ESCLUSIVA – FC Marigliano, Ciccone: “Obiettivo Eccellenza in tempi brevi”
Vincenzo Ciccone, presidente del Football Club Marigliano, ha rilasciato un'intervista a Sport del Sud parlando del progetto del club.
©️ “FC MARIGLIANO” – FOTO MARCO CREDENDINO
A classificarsi primo nel Girone D di Prima Categoria in Campania è stato l’FC Marigliano. Nonostante il progetto sia nato con l’attuale stagione, il campionato è stato letteralmente dominato dalla squadra, che nelle 26 partite giocate ha trionfato 23 volte e pareggiato tre.
Ai nostri microfoni, ha rilasciato un’intervista Vincenzo Ciccone, presidente del club, parlando della stagione conclusa e del futuro:
“L’anno scorso ero uno dei massimi dirigenti della Mariglianese nel campionato di Serie D, poiché non ho rinnovato l’accordo sono rimasto a Marigliano di comune accordo con lo sponsor Netgroup, stilando un programma che in due/tre anni prevede che dovremmo arrivare in Eccellenza. Per cui abbiamo allestito una squadra sulla carta superiore alla media. Abbiamo preso tutti calciatori di categorie superiori, era nostra intenzione già in partenza vincere il campionato.
Ovviamente pensavo di vincerlo ma non di stravincerlo. È stato un anno esaltante con tanti record. Basta guardare la classifica, non abbiamo mai perso, miglior attacco, miglior difesa, abbiamo creato un ambiente sano, secondi in Coppa Disciplina. Io ci tengo molto alla correttezza. Ovviamente volevamo vincere a tutti i costi, anche partendo nel nostro girone con squadre super attrezzate. Anche loro hanno trovato noi, altrimenti avrebbero vinto.
Siamo stati sfortunati che abbiamo beccato una signora squadra in un periodo con infortuni e influenza e abbiamo perso la semifinale di Coppa Campania, contro la Battipagliese. È stata l’unica sconfitta in stagione, altrimenti saremmo stati in finale.
Per quanto riguarda la rosa, innanzitutto avendo giocatori di categoria superiore il mio auspicio è che il blocco di quest’anno resti. È da vedere, anche perché parliamo sempre di un calcio dilettantistico, quindi lavoro, impegni familiari. Però io penso che l’ossatura resterà. Vicino a questa, ovviamente dobbiamo aggiungere i giovani perché c’è l’obbligatorietà degli under e in più del settore giovanile.
Inizialmente non penso che punteremo su giovani da far crescere a lungo termine dato l’accordo con lo sponsor. Quindi si devono prendere giocatori esperti e coniugare giovani validi, che si vedranno nel corso della stagione, perché anche in base alla classifica qualche squadra è più contenta di dare in prestito qualche giovane.
Tifosi? Siamo stati quasi una meteora con pochissimo pubblico, perché è una società giovane, però Marigliano quando ha visto tutti questi numeri ha iniziato a guardarci con affetto e spero almeno che il prossimo anno che saremo in una categoria più consona alla città cominceranno a venire. Perché poi abbiamo anche il problema del campo, bellissimo ma senza gli spalti. Il sindaco però ci ha garantito che prima dell’estate inizieranno i lavori della tribuna.
Un momento che ricordo in particolare? Il primo giorno di ritiro in cui io ho parlato con i calciatori, dicendo pochissime parole: “Io sto nel calcio da 32 anni, per cui ne ho viste di cotte e di crude, si vince e si perde, a volte anche la squadra più forte non vince. A me fa piacere vincere, però una cosa che mi preme di più è quella di essere corretti in campo, a me fa più dispiacere un’espulsione che una sconfitta“. Non abbiamo avuto un’espulsione, una multa. Questo è stato il mio vanto, perché per me il calcio è divertimento, voglio andare sul campo ed essere rispettato, tutti sanno come la penso. Per me la violenza non deve proprio esistere. Se un giocatore sbaglia, viene espulso, ma viene espulso da me. Deve essere un divertimento. E dal primo giorno ho visto questo settimana per settimana”.