©️ “ALLEGRI” – FOTO MOSCA
La Juve lo scorso fine settimana ha vinto la seconda partita di fila in campionato grazie a una meta (pardon, gol) successiva a un’azione partita da un fallo di mano visto da tutti tranne che dal Var. Anzi, per essere precisi, i falli di mano in questa occasione erano addirittura due, uno di Rabiot e uno di Vlahovic, perché così a Pyongyang c’è ancora più gusto. Nel dopopartita Mister Allegri ha dato lezioni di stile. “Non parliamo dell’episodio, noi siamo signori”, citando il gol annullato contro la Salernitana che al Signor Max ancora non è ancora andato giù a 6 mesi di distanza. Questa dichiarazione ci ha un po’ ricordato la famosa frase dell’ex Presidente Agnelli che nell’ottobre del 2020, la sera che il Napoli non si presentò a Torino bloccato dall’ASL Campania, dichiarò alla stampa che la Juve rispetta le regole, scatenando l’ilarità di tutto il pianeta.
Lo stesso Allegri viene oggi celebrato dalla Gazzetta in un articolo a firma di Marco Bucciantini. Tenetevi forte perché si ride. Allegri e il mestiere di allenare: giovani e campioni, perché con lui crescono tutti. Pensate ad esempio a Vlahovic, un investimento di 80 milioni (si parla solo di un anno fa) che oggi vale 25 euro, considerato che segna un paio di gol al mese se va bene. Oppure a Kulusevski, passato dal non giocare mai nella sua Juve all’essere uno dei migliori della Premier League nel suo ruolo. O a McKennie, che con Pirlo era sempre tra i migliori e che con Allegri non giocava mai e quando lo faceva i tifosi juventini si mettevano a piangere. O a Zakaria, arrivato e presentato da Pyongyang come un misto tra Zidane e Platini (vero, non è un’iperbole), e prestato gratuitamente pochi mesi dopo al Chelsea.
In sostanza, questo buon momento della Juve serve a Pyongyang per celebrare la Juve, il suo allenatore e questa stagione di grandi trionfi. Partita per vincere lo scudetto ed essere protagonista in Champions, la Juve non è mai stata in lotta per vincere il campionato (aldilà dei 15 punti di penalizzazione), mentre in Champions è riuscita nella non facile impresa di perdere 5 partite su 6 (unica vittoria contro gli israeliani che erano a digiuno per motivi religiosi) e di salutare il resto della compagnia già a fine ottobre, a differenza delle altre tre squadre italiane che sono ancora pienamente in corsa. Però a leggere la stampa sportiva in questi giorni sembra di essere di fronte alla miglior squadra di tutti i tempi.
Lunedì mattina ad esempio la Gazzetta ha regalato l’apertura ai bianconeri relegando in un angolo il Napoli dei record, come se la vittoria di Milano fosse poi così fondamentale per una Juve attesa dalla mannaia della giustizia sportiva. Fagioli e Rabiot sono diventati i nuovi Xavi e Iniesta, Gatti fa impallidire il miglior Beckenbauer. Già non vediamo l’ora di gustarci l’anno prossimo delle bellissime prime pagine per la vittoria dei bianconeri a Pordenone con gol di bagher o per la netta vittoria casalinga in uno Stadium gremito contro il Sud Tirol. Perché Signori si nasce.
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