Sci sci piazza dei Martiri, ‘a piazza d”o trofeo
La coppa della Serie A è arrivata a Napoli e, la piazza partenopea ha accolto nel migliore dei modi la sua nuova conquista.
Ore 11 e 30 di questo sabato di simpatica, allegra, rumorosa follia calcistica. Le news di ieri hanno diffuso l’annuncio spasmodicamente atteso dai followers di Forza Napoli sempre: “Nel punto vendita di un arcinoto gestore di telefonia è stata esposta la sontuosa coppa dei neo vincitori dello scudetto“. Capitiamo per caso nella “Sci, sci, piazza dei Martiri, la piazza dei gagà”.
Mette ansia l’immagine della processione di ragazzi, ragazze, adulti e over…che a piccoli passi avanzano dal fondo di via Calabritto in direzione della libreria Feltrinelli, marea umana di multiforme aspetto. Il timore di eventi preoccupanti trova conferma nella presenza della polizia, che vigila sul serpente di napoletani, ma in attesa di che? Chiediamo il perché dell’assembramento anomalo nella piazza della cosiddetta Napoli ‘bene’, cioè dei ricchi. Ci rende edotti un dodicenne che impugna a stento una grande bandiera con le immagini dell’uomo mascherato e del georgiano, di Osimhen e Kvartskhelia.
Il giovanissimo fan Indossa una sgargiante maglietta azzurra scudettata e ci rivela che, lì, in piazza, nascosto dalla storica edicola, è in corso l’assalto al forte di un’azienda della telefonia fissa e mobile. Arcano svelato: nel locale assediato, ben in vista, con una fascia tricolore che avvolge la base, campeggia un luccicante trofeo, la corpulenta coppa scudetto conquistata dal Napoli.
Dentro il locale una coppia di fidanzati, così raccontano i ben informati, ha varcato la soglia d’ingresso. Se ne sta impettita, il dito pollice in posizione di ok, con alle spalle la Coppa. I giovani sono intenti a realizzare uno di decine e decine di selfie dell’intera mattinata. E poi, il via con la felicità nel cuore che batte per il ciuccio. Intervistati, gli ultimi della fila sperano di raggiungere la mèta in tempo per l’ora del pranzo.
I social? Presenti al completo. Per fotografi dipendenti da testate giornalistiche, free lance e grandi operatori televisivi, la folla festante è una pacchia. E chissà, di fronte a tanta passione, Spalletti potrebbe rinunciare all’anno sabatico e dare coerenza al tatuaggio esibito a vantaggio di telecamere che ‘grida’ amore eterno per il Napoli.