“Che sarà, sarà”
Il triangolo Mancini-Gravina-Spalletti e poi gli intrighi del calciomercato che solo il Napoli sa regalare: le ultime ore roventi del gossip pallonaro.
©️ “DE LAURENTIIS” – FOTO MOSCA
L’Italietta del gossip non conosce flop, crisi, fallimenti, ha un suo pubblico di fedelissimi fans e fa felici le testate del pettegolume, del network berlusconiano, di Cairo e delle sue riviste popolari a un euro e cadeau in omaggio allegati.
A debita distanza dalla fuga di Mancini nell’Arabia dei petrodollari senza limiti, entra con il piede a martello Gravina, presidente della Federcalcio. Non fa sconti all’ex ct della Nazionale. Lo accusa di slealtà (“Ho saputo delle sue dimissioni da un messaggio della moglie”, obiettivamente una clamorosa scortesia) e lascia intendere quanto a suo tempo da noi raccontato per ‘Sport del sud’ sulla decisione dell’ex ct di arricchirsi con il contratto faraonico degli emirati, che probabilmente ha coinciso con il progetto annunciato ma non mantenuto da Spalletti (innamoratissimo di Napoli?) di dedicare un anno sabatico alla famiglia e invece precocemente nuovo ct della Nazionale.
Gravina: “Non meritavo un addio di Mancini senza guardarmi negli occhi. Ho messo la mia faccia per difendere la sua quando non ci siamo qualificati ai Mondiali. La sortita dell’ex ct è stata inappropriata, offensiva e sconfortante”.
Cosa è successo veramente? Tra le cause del presunto malessere Mancini ha citato il difetto di fiducia della Federazione e nomine che non gli erano piaciute. Cosa c’è dietro questa tardiva recriminazione? Forse il presidente era a conoscenza dell’offerta araba e ora vuole smascherare l’opportunismo di Mancini, che per giustificare l’addio lamenta appunto segni di sfiducia nei suoi confronti. Il gossip se la ride di gusto, ha di che raccontare.
Chi si associa all’allegria gossipara è De Laurentiis, perché in attesa di aggiungere al tesoretto del Napoli Calcio i 3 milioni della clausola rescissoria per l’esodo prematuro di Spalletti. Il padrone del Napoli è un alto soggetto prezioso per il gossip. Oramai da infiniti giri delle lancette l’orologio del calcio mercato segnala alternanze di certezze e smentite, com’è accaduto in analoghe circostanze.
All’acquisto sbandierato dei due giovanotti Natan, Cajuste, ha fatto seguito la notizia bum della trattativa vicina a conclusione per l’arrivo nel Napoli di Gabri Veiga, lodatissimo giovane centrocampista spagnolo: “Cosa fatta” hanno titolato in molti, indotti dalle news di casa Napoli. Ma poi l’inaspettato dietrofront. Gli Arabi, ancora loro, sempre loro, gridano vendetta per il “no” di Zielinski e si consolano strappando al Napoli il diamante del Celta Vigo.
Veiga c’è, Veiga non c’è: con un gioco di prestigio (dal valore di 12 milioni di euro annui) gli illusionisti dell’Al Ahli lo hanno portato via lasciando al Napoli e ai propri tifosi un anomalo senso di vuoto. Poco più di una settimana al gong del calciomercato, ancora tanti dubbi e qualcosina da sistemare qua e là. Dopodiché, “Che sarà, sarà”.