Salernitana sotto la lente d’ingrandimento: perché è stato ceduto Mamadou Coulibaly?
Analizziamo alcune delle questioni sollevate dal trasferimento di Coulibaly al Palermo durante la sessione estiva di calciomercato.
1^ puntata di “Salernitana sotto la lente”
Nel corso di una conferenza stampa, Morgan De Sanctis, il Direttore Sportivo della Salernitana, ha spiegato le ragioni che hanno portato alla cessione di Mamadou Coulibaly al Palermo, durante la sessione estiva di calciomercato 2023-2024: “Noi abbiamo in rosa 5-6 centrocampisti. In questo momento stiamo giocando con due centrocampisti, abbiamo considerato offerte per Maggiore e per Mamadou. Quella del Palermo è stata soddisfacente, abbiamo accettato e, automaticamente, Giulio è stato riconfermato. Riteniamo di essere coperti con Lassana, Legowski, Maggiore, Bohinen e Martegani, senza dimenticare che Kastanos può giocare in quella posizione”.
Tuttavia, questa operazione di mercato ha suscitato molte perplessità tra i tifosi, e dopo il recente infortunio di Lassana Coulibaly è ritornata di attualità. Analizziamo alcune delle questioni sollevate:
1. Il prezzo di vendita: La prima domanda che sorge spontanea è: come si può considerare soddisfacente un prestito con obbligo di riscatto fissato a 700.000 euro, quando la Salernitana aveva riscattato il giocatore dall’Udinese per 1.800.000 euro? Questa operazione solleva interrogativi sulla strategia finanziaria del club. Era davvero necessario registrare una minusvalenza così significativa su un giovane calciatore con potenziale di miglioramento?
2. La scelta del Palermo: È legittimo domandarsi perché la Salernitana abbia deciso di cedere Coulibaly proprio al Palermo, considerando il precedente del trasferimento sfumato di Valencia. Il trattamento riservato al giocatore cileno durante quella trattativa era stato definito “spiacevole” dallo stesso DS. C’è un motivo specifico dietro questa scelta?
3. La mancanza di un incontrista: La Salernitana ha un solo vero incontrista, Lassana Coulibaly, la cui assenza per infortunio e per la Coppa d’Africa a gennaio solleva molte preoccupazioni sulla capacità della squadra di far filtro a centrocampo. Solo Legowsky potrebbe tornar utile in quel ruolo, ma scaricare subito tante responsabilità sulle spalle del ventenne polacco non rischia di bruciarlo?
4. Mancata sostituzione del giocatore: Se Coulibaly doveva essere ceduto, perché non sostituirlo con un centrocampista più forte? Con i mancati riscatti di di Vilhena, Crnigoj e Nicolussi Caviglia, non era essenziale trovare un’alternativa di livello?
5. Coinvolgimento di Sousa: La cessione è stata concordata con l’allenatore Sousa? Il mediano senegalese nel ritiro a Rivisondoli sembrava aver convinto l’allenatore a farlo restare. E Sousa ha accettato di farlo partire senza sostituzione?
6. Impatto sulla difesa: La difesa della Salernitana vista contro il Torino è stata oggetto di molte critiche. Quanto ha inciso sulla debacle difensiva la mancanza di un efficace filtro a centrocampo? La mancanza di un centrocampista in grado di fare da diga e di alternarsi con Lassana Coulibaly non rappresenta un pesante handicap per la squadra, specialmente in previsione delle prossime sfide salvezza contro Frosinone ed Empoli?
Ormai la frittata è fatta, non resta che prenderne atto e incrociare le dita, nella speranza che il mister Sousa riesca a tirar fuori un coniglio dal cilindro per porvi rimedio in tempo utile. La riapertura del mercato a gennaio è troppo lontana e di svincolati bravi e pronti per giocare in giro non ce ne sono.