ESCLUSIVA – Pomigliano, un passo alla volta per tornare grandi
Sport del Sud è stato all'Ugo Gobbato per assistere all'allenamento del Pomigliano, squadra che milita nel Girone A di Eccellenza.
FOTO DELL’ACERRANA
La stagione di calcio è tornata e con essa non si sono solo avviati i campionati di Serie A, Serie B e Serie C, ma anche le competizioni delle categorie dilettantesche, quelle dove si respira la passione verso questo sport, hanno aperto le danze. Sport del Sud ha avuto già in passato la possibilità di interagire con diverse società militanti in diversi tornei (Promozione, 3°, 2°, 1° Categoria, Serie D ecc) e se c’è una cosa certa all’interno di queste realtà è che nessun risultato è mai scontato.
È il caso del Girone A del campionato di Eccellenza campano, un gruppo che al suo interno vanta delle vere e proprie corazzate e club ricchi di storia: Nola e Mariglianese, le due retrocesse dalla Serie D, il Pompei di mister Maradona Jr il quale l’anno scorso è stato a 90 minuti dalla promozione, le due squadre di Emanuele Giliberto ovvero Savoia e Real Aversa e le varie Albanova, Acerrana e Afragolese, formazioni che puntano alla vittoria finale, e il Pomigliano.
Nella giornata di martedì 19 settembre Sport del Sud è stato ospite all’Ugo Gobbato per assistere agli allenamenti proprio del Pomi, club gestito da Raffaele Pipola che nella passata stagione si è salvato in finale dei play-out contro il Villa Literno riuscendo a mantenere la categoria.
Quest’anno l’inizio dei granata non è stato dei migliori: 1 punto in 2 partite dove, alla seconda giornata, si registra una pesante sconfitta per 3-0 all’esordio in casa contro l’Albanova ma, la squadra allenata da Antonio Di Nardo, ex giocatore che durante la sua carriera ha calcato campi di Serie B e Serie C, non si da per vinta.
Prima di iniziare l’allenamento mister Di Nardo ha tenuto un lungo discorso alla squadra dopo la sconfitta arrivata domenica. “Siamo vivi e abbiamo fatto la prestazione“, sono state queste le parole che il tecnico ha ripetuto più volte ai propri ragazzi per tenere alto il loro morale. Successivamente il gruppo ha aperto l’allenamento con una corsa leggera
Mister Di Nardo ama giocare con il pallone tra i piedi, infatti, tutti i suoi allenamenti si sono sviluppati tutti con palla a terra e tema partitelle. Nel primo esercizio possiamo notare la divisione del gruppo in 2 squadre, rossi contro bianchi, l’obiettivo era il possesso palla e trovare quante più trame di passaggio.
Il secondo esercizio, invece, le due squadre dovevano mantenere per almeno 3 minuti il possesso del pallone e, a tempo concluso, cercare la conclusione in porta.
Infine, l’allenamento si è concluso con la classica partitella.
Mister Di Nardo in esclusiva ai microfoni di Sport del Sud
Concluso l’allenamento, Sport del Sud ha avuto la possibilità di scambiare 4 chiacchiere con il mister, il quale si è mostrato sereno e motivato nonostante il complicato avvio di stagione:
Mister il vostro non è stato certamente un inizio facile, 1 punto in 2 partite, ma come ha detto lei oggi siete ancora vivi…
“Esatto, la squadra è viva bisogna lavorare su questo. Il nostro è un gruppo nuovo e giovane che sta iniziando ad assimilare il lavoro che viene fatto sul campo sia a livello fisico che tattico. Sappiamo che c’è tanto da lavorare e che ci vuole tempo, anche se quando inizi il campionato bisogna fare punti e di conseguenza il tempo non c’è. Abbiamo iniziato bene questo percorso, poi la fortuna non è stata proprio a nostro favore ma fa parte del calcio, guardiamo avanti”.
Osservando il vostro allenamento si percepisce da parte sua e della squadra la voglia di riprenderla subito questa classifica.
“Domenica abbiamo fatto una bellissima partita, contro una squadra forte che vuole vincere il campionato (l’Albanova) e queste partite devono stimolarci, dobbiamo affrontarle senza paura perchè quando si affrontano questi avversari puoi uscire dal campo fortificato e provare a fare una grande prova. Non mi piace parlare di risultato, a me interessa la prestazione, se c’è quella poi arriva anche il risultato e sono sicuro che domenica possiamo fare una grande prova. L’Albanova ha tanta qualità, abbiamo fatto 30 minuti di buon livello e ci stavamo anche divertendo perchè in campo si stavano confrontando 2 squadre che volevano giocare a calcio secondo le regole del proprio allenatore, poi dopo l’espulsione sappiamo tutti come è andata a finire”.
L’anno scorso il Pomigliano si è salvato tramite i play-out, quest’anno si può ottenere la salvezza diretta?
“L’anno scorso è stata una stagione particolare, quest’anno siamo ripartiti con il presidente il quale ci ha chiesto di mantenere la categoria e di fare un campionato dignitoso, noi stiamo lavorando proprio su questo. Bisogna sempre essere ambiziosi e dare sempre quel qualcosa in più, nel calcio non bisogna mai avere paura e io spero di fare al più presto i punti di cui abbiamo bisogno per salvarci per poi iniziare divertirci, ma ora pensiamo una partita alla volta, il calendario è particolare”.
Lei ha avuto una grande carriera da giocatore e ora dal campo è passato alla panchina. Cosa può dare a questi ragazzi?
“Sicuramente posso dare il mio vissuto, ho fatto questo per 20 anni e ho dedicato a questo sport tutto me stesso e so bene quali dinamiche ci possono essere in campo e all’interno dello spogliatoio. Da parte mia cerco sempre di aiutarli in base a quelle che sono state le mie esperienze da calciatore e devo pensare e curare anche l’aspetto mentale, fisico e tecnico di un gruppo formato da 26 ragazzi. È un lavoro molto difficile dove c’è sempre da imparare e da migliorarsi”.
Prima di arrivare a Pomigliano lei ha avuto altre esperienze con alcuni settori giovanili e ora si trova a cimentarsi sulla panchina di una prima squadra. Quali sono i primi cambiamenti che ha trovato nel passaggio giovani-grandi?
“Il giovane ti segue sotto certi aspetti ma bisogna avere più tempo per lavorarci affinché riesca ad acquisire alcuni concetti. I grandi invece riescono ad assimilare tutto quello che riguarda il campo, poi ci sta l’aspetto mentale che dipende da giocatore a giocatore e bisogna lavorare diversamente. Penso di avere la giusta esperienza per gestire bene le dinamiche e mi piace prendermi queste responsabilità. Per il momento va tutto bene e spero di continuare così”.
Il team manager Carmine Cerreto ai nostri microfoni
Terminata l’intervista con il mister ci ha raggiunto il giovane Carmine Cerreto, figura che Sport del Sud ha già avuto modo di conoscere e intervistare durante la festa del Real Arienzo per festeggiare la promozione della squadra in Prima Categoria. In quell’occasione Cerreto svolgeva il compito di direttore sportivo, ora invece lo ritroviamo come team manager del Pomigliano:
Carmine sei già stato ai nostri microfoni durante la festa del Real Arienzo, in quell’occasione vestivi i panni di direttore sportivo, ora invece hai un nuovo ruolo. Come mai questo cambiamento?
“Ci tengo a precisare che con il Real Arienzo non è successo nulla, anzi, i rapporti sono rimasti ottimi, semplicemente ho avuto la chiamata da parte di una società di categoria superiore e ho deciso di prendere al volo questa occasione. Sono contento di essere a Pomigliano, anche se non sto facendo il direttore sportivo sono al centro di un progetto ambizioso di una grande società che ha uno staff e una squadra giovane e sono tutti fattori che mi stimolano per dare il 100%”.
Il Pomigliano vanta un passato glorioso, parliamo di una società che ha fatto 18 anni consecutivi la Serie D, che ambiente hai trovato appena sei arrivato?
“Questo club ha una grandissima storia dietro, come hai detto tu 18 anni in D non li fanno tutti. Ho trovato un ambiente sereno, amichevole, un vero gruppo anche perchè come detto prima siamo tutti giovani compreso il mister. Arriveranno le prestazioni e anche i risultati, ne sono sicuro”.
Il calendario non è stato dalla vostra parte visto il livello alto delle squadre che avete affrontato. Dopo questo avvio complicato cosa ti senti di dire ai tifosi?
“Ai tifosi posso solo dire di starci vicino, ma questo lo stanno già facendo. Come vedi stiamo ad un allenamento e ci sono sempre molte persone che vengono a vederci. Purtroppo abbiamo ancora il blocco allo stadio ma loro ci sostengono anche da fuori. Questa gente per noi è fondamentale, perchè la squadra è giovane e ha bisogno di sentire il loro calore, i risultati arriveranno e le prestazioni già si stanno vedendo”.
Tu che cosa puoi dare a questa squadra?
“Io darò tutto me stesso per fare il bene di questa società. Mi sono immerso subito all’interno di questo ambiente e sono contento di essere qui. Per il Pomigliano sono pronto a mettermi a disposizione al 100% per aiutare squadra e dirigenza. Sono qui anche per migliorarmi, infatti prendo appunti e sto sempre al campo a seguire gli allenamenti”.