Di gaffe in gaffe
Il presidente della Federazione Italiana Tennis Biraghi ha perso un'occasione per tacere, omettendo le proprie responsabilità dietro i disagi organizzativi dell'Atp Napoli.
Napoli avrebbe pieno diritto di pretendere le scuse di Biraghi, presidente da una vita (21 anni) della Federazione Italiana Tennis. Il signore in questione, evidentemente incapace di controllare le sue parole al vento, ha trasformato la partecipazione entusiasta dei napoletani per le imprese sul campo di Berrettini e Musetti in questa frase che da un cagliaritano qual è, cioè uomo del Sud, suona stonata e offensiva: “(i napoletani, ndr) Hanno entusiasmo e passione che travalica le loro possibilità”.
Di che meravigliarsi se negli stadi da Roma inclusa in su prosegue senza contrasto il diffuso scempio razzista che augura al Vesuvio di eruttare e seppellire la città? Mister Biraghi, probabilmente per sviare da sè la responsabilità del fondo campo in cemento sgretolato dall’umidità, ha perso un’occasione per tacere sulla trascinante esuberanza del pubblico dell’Arena e ha omesso clamorosamente di esaltare lo spettacolare scenario del torneo ATP ospitato dal lungomare più suggestivo del mondo.
Biraghi ha tralasciato anche di assolvere Napoli dalle disfunzioni iniziali del torneo: la Mapei, che ha inviato a Napoli il campo inagibile in cemento è infatti la società in partnership con la FIT. Sue colpe le note conseguenze (disagi, ritardi) di alcune partite. Nessuna responsabilità di Napoli che anzi ha risolto il problema rivolgendosi a un’azienda di Firenze. Incomprensibile la critica di Biraghi, anzi spiegabile con l’escamotage di spostare l’attenzione dalle proprie colpe. Per fortuna Berrettini e Musetti hanno compensato la gaffe: “Pubblico unico al mondo, città meravigliosa”. Biraghi nel ringraziare Villari, presidente del circolo del tennis organizzatore del torneo si è incluso nei complimenti per aver rimediato alle disfunzioni iniziali (sic).
Idea per una futura chance dell’Italia di ospitare la Coppa Davis. Napoli ha dimostrato di offrire un fantastico scenario e il calore molto vesuviano, negli incontri delle Davis sarebbe un vantaggio simile al dodicesimo calciatore in campo dello Stadio Maradona. Il premio minimo per la Napoli del tennis è comunque di diventare location permanente di un torneo ATP.
