ESCLUSIVA – Pomigliano, Martínez: “Con la Sampdoria la gara più importante della stagione”
Il destino del Pomigliano Femminile si deciderà sabato contro la Sampdoria. Sport del Sud ha raggiunto l'ex della gara: Ana Lucía Martinez.
Occhi fissi sull’obiettivo. Il destino del Pomigliano Femminile si deciderà sabato 27 maggio contro la Sampdoria tra le mura amiche dello Stadio Comunale di Palma Campania in occasione dell’ultima sfida stagionale della poule salvezza della Serie A Femminile. Le pantere grazie alla vittoria contro il Como Women mantengono attualmente tre lunghezze di vantaggio sulle blucerchiate che di conseguenza arriveranno in terra campana con un unico obiettivo: provare a portare a casa la vittoria. Nei precedenti confronti stagionali si registrano una vittoria per parte in casa.
In occasione del faccia a faccia tra le due compagini, noi di Sport del Sud abbiamo raggiunto una delle ex della gara, nonché pilastro importante della squadra granata: Ana Lucía Martínez. Classe 1990, cresce assieme alla famiglia nel barrio 20 de Octubre, quartiere della zona 5 della Città del Guatemala, condividendo la passione per il calcio con il fratello minore e iniziando a giocare fin da piccola – partecipa al suo primo torneo come unica ragazzina in una squadra di maschietti all’età di otto anni. In seguito, è tesserata da diverse società, indossando a livello giovanile le maglie di Estudiantes, Colegio Viena Guatemalteco e Club Social y Deportivo Municipal della Liga Nacional – la sua prima squadra federata.
Dopo l’esperienza in Primera División Femenina con il Madrid CFF, Analu nell’estate del 2020 arriva in Italia, sottoscrivendo un contratto con il neopromosso Napoli per disputare la stagione entrante in Serie A. Dopodiché veste i colori di Roma e Sampdoria per poi arrivare al Pomigliano, dove ha la possibilità di esprimere al meglio tutto il suo talento.
Ad oggi, fortunatamente, il calcio femminile si sta evolvendo sempre di più, ma qual è stata la tua esperienza personale, quanto è stato difficile farsi spazio ed inseguire un sogno in uno sport che fino a poco tempo fa era considerato esclusivamente maschile?
“Senza dubbi è stato un percorso difficile, nel mio caso non avevo nemmeno un ispirazione femminile come calciatrice, i miei modelli sono sempre stati uomini, quindi non sapevo nemmeno che avrei avuto la possibilità di diventare un giorno una calciatrice professionista. Io ho iniziato a giocare con i ragazzi e c’erano molti pregiudizi nel vedere una ragazzina giocare a calcio. Anche se ho dovuto lasciare il mio paese per inseguire il mio sogno, mi sento orgogliosa di aver affrontato un percorso che magari potrà essere da esempio per le prossime generazioni del mio paese, così che si possano rendere conto che finalmente potranno costruire una carriera nel calcio. Ho avuto anche la fortuna di avere una famiglia che mi ha sempre sostenuto”.
Sei arrivata in Italia tre anni fa, maturando esperienze in tre squadre diverse (Napoli, Roma, Sampdoria). Cosa ti ha colpito di più della Serie A e quali i ricordi più belli?
“Ho sempre seguito il calcio italiano fin da bambina e ho sempre avuto molto rispetto per la Serie A. Ho deciso di fare una nuova esperienza in Italia dopo essere stata in Spagna, volevo conoscere un altro campionato e imparare da una nuova cultura. Penso che in ogni squadra ho fatto tante belle esperienze e sono sempre stata grata ad ognuna di essa per avermi permesso di continuare a fare quello che mi appassiona di più. Ogni posto mi permette una crescita professionale e personale”.
Parliamo dell’arrivo al Pomigliano. Per quale motivo hai scelto il Pomigliano dopo l’esperienza partenopea?
“Quando sono arrivata a Pomigliano volevo trovare la versione migliore del mio calcio, è una società umile che lotta molto anche contro squadre che hanno a disposizione più risorse e per me ha significato una sfida, sapevo anche che al sud avrei trovato persone e un’atmosfera piacevole”.
Sabato contro la Sampdoria sarà una sfida importantissima perché si deciderà la salvezza. Cosa ti aspetti dalla tua squadra?
“Come squadra sappiamo che sarà la partita più importante della stagione dove si riassumeranno tutti gli sforzi di tutto l’anno, quindi sono sicura che faremo il tutto per tutto per dare il massimo e per ottenere il risultato”.
Che giudizio dai al vostro cammino?
“Penso che avremmo meritato di più in questo campionato, abbiamo fatto delle ottime prestazioni in campo anche se non abbiamo ottenuto il risultato che volevamo e questo a un certo punto ci ha condizionato mentalmente, ma abbiamo dimostrato per tutto il campionato che siamo una squadra che lotta fino alla fine e che non molla e questo è uno dei nostri punti di forza”.
Che cosa significa per te giocare questa partita da ex in un momento così delicato?
“Per me è una partita speciale che non avrei immaginato di vivere in un momento così delicato. Adesso sono al Pomigliano e voglio solo lasciare questa squadra dove merita, sicuramente sarò un po’ agitata prima della partita, ma sul campo l’unica cosa che cercherò è aiutare la squadra a raggiungere il nostro obiettivo”.
Ho seguito il percorso del Pomigliano sin dall’inizio ed è stato inevitabile notare quante persone dal Guatemala ti seguono costantemente. Quanto è importante per te il supporto di questa gente e cosa significa per una calciatrice rappresentare in Nazionale il proprio paese?
“Ci sono molte persone che mi seguono dal Guatemala, probabilmente perché sono consapevoli di quanto sia difficile distinguersi in un paese che non è il nostro. È sempre uno stimolo e un’ispirazione vedere l’affetto della gente guatemalteca e per me è importante rappresentare il mio paese nel migliore dei modi attraverso lo sport, in questa maniera gli altri paesi potranno rendersi conto del fatto che esistono dei talenti anche in Guatemala”.