve nascondere, quindi sicuramente cercheremo di fare un campionato importante, all’altezza delle ambizioni dei tifosi nella gloriosa e centenaria storia della squadra. Noi siamo pronti a tutto e speriamo comunque di divertirci. L’organizzazione professionistica del passato è rimasta e riteniamo che sia un punto fondamentale. Quindi non possiamo che essere ottimisti anche per i prossimi anni”.