Viva l’Italia (De Gregori), l’Italia del nuoto
L'Italia domina gli europei di nuoto e demolisce ogni record. Il bottino recita 67 medaglie: 24 ori, 24 argenti e 19 bronzi.
Testimonial degli europei di nuoto sono quattro fenomeni, amati dagli sportivi italiani. Federica Pellegrini madrina, Tania Cagnotto, Massimiliano Rosolino e Filippo Magnini ambassador. Lo strepitoso bilancio del nostro nuoto merita di essere indagato e magari adottato da altre discipline. Il trionfo in numeri, record di medaglie degli azzurri: 24 d’oro, 24 d’argento, 19 di bronzo, gli exploit di Paltrinieri, Quadrella, Ceccon, Pilato… Insomma l’Italia ha maramaldeggiato, ha fatto incetta di medaglie agli Europei di nuoto a Roma, che si sono conclusi il 21 agosto. Tantissime le imprese memorabili degli atleti italiani, esaltanti le vittorie delle nazionali di nuoto artistico, le imprese di Minisini e Lucrezia Ruggiero.
L’appartenenza geografica dei nostri atleti merita una considerazione. Finalmente ha senso la consapevolezza della proiezione italiana nel mare per tre quarti della sua lunghezza, e obiettivamente è un vantaggio per il nuoto del nostro Paese. Questa edizione degli europei è stata in linea con questa peculiarità e orgogliosamente l’Italia ne è fiera. Il pensiero successivo va in direzione opposta e ancora una volta si affida ai numeri.
Il Sud è quasi assente nelle diverse discipline. Dei 50 convocati per il nuoto, Acerenza è il solo napoletano (Fiamme Oro, Canottieri Napoli), con Antonietta e Noemi Cesarano di Caserta, che città di mare non è. Nessun meridionale tra i 15 del nuoto sincronizzato, nessuno tra i cinque tuffatori da grandi altezze, tre sui 12 del nuoto in acque libere. In pole position dei luoghi di appartenenza non a caso svettano i club (ad esempio il circolo Aniene) che operano in simbiosi con i gruppi sportivi militari e dispongono di piscine, istruttori e un gran numero di atleti.
Il rammarico per il gap, che divide il resto d’Italia dal Sud, non è l’unica rivendicazione inascoltata. Chi sale su un tav come “Italo” e percorre la linea ferroviaria da Napoli a Milano, osserva stupito che a destra e sinistra si susseguono le immagini di campi di calcio, tennis, basket. Se al contrario si viaggia da Napoli alla Sicilia non c’è che campagna e tanto mare. Questa è l’Italia divisa, che l’artista Luciano Fabro ha rappresentato con una sua famosa installazione. Per riassumere: ITALIA 67 medaglie, GRAN BRETAGNA 27 medaglie, UCRAINA 17, la grande GERMANIA 15, UNGHERIA 16 e un commento finale. È vero, l’Italia del nuoto è stata agevolata dall’assenza di una big qual è la Russia, ma il forfait per le note vicende belliche poco sottrae alla storica impresa dell’Italia.