L’arte del cacciare ‘a scienza: la lista degli “improbabili” che hanno segnato al Napoli

In occasione del compleanno dell'ex Lazio Ogenyi Onazi, ricordiamo alcuni calciatori che hanno "cacciato 'a scienza" contro il Napoli.

Articolo di Luca Paesano25/12/2021

Se esistesse un premio per la squadra capace di incassare gol dai giocatori più improbabili, questo verrebbe assegnato a mani basse al povero malcapitato Napoli. Anzi, a dirla tutta, probabilmente la bacheca si sarebbe già riempita da un pezzo, strabordante su ogni fronte. Tra classiche bestie nere, battesimi del gol e bomber impronosticabili, sono state decine e decine i calciatori che hanno aggiunto una spunta alla casella delle marcature nei match contro i partenopei.

E c’è un interrogativo che, con tutte le sue derivazioni, è divenuto un vero e proprio marchio di fabbrica, quasi meritevole di un copyright per l’elevata specificità: “Ma chist’ proprio contro di noi adda caccià ‘a scienza?”. Ebbene sì. Secondo qualche strano allineamento astrale, sembra che chiunque possa vivere 90 minuti da fenomeno quando l’avversario ha la “N” cucita in petto.

Onazi e quello scippo all’ultima giornata

Proprio oggi, il giorno di Natale, è il compleanno di uno di coloro che puntualmente “cacciava la scienza” quando scendeva in campo contro il Napoli. Compie 29 anni Ogenyi Eddy Onazi, centrocampista nigeriano con un trascorso in Italia con la maglia della Lazio. Non è mai stato un goleador, nonostante fosse solito inserirsi nelle aree avversarie. Più un centrale utile a far legna, come si suol dire. Proprio per le suddette caratteristiche e per un’istintiva avversione al gol, è paradossalmente scontato che il nigeriano abbia trovato il suo primo gol in Serie A proprio al San Paolo contro gli azzurri.

Un gol pesantissimo, tra l’altro, perché arrivò all’ultima giornata di campionato, nello scontro diretto valevole per la qualificazione alla Champions League. Grazie alla sua rete e a quella a tempo scaduto di Klose, la Lazio si aggiudicò i 3 punti, relegando il Napoli all’Europa League. Le curiosità però non sono finite qui. Nelle sue 76 presenze in 5 stagioni in Serie A con la maglia biancoceleste Onazi ha segnato appena 4 gol, di cui ben 2 proprio contro gli azzurri. Oltre al precedente già citato, il centrocampista andò a segno anche nella stagione successiva, in un 3-2 stavolta in favore dei partenopei.

Onazi è solamente uno dei tanti, tantissimi impalpabili giocatori che hanno trovato fortuna contro il Napoli. Un lampo nella loro carriera, prima di tornare nell’anonimato più totale. Come dei fantasmi. Ne abbozziamo allora un breve elenco. Giusto per riportare alla memoria qualche fenomeno improvvisato che, per dimenticanza o per volontà, potrebbe essere stato rimosso dai ricordi.

© OGENYI ONAZI – WIKIPEDIA

Napoli e quei fantasmi amarcord

Procedendo secondo un flusso di coscienza che riporta in vita marcatori improbabili, non può non essere citato Joaquin Larrivey, attaccante argentino del Cagliari che, per estetica, ricordava Batistuta. Ogni singola estensione del paragone risulterebbe pura blasfemia, se non per una unica notte della sua carriera. Il 9 marzo 2012, al San Paolo, il fantomatico bomber segnò non una, non due, ma ben tre reti nel pirotecnico 6-3 per il Napoli. E non fu neanche la prima volta che l’argentino trafisse gli azzurri, perché aveva già colpito nel 3-3 in Sardegna del dicembre 2009. Degli appena 12 gol in 96 partite in Serie A, quattro li mise a segno al Napoli.

Ancor più impietosi sono i numeri di Carlos Carmona, ex centrocampista di Reggina e soprattutto Atalanta. Il cileno ha trovato proprio contro il Napoli il primo gol della sua intera carriera, ripetendosi nuovamente nella stagione successiva. Bhe, subire due gol da uno che in quasi 350 partite ne ha segnati appena sette non è roba di cui son capaci tutti. In tal senso, arricchisce il curriculum anche l’aver incassato due reti da Gennaro Sardo, terzinaccio nato a Pozzuoli, sui nove segnati in 200 presenze tonde in Serie A. A proposito di Chievo, ricordate chi giocava sulla fascia opposta? Il senegalese Boukary Dramé, che nel 2013 decise di segnare con un siluro da 35 metri il secondo dei suoi 2 gol in 7 anni in Italia.

Come dimenticare il destro da fuori dello stakanovista Ivan Radovanovic, che con la maglia del Novara trovò il primo dei soli 3 gol nel campionato italiano. Delle 350 presenze in Italia tra Atalanta, Bologna, Chievo e Genoa certamente non è rimasto negli annali il suo fiuto per il gol. Invece, ci sarebbe ben poco da rimproverarsi ad incassar gol dal “nuovo Cristiano Ronaldo”, come titolava il Corriere dello Sport. Peccato che in realtà si sia trattato semplicemente di Davide Lanzafame, che tutto è stato fuorché un fenomeno. E i soli 6 gol in Serie A lo testimoniano. Che dire poi di Norbert Gyomber, difensore attualmente in forza alla Salernitana, che con la maglia del Catania ha messo a segno proprio contro i partenopei nel 2014 il suo unico gol in Serie A.

© “GYOMBER” – FOTO MOSCA

Incredibile ma vero, è successo anche questo

Se questi nomi, dal retrogusto un po’ amarcord, possono ancora essere impressi nelle menti di noi tifosi, sicuramente non lo saranno i prossimi.

Con la maglia del Catania, oltre Lanzafame e Gyomber, fu inaspettata gloria anche per altri due calciatori. Vito Falconieri, sole 3 presenze in A, trovò il suo primo ed unico gol nel massimo campionato italiano nel 2009, con uno straordinario sinistro a volo dai 30 metri che finì giusto all’incrocio. Più casuale fu il tap-in, tra l’altro in fuorigioco, dell’argentino Fabián Monzón nel marzo 2014, nella stessa partita in cui segnò anche il difensore slovacco.

Qualcuno potrà ricordare Gelson Fernandes, centrocampista svizzero che arrivò in Italia nel 2010 e che proprio in quell’anno, con la maglia del Chievo, trovò il primo dei soli 3 gol. Clamoroso ma è successo anche questo: ha segnato al Napoli anche Fabrizio Grillo, nell’unica presenza in carriera in Serie A con la divisa del Siena. Gol al Napoli anche per Birkir Bjarnason con la maglia del Pescara nel 2012, il primo di due. Non è mai stato un goleador neppure il trequartista cileno del Genoa Cristobal Jorquera, eppure si inserì nel tabellino dei marcatori con un gran sinistro nella sconfitta per 6-1 del dicembre 2011.

Improbabili ma purtroppo vere anche le marcature del terzino marocchino Achraf Lazaar con la maglia del Palermo, di Svante Ingelsson, con l’unico gol in 10 partite con l’Udinese, e di Pawel Wszolek, con lo stesso bottino ma in addirittura 53 presenze. Ed anche Nico Lopez, pungente uruguayano che arrivò con buone aspettative alla Roma ma che in realtà fu bollato ben presto come flop.

© BIRKIR BJARNASON – WIKIPEDIA

A Natale siam tutti più buoni, ma il Napoli lo è tutto l’anno

Arrivando infine ai più recenti, in tempi non molto lontani il Napoli ha dato la propria personale benedizione al napoletano Pasquale Schiattarella, che trovò il primo gol nella massima categoria nel 2017 con la maglia della Spal. C’è stata gloria anche per Marco Tumminello, che nel fugace transito in A ha segnato solamente 3 gol, e Simone Edera del Torino, che di reti invece ne ha siglate appena 2. Lo scorso anno è toccato al francese Maxime Lopez del Sassuolo, all’esordio assoluto da titolare nel calcio italiano. Quest’anno stesso destino per l’esterno genoano Andrea Cambiaso, alla seconda presenza in assoluto tra i professionisti.

Bhe, se qualcuno avesse bisogno di un regalo inaspettato, il Napoli è proprio la squadra giusta da affrontare. La lista termina qui solo per non risultare ridondante, ma potremmo considerare valide anche tante altre candidature che si sono succedute nel corso delle stagioni. Concludiamo con una semplice osservazione: gran parte delle volte, quando il Napoli subisce gol da questi “fenomeni” non riesce poi a portare a casa la vittoria.

Potrebbe certamente derivare da una mancanza di leadership, perché ci vuole sicuramente animo e intraprendenza per rinsavire dopo una serpentina implacabile di Gennaro Sardo. Un vero e proprio shock! Oppure, semplicemente, certi eventi paranormali del genere andrebbero vissuti come segni premonitori di una partita che nasce avversa e, probabilmente, morirà tale.

Un po’ come il gol del non consenziente Cutrone, inconsapevole di quanto stesse accadendo alle sue spalle eppure match winner.