Nuvoloni grigi, da mix di bianconero
La Guardia di Finanza indaga su possibili illeciti commessi dalla Juventus nella gestione dei propri bilanci. Noi, come sempre, attendiamo gli sviluppi.

© “AGNELLI” – FOTO MOSCA
Non ci va di infierire e ritiriamo il dito pronto a girare nella piaga, ma che difficoltà nel risparmiare un po’ di satira pungente alla squadra italiana di calcio, che impregnata di snobismo ereditato dall’ “Avvocato”, ha esibito ricchezza “vincente”, che solo l’oligarca Abramovic ha emulato e superato. È difficile astenersi dal racconto delle “marachelle” contabili trasferite dal pianeta della finanza mondiale, che aggira le leggi di settore e principalmente l’evasione fiscale, alla ragioneria amministrativa del football, detto all’inglese. E passi per la “benevolenza” di molti direttori di gara, “ben disposti” (chiaro esempio di eufemismo) a fischiare o non fischiare da una forma di strabismo arbitrale, guarda caso con percentuali ampiamente vantaggiose per la Juventus.
Proteste? Cadute nel vuoto di complicità per nulla sorprendenti, perché così simili alla benevolenza del sistema giudiziario per le caste di ogni potere. Anche se non si scava in profondità, per non emulare il celebre appello “vile, tu uccidi un uomo morto”, la faccenda non cambia. Sfogliando a ritroso le pagine della cronaca resta lo sconcerto per l’esito giudiziario nullo della magistratura sportiva e di quella ordinaria, che accertava senz’ombra di dubbio la responsabilità della Juventus nel finto esame di Suarez per diventare italiano.
C’è poco o nulla di normale e non poco di illecito (lo prova l’inchiesta della procura di Torino), nella contabilità della squadra bianconera. Indagati Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Cesare Gabasio e l’ex direttore sportivo Paratici, sequestrati alla Juventus documenti compromettenti, relativi alla compravendita (scusate il brutto riferimento al commercio di settore) alle reali retribuzioni, pagate non ufficialmente, a transazioni fasulle, accordi non limpidi sanciti con scritture private, eccetera, eccetera.
Curiosi per nascita e per deformazione professionale, ci disponiamo in standby a pazientare, in attesa della fine delle indagini, dell’eventuale processo e delle meno che certe condanne dei vertici Juve, lieti a tempo debito se saremo smentiti.