Le Pagelle Brillanti: Kvara viene dopo le mie figlie e prima di mia moglie
Le Pagelle Brillanti de "Il Punto Brillante" della sfida di ieri tra Napoli e Monza, valevole per il 2° turno di Serie A.

©️ “KVARATSKHELIA” – FOTO MOSCA
MERET 6
Spalletti si fida di lui come Rozsa Tassi del marito quando va a lavorare. Poco impegnato, qualche non uscita sul gol annullato a Petagna, qualche volo per le telecamere ed inizia un’altra settimana di speranze dei tifosi… Su Navas. E ora andate a cercare su Google Rozsa Tassi.
DI LORENZO 6,5
Non sembra al massimo della forma ma sarebbe come chiedere ad uno che deve fare 42 km di maratona, di fare uno scatto al primo km. Il capitano deve, incrociamo le dita, giocarle tutte. Ordinaria amministrazione, con qualche uscita dal pressing nella ripresa per prendersi qualche applauso.
RRAHMANI 6,5
Senza le mani addosso il Petagnone nemmeno giocando fino a Natale avrebbe segnato. Un pó come dire che Briatore, senza i soldi, alla Gregoraci non l’avrebbe annusata nemmeno da lontano. Leader ormai della difesa, il kosovaro si presenta in buone condizioni al Maradona.
KIM 7,5
Ridicolizzato manco fosse Fantozzi alla partita con gli amici, quando venne acquistato, alla seconda partita già ha messo il silicone sulla bocca di tanti (in)competenti di pallone. Sfiora il gol ad inizio gara, lo segna nel finale. E nel mezzo tanti anticipi di qualità e un ottimo palleggio. Tutto questo mentre Koulibaly affondava il Chelsea contro il Leeds.
MARIO RUI 6,5
Ci sta una bambola con la quale mia figlia gioca da piccola, è la sua preferita. Anche se negli anni le ho regalato pupazzetti più costosi, lei gioca sempre con quella. Un pó come Mario Rui. Contro il Monza non incide nelle realizzazioni, ma diagonali difensive e palleggio a metà campo, glielo devono fare… un applauso.
(OLIVERA 6)
Secondo “subentro”, 20 minuti più recupero rispetto ai 7 minuti di Verona. Entra e vorrebbe spaccare il mondo, tipo McGregor quando vede Facchinetti. Qualche accelerata promettente ma la partita è ormai un allenamento.
ANGUISSA 7,5
Altra grande prestazione, stavolta grazie agli avversari, che non appena visualizzato la storia di Demme hanno trattato Zambo come un positivo Covid, rimanendo a distanza. Ma il camerunense, forte anche della presenza di Ndombele in panchina, fa quello che vuole a prescindere: recupera palloni, va a cercare gloria in attacco e serve assist, vedi 2-0.
LOBOTKA 7
Nel primo tempo sembra Hamsik contro le grandi squadre, ma nella ripresa torna ad essere Hamsik contro le piccole, dominando la metacampo e portando a casa una delle sue accelerazioni spacca-difesa, regalando a Kvara la palla del tris. Oggi Lobo è come TikTok, non puoi farne a meno. PS. Hamsik è stato un grande anche contro i topclub e non ho TikTok.
(POLITANO SV)
Dopo il gol a Verona, non dico titolare, ma almeno 85 minuti si aspettava di giocarli. Il suo procuratore intendo, non lui. Invece pochi minuti nel finale dove non riesce ad incidere. Ma ci sarà spazio per tutti in questo nuovo Napoli, l’importante è mettersi a disposizione e non fare come Barbara D’Urso, che ad ogni cosa che succede, ci martella quelle cose lì per mesi. Matteo deve capire che Napoli non è Sassuolo.
ZIELINSKI 7
Zielinski che gioca la seconda buona partita consecutiva è come chiedere a tua moglie il “bis” dopo che te l’ha data la mattina. Se accetta è un evento. Allora godiamoci l’evento Piotr che dieci metri più dietro, si permette anche il lusso di recuperare dei palloni al minuto 88 e di servire un assist e mezzo ai compagni. Se dovesse ripetersi domenica allora la fine del mondo sarà davvero vicina.
LOZANO 6,5
Che abbia voglia e che sia in condizione, è evidente visto che punta continuamente quel povero Carboni. Però è altrettanto evidente che i piedi non sempre sono collegati ai neuroni. Resta una variabile impazzita dell’attacco azzurro, uno che non sai mai quello che farà, tipo Renzi alle elezioni.
(ZERBIN SV)
Oggi è più facile risolvere il cubo di Rubik che capire quale sarà il ruolo di Zerbin in campo quest’anno. Pochi minuti come mezzala, dopo un precampionato da terzino e un campionato in B da ala. Con Oronzo Canà, nel 5-5-5, sarebbe stato perfetto.
OSIMHEN 7,5
Se la valutazione è sul rapporto gol fatti/occasioni create, Victor dovrebbe essere “rimandato” ogni settimana, tipo Totti all’esame di italiano. Se invece si valuta un attaccante sulle occasioni che riesce ad avere in 90 minuti, allora stiamo di fronte al Totti che vinse la scarpa d’oro. Perché Osimhen, oltre alle sponde e alle simulazioni di essersi rotto qualcosa ad ogni contrasto, è tanta roba là davanti. Gol di rabbia, con movimento e conclusione da 9 vero.
(OUNAS 6,5)
In 6 minuti più 6 di recupero, riesce a fare quello che alcuni non hanno mai fatto in carriera, uscire dalla pressione e farsi 40 metri palla al piede e concludere sempre da 40 metri. Con Raspadori e Simeone, la sua vita in azzurro è come quella del primo figlio, di 5 anni, che, con l’arrivo di altri due fratellini, nessuno se lo caga più. Deve, anzi, trovarsi un lavoro e portare i soldi a casa.
KVARATSKHELIA 9
Due partite, nemmeno complete, e già ha superato il Lorenzo da movimento 2021/2022. Che nessun amante di Insigne si offenda, ma parliamo del quadro di valore che hai comprato ad un’asta e della Gioconda, che a breve ti potrebbero invidiare il mondo. Sì, perché il georgiano ha tutto per diventare un campione. Perché dopo il gol di testa, ne fa uno da 25 metri di destro e uno, dopo aver umiliato il difensore, di sinistro. Kvara ci sta insegnando che un attaccante può saltare l’uomo e può calciare in porta. E se tira a giro, può metterla nel sette se calcia forte. Oggi Kvara, nelle mie gerarchie, viene dopo le mie figlie, ma prima di mia moglie!
(ELMAS 6)
Venti minuti come ci ha abituati, il nulla. O meglio, il poco. Palleggio sulla linea laterale, qualche passaggino, qualche scattino, cosette insomma. Lo ripeto, anzi ve lo dico in rima, diamo il macedone a qualche squadra amica e portiamo a Napoli quello del Costarica.
SPALLETTI 7,5
In questa serie A, contro la parte destra della classifica, devono arrivare 10 vittorie all’andata e 10 al ritorno perché il livello è troppo più basso. Lo dimostra questa seconda goleada, con 80% di possesso palla nel primo tempo, come a Verona. Però se la squadra gioca bene, qualche merito Luciano dovrà pure averlo. Oppure è solo quello che manda via le bandiere dai club. Mezzo voto in più per la scelta di non far giocare i nuovi, perché così ci rimanda ad un’altra settimana di passione.
MARADONA 10
Maradona inteso come stadio. E quando si parla di Maradona il 10 è obbligatorio. Trenta euro per una curva, anche inferiore, non hanno frenato i tifosi che, a metà agosto, hanno quasi riempito l’impianto di Fuorigrotta. Non sappiamo cosa ci riserverà questo nuovo percorso, ma se recuperiamo questo feeling squadra-pubblico, altro che A16, qua prendiamo direttamente l’autostrada per il Paradiso. É presto, lo so, ma una vita senza sogni, è una vita piatta.