Esclusiva – Amoroso: “Che ricordi con Spalletti! Napoli? Pensavo che fosse l’anno buono”

Christian Amoroso, ex centrocampista di Fiorentina e Bologna e protagonista della promozione in Serie A con l'Empoli di Spalletti, è intervenuto ai microfoni di Sport del Sud per parlare della sfida tra la sua ex squadra e il Napoli.

Articolo di Luca Paesano23/04/2022

Domenica alle 15, il Napoli scenderà nuovamente in campo ad Empoli per la 34esima giornata di Serie A.
I toscani non trovano la vittoria proprio dal match di andata, il 12 dicembre, quando fu un rocambolesco colpo di nuca di Cutrone a regalare i tre punti alla squadra di Andreazzoli. Da allora, probabilmente complice un’ottima classifica, per l’Empoli sono arrivati solamente 8 punti nelle successive 16 partite. Gli azzurri, invece, dovranno raccogliere le ultime energie per affrontare al meglio il finale di stagione, con lo scudetto che ormai sembra sempre più lontano.

Del match in programma questo weekend ne abbiamo parlato con Christian Amoroso, ex centrocampista di Fiorentina e Bologna e protagonista della promozione in Serie A nel ’97 proprio con l’Empoli. Alla guida di quella formazione e a regalargli l’esordio tra i professionisti fu proprio l’allora tecnico dei toscani: Luciano Spalletti.

Christian, comincio chiedendole un parere sul campionato in corso. È stato fatto un passo indietro rispetto agli ultimi anni?

“Può darsi che dal punto di vista statistico sia anche un passo indietro, ma sicuramente è un campionato molto più avvincente. Vuol dire che c’è meno differenza fra le grandi e le piccole, perché anche le big quest’anno hanno perso tanti punti e lo hanno fatto molto spesso in partite sulla carta scontate. A poche giornate dal termine, comunque, non si sa ancora chi vincerà. Per cui, da questo punto di vista, è uno dei migliori campionati degli ultimi anni. Zona retrocessione? Bhe, lì può sembrare tutto già scritto. Però ora la Salernitana ha vinto due partite di seguito ed ha cambiato le carte in tavola. È ancora un po’ lontana dal Cagliari, ma è tutto aperto. E deve anche recuperare la partita rinviata contro il Venezia”.

Ha esordito tra i professionisti all’Empoli, anno 96/97. Cosa ne pensa della stagione dei toscani?

“Empoli è una realtà particolare. Io credo che quello che stanno facendo sia eccezionale, perché se guardiamo agli ultimi anni, è una squadra che ha sempre altalenato tra Serie A e Serie B. Ora, invece, sembra che sia diventata una squadra pronta a rimanere in pianta stabile nella massima categoria. Ha tanti giovani prodotti dal vivaio, che vengono mandati a giocare nelle serie minori e poi rientrano in rosa. Ha fatto benissimo nella prima parte del campionato e ci sta che nella seconda parte, avendo praticamente già raggiunto l’obiettivo della salvezza, possano sperimentare, lavorare in modo diverso e pensare al futuro. Soprattutto, è normale anche che ci possa essere stato un calo mentale, anche perché molti dei giocatori erano esordienti”.

A lanciarla fu Luciano Spalletti. Che ricordi ha del mister e che ne pensa del lavoro svolto fin qui a Napoli?

“I ricordi con lui sono bellissimi perché ho fatto il mio primo anno da professionista con l’Empoli, insieme, e abbiamo vinto il campionato. Per cui, non posso non avere dei bei ricordi (ride, ndr). All’epoca era un allenatore giovane e condivideva il suo lavoro anche con i giocatori. Questa è una cosa che mi ha sorpreso molto, perché io non ero abituato a vivere quel tipo di confronto con i calciatori. E poi ci ha fatto vedere di che pasta è fatto, perché è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante nel palcoscenico italiano e anche in quello internazionale. A Napoli sta facendo molto bene e mi dispiace davvero perché pensavo che potesse riuscire a vincere il campionato. Non è ancora finita, però con i passi falsi delle scorse giornate il discorso si è complicato. Era sicuramente la squadra che avrei preferito vincesse il campionato. Però questa stagione ha già regalato tanti colpi di scena e può darsi che ce ne siano altri”.

Colpo di scena anche con la sua Fiorentina, tra l’altro…

“La Fiorentina sta facendo veramente una grandissima stagione. Italiano ha dato un’impronta alla squadra e sta facendo molto bene. È chiaro che è un allenatore giovane e dovrà migliorarsi, plasmarsi e capire tante cose, però credo che sia sulla buona strada. Stanno facendo veramente bene, esprimendo anche un calcio divertente. Peccato per la semifinale di Coppa Italia, ma ci sta perdere contro una grande squadra come la Juve. Però stanno facendo un campionato eccezionale e qualora dovessero raggiungere l’Europa sarebbe un risultato straordinario”.

È forse mancata un po’ di maturità al Napoli in alcune partite?

“I passi falsi sono stati un po’ la costante ti questa stagione, non solo del Napoli ma di tutte le big. Come ho detto prima, hanno perso punti importanti anche laddove sembrava impossibile perderli. Comunque siamo di fronte ad un campionato di livello perché tutte le squadre sono organizzate e di conseguenza sono difficili da battere. Poi, sai, col senno di poi è sempre facile fare supposizioni su immaturità e quant’altro. Purtroppo bisogna anche pensare che molto dipenda dagli episodi, che talvolta possono girarti a favore e a volte contro. Non si tratta di aggrapparsi a fortuna o sfortuna, però la realtà è questa. Un pallone che sbatte contro il palo e poi va dentro o va fuori ti cambia la stagione. Quindi in quest’ottica si dovrebbero andare ad analizzare tutti gli episodi che sono capitati. Per cui, credo che alla fine si debba accettare quello che viene e considerare comunque la stagione del Napoli come una grande stagione”.

Domenica ci sarà Empoli-Napoli. Che partita si aspetta?

“Il valore delle due rose è nettamente differente. Il Napoli è sicuramente più attrezzato dell’Empoli, il quale, però, non ha niente da perdere. Sta giocando il campionato con la massima serenità ed è una squadra che sa giocare a calcio, per cui credo che sarà una gara difficile come tutte le altre. Del resto, quando bisogna vincere per forza, come nel caso degli azzurri, è sempre più complicato. Se i valori in campo rispecchieranno la realtà, ci sarà poco da fare (ride, ndr). Mi aspetto una partita difficile sicuramente. Poi – e torniamo agli episodi – può capitare tanto che si indirizzi bene, trovi il gol subito e la porti a casa, quanto che non si sblocchi e sei costretto a soffrire fino alla fine”.

Ad oggi, qual è la sua favorita per il titolo?

“In questo momento l’Inter. È la squadra che sta meglio, con più risultati positivi, e anche una partita da recuperare con il Bologna. Se continua a giocare come ha fatto nelle ultime giornate, e manca poco per cui credo che siano in grado di farlo, per le altre ci sono poche chances. Per me è senza dubbio la candidata principale alla vittoria del campionato”.

E se il Bologna, altra sua ex squadra, facesse uno sgambetto all’Inter?

“Bhe, non lo escludo. Anche il Bologna è una buona squadra, sta facendo un buon campionato, in linea con quelli che erano gli obiettivi della società, e anche questa non sarà una partita semplice. Però devo dire che l’Inter nelle ultime partite è molto maturata, è molto consapevole. Vedo che hanno le idee chiare, non hanno fretta di ammazzare la partita, sono una squadra solida. Quindi sicuramente non sarà una partita agevole, ma che nel complesso è a portata dell’Inter”.