Napoli, perchè snobbare l’Europa League?

Come ogni anno si sente sempre la voce di chi vuole uscire dall'Europa League, ma ne vale davvero la pena?

Articolo di Lorenzo Maria Napolitano22/10/2021

Tutto nasce da un sogno che pare non diventare mai realtà. Sono anni che a Napoli s’insegue un desiderio comune, quello di riportare in città, dopo più di trent’anni, il tricolore.

La matta voglia d’imporsi in Italia addirittura valica quella di trovarsi sul tetto d’Europa. Da poco più di un lustro, rimbomba a Napoli un insignificante “usciamo dall’Europa e pensiamo al campionato. Questo è l’anno giusto”. Non sembra sia andata proprio così, chiedere a Maurizio Sarri per conferma.

Ci siamo presentati in Europa cantando a squarciagola come sempre, riducendo l’inno della Champions League a mero accompagnamento acustico di un ridondante urlo carico di amore, gioia e voglia di vincere. Quell’aria suggestiva, magica, quasi mistica delle notti di Champions è talmente insita nei cuori dei napoletani da far risultare l’Europa League come la più infima delle competizioni.

Per qualcuno l’Europa League è una chimera, per qualcun altro, invece, è una semplice perdita di tempo, il fattor comune è che vada presa alla leggera, tanto non è rilevante più di tanto.

Invece si commette un errore, pesante anche. Poniamo un approccio diverso sulla questione.

IL PERCORSO

Molto bello il Porto di Mourinho del 2004, anche l’Atletico di Simeone che arriva due volte in finale di Champions. Prima d’imporsi lì, però, entrambi hanno vinto, dominando, l’Europa League.

Come si vuol pensare di competere in Champions, se prima non ci si impone, che non vuol dire per forza vincere, in Europa? Eppure lo hanno fatto maestri di calcio, perché dovremmo sentirci esclusi da questo passaggio?

IL RANKING

L’Europa League vale a livello di ranking come la Champions League e, a parte l’interesse di restare alti in questa classifica, il Napoli si suppone abbia tutto l’interesse di restare in alto per garantirsi sorteggi più morbidi. In tal modo, i cosiddetti “gironi di ferro” sono facilmente schivabili.

Se oggi nessuna squadra Italiana è predisposta per portare a casa la coppa dalle grandi orecchie, ci priviamo della possibilità di far tornare a Napoli un trofeo internazionale semplicemente perché – secondo alcuni – è poco nobile?

Perché andare in giro per l’Europa, affrontando estenuanti trasferte a volte, per rimediare soltanto brutte figure? Il riscatto di tutto il calcio italiano parte proprio da questa competizione.

IL PUNTO DI VISTA ECONOMICO

Per ogni partita della fase a gironi verranno assegnati dei bonus in base alle prestazioni: 630.000 euro per una vittoria e 210.000 euro per un pareggio. Gli importi non distribuiti saranno raccolti e ridistribuiti tra le squadre partecipanti alla fase a gironi con quote proporzionali al numero di vittorie. Le vincenti dei gironi riceveranno un bonus di 1,1 milioni di euro, mentre le seconde 550.000 euro.

Poi, una volta superati i gironi (come si prospetta per la squadra di Spalletti):

qualificazione agli ottavi di finale: 1,2 milioni di euro a club;

qualificazione ai quarti di finale: 1,8 milioni di euro a club;

qualificazione alle semifinali: 2,8 milioni di euro a club;

qualificazione alla finale: 4,6 milioni di euro a club;

la vincente della finale di UEFA Europa League riceverà 4 milioni di euro supplementari.

Non proprio cifre di cui ci si può permettere il lusso di non guardare, o di ritenere basse, tenendo presente anche l’implemento dei diritti televisivi che aumentano il ricavo totale.

Per concludere, e se la squadra di Maradona, guidata da Bianchi, avesse fatto questo pensiero che, ultimamente, va molto di moda? Se anche loro avessero voluto concentrarsi solo sul campionato? La storia dice altro. Dice che sono stati portati sia trofei nazionali sia internazionali. Non è mai passata nemmeno per l’anticamera del cervello l’idea di sottrarsi ad una competizione per -tentare di- vincerne un’altra.

Per una squadra come il Napoli, ed in generale come tutte le italiane di questo periodo, una competizione del genere è da sudare, disputare fino alla fine tentando di raggiungere la vittoria finale.

Solo passando per questa strada si può ambire all’eccellenza del calcio Europeo.