Sosta mondiale: chi ne trae vantaggio tra le inseguitrici e il Napoli?
Come accade nella pallacanestro o nella pallavolo, quando una squadra domina l’altra chiede il time out per riprendere fiato. Chi ne trae vantaggio dalla sosta Mondiale?

©️ “POLITANO” – FOTO MOSCA
Nella profonda delusione per la mancanza della Nazionale Italiana ai Mondiali, le società delle squadre di Serie A sono già al lavoro guardando, scrutando, quelli che possono essere i possibili rinforzi per il riavvio del campionato a gennaio. Già si sono fatti alcuni nomi, se ne faranno altri; di sicuro la grande vetrina del Qatar offrirà suggerimenti di valido interesse.
Il nostro campionato, congelato su un vantaggio considerevole del Napoli sul resto delle sorelle che arrancano a tenere il passo, sta finalmente mostrandosi all’altezza degli altri campionati, sia per gioco che per giocatori presenti di calibro internazionale. Il Napoli, con una straordinaria partenza, mostra una compattezza non prevedibile viste le numerose partenze. Per la verità, non è che assicurassero una garanzia di vittoria ma, quantomeno, una stabilità consolidata che poteva favorirne uno sviluppo.
Lo stravolgimento che la società ha effettuato con gli acquisti quasi all’ultimo minuto di Kim, Kvicha Kvaratskelia, Raspadori, Simeone, Mathías Olivera, Ndombelè, la crescita di un Lobotka, Anguissa, la fiducia data a Politano, Elmas, Mario Rui, oltre a certezze consolidate di un Di Lorenzo, Zielinski, Osimhen, hanno dato a Spalletti la possibilità di offrire un calcio spettacolare riconosciuto a chiare lettere dai grandi allenatori europei.
Ma, come accade nella pallacanestro o nella pallavolo, quando una squadra domina l’altra chiede il time out per riprendere fiato. Il time out Mondiale non è stato chiesto, ma pare sia giunto nel momento meno opportuno per i partenopei e, invece, nel momento utile per far riprendere infortuni e fiducia alle inseguitrici.
A chi darà maggiore vantaggio questa sosta?
Sicuramente al Milan in primis, visto che sta giocando da un paio di mesi con sette/otto giocatori infortunati; poi, sicuramente, anche alle altre inseguitrici. I rossoneri sono privi, dall’inizio del campionato, di un Ibrahimovic che, seppur affascinato sempre più dalle presenze in TV, riesce ancora a porsi come presenza determinante nel gruppo rossonero. Saelemekers, Calabria, Kjaer appena ripreso, Florenzi, Maignan hanno condizionato non poco le ultime partite visto anche che alcuni acquisti estivi, vuoi le decisioni di Pioli, vuoi la non adeguatezza (ma gli osservatori avranno una responsabilità?) di altri giocatori, insomma hanno ridotto considerevolmente le opzioni tecniche.
I Mondiali non hanno giovato neanche alla compagine juventina, reduce da sei vittorie consecutive e in piena lotta per lo scudetto. Una squadra partita male, forse peggio delle altre, ma come al solito sorniona e cinica, si è ritrovata comunque a ridosso delle prime inseguitrici. Oggettivamente a gennaio se ne vedranno delle belle. Tra lamenti e solite recriminazioni, la passione al gioco del calcio resta invariato. Le dispute tra tifoserie, gli sfottò tra amici, il dribbling del grande giocatore, gli errori arbitrali fanno parte del nostro DNA. Resteranno nei commenti del lunedì che, per adesso, ci mancano.
Per la rubrica “Le vostre voci”, Innocenzo Calzone.