Hellas Verona-Napoli, le Pagelle Brillanti: 10 ai tifosi del Verona
Le Pagelle Brillanti de "IL PUNTO Brillante" del match di ieri tra Hellas Verona e Napoli, valido per la nona giornata di Serie A.

©️ “NAPOLI” – FOTO MOSCA
MERET 7
All’inizio sembra uno di quei film di Totò, visti e rivisti sulle reti locali, con gli avversari che lo colpiscono. Però nella ripresa è un inedito, una nuova serie tv, con un miracolo d’istinto e un paio di interventi su conclusioni nemmeno troppo centrali!
DI LORENZO 6
I tg, subito dopo le notizie importanti, tipo la Meloni che si becca le corna, dovrebbe mandare in onda l’errore del capitano, perché capita raramente. Il gol del Verona per metà è suo, ma si riscatta con due interventi difensivi da terzino sinistro.
RRAHMANI 6,5
Il Verona in attacco, in Italia, è più scarso solo della Nazionale di Spalletti. E quindi Amir non poteva scegliere giornata migliorare per tornare in campo. Pochi pericoli dalla sua parte, si limita a difendere con ordine.
NATAN 7
Come i secchioni al liceo, puoi studiare e impegnarti quanto vuoi, il migliore della difesa è sempre lui ultimamente. Lotta con Djuric, manco fosse un duello da WWE. Vince quasi sempre il brasiliano, appena eletto miglior calciatore del mese di settembre. Alla faccia di chi lo paragonava a Prunier.
MARIO RUI 6,5
Un giorno Garcia dovrà spiegarci perché Olivera titolare 9 volte e Mario Rui 1. Non fa grandissime cose, ma la sensazione è che con lui in campo, il Napoli si senta come l’operaio di Reggio Emilia che torna dalla mamma a Natale a casa. A proprio agio. Più qualità in cucina con la mamma, più qualità nel palleggio con Marittiello.
(ZANOLI 6)
Finalmente in campo. A destra nel suo ruolo. Se come recita una famosa frase di Gomorra “Chi ten paur nun se cocc che femmen bell” (chi ha paura non va a letto con le belle donne), per il giovane terzino azzurro, subito propositivo sulla fascia, si prevede una vita piena di vallette e show girl.
CAJUSTE 7,5
Quando nella stessa comitiva che esce il sabato sera, sempre con gli stessi elementi da 20 anni, all’improvviso si unisce un giovane ragazzo, bello, alto e look particolare, il finale è scontato, tutte le migliori avranno occhi solo per lui. E al Bentegodi, mentre i tifosi di casa invocavano il Vesuvio, le loro mamme avranno apprezzato il centrocampista azzurro, una diga in mezzo al campo, abile ad interdire ed impostare. E poteva anche fare doppietta!
LOBOTKA 7
Come il freddo in questi giorni, sta tornando. Nel vivo dell’azione, dal primo all’ultimo secondo. E quando c’è da rompere le scatole al loro portatore di palla, non si tira indietro. Se senza Osimhen soffriamo, senza Lobotka andiamo in coma!
ZIELINSKI 7
Avete presente quando ad una cerimonia invitano un prestigiatore, che entra in scena ogni tanto, nelle pause, per non annoiare i parenti degli sposi. E quando “prestigia” lascia tutti a bocca aperta. Ecco, il mago è Piotr, che alterna destro e sinistro, passaggi in verticale ed aperture sugli esterni, assist a Cajuste e finta in mezzo al campo che ti fa sobbalzare dalla sedia. “Come cazzo fa”? Semplice, é un mago, il mago di Piotr!
(GAETANO 6)
Terza partita di fila per lui. Un pó come se noi gente sposata con figli, ne facessimo 3 di fila… nello stesso giorno. Incredibile. Sfiora il gol nei pochi minuti in cui è in campo.
POLITANO 8
4 gol nelle prime 9 partite forse Matteo li aveva fatti solo nel campionato Primavera. Ma se parlassimo solo dei gol, sarebbe come dire che Fagioli è un buon centrocampista. Dimenticando tutte le altre sue qualità fuori dal campo. Il gol è bello, ma è ancora più bello l’assist del raddoppio. L’altro assist, invece, quello del 3a0, non è bello. È una perla! Una perla in mezzo a tante giocate, di quantità e di qualità!
(ZERBIN 6)
Molti lo associano al cambio con Kvara di Marassi. Ieri, oggi e per sempre. Qualsiasi cosa possa fare. Come quei killer mediatici, assolti dalla legge, ma per la gente saranno sempre colpevoli. Pochi minuti e un gol sfiorato.
RASPADORI 7
Tatticamente perfetto. Dialoga con i compagni permettendo alle mezze ali e agli esterni di inserirsi e puntare la porta. Una sua giocata, deliziosa, apre la partita con l’assist per Politano. Tanto movimento senza palla e alcune punizioni, forti ma centrali, certificano la sua ottima prestazione. Che non fosse un esterno da 433 era diventato un segreto di Pulcinella.
(SIMEONE 5,5)
Si aspettava di giocare, forse. Ma quando entra, si mangia un gol non impossibile e perde alcuni palloni in modo goffo. Meglio nelle sponde di testa. Deve ritrovare brillantezza perché senza Osimhen è come quando manca il docente all’ultima ora, si deve sentire più libero e rilassato adesso, l’alunno Cholito.
KVARA 8
A tutti quelli che l’avevano già fatto diventare il nuovo Zarate, quello che ti fa una stagione buona e poi torna nell’anonimato. La prima freccia dell’arciere 77 si deve infilare nel gluteo. Poi ci sono quelli che Kvara vuole andarsene senza aumento di ingaggio. A questi qua, la seconda freccia deve entrare nel vostro deretano. Kvicha é un fuoriclasse. Il primo gol è da fuoriclasse, il secondo gol è da fuoriclasse. Le botte che prende lui, le prendono solo i fuoriclasse. Chiedetegli almeno scusa.
(LINDSTROM 6)
Alcuni buoni spunti in campo aperto e un cartellino giallo per interrompere un principio di ripartenza avversaria. Ci sarà bisogno di lui, ma per adesso Politano e Kvara sono come Mara Venier in Rai e Maria de Filippi a Mediaset. Insostituibili!
GARCIA 7
Andare in campo senza la fiducia del tuo presidente e dei tuoi tifosi (io per prima) è come rimettersi al volante dopo la sospensione della patente per guida in stato di ebbrezza. Porti la macchina senza mettere nemmeno la terza marcia. Ottima la scelta di puntare su Raspadori, bene anche Rui e Cajuste. La squadra sembra compatta insieme a lui, ma eccitarsi dopo una vittoria a Verona sarebbe come esultare per aver vinto il Giro d’Italia, solo perché siamo arrivati primi al GP della montagna, dove la montagna è la salitina del corso Malta. Berlin e Milan ci diranno se è un incendio o un fuoco di paglia.
TIFOSI DEL VERONA 10
Voto di stima, di fiducia, di incoraggiamento. Non si sa per quale motivo al mondo, i tifosi Hellas vivano questa partita contro il Napoli come una finale di Champions. Cori sul Vesuvio, ululati da zoo, offese ai giornalisti in tribuna stampa, insulti ai calciatori in campo. Una guerra in pratica. Sfuma il primo obiettivo stagionale. Ci rivediamo l’anno prossimo. Se riuscite a salvarvi.