Napoli-Rangers, appunti a punti: “Politano ma quanto corri?”

Il Napoli vince ancora in Champions League contro il Rangers di Glasgow. Al termine dei 90 minuti andiamo a scoprire quali sono stati i pro e i contro della gara.

Articolo di Alessandro Pierno27/10/2022

Nella notte di Rangers-Napoli il Maradona ha salutato la fase a gironi della Champions League con un successo e con la terza vittoria in casa in tre partite disputate.

Cinque su cinque se allarghiamo il computo alle trasferte. 20 gol fatti e 4 subiti. Un Napoli che distrugge ogni record, che sogna e che fa sognare, da incoronare “la squadra più bella d’Europa”.

Ieri è arrivato 3-0 contro i Rangers, risultato che ha fatto copia e incolla dell’andata. Sono stati diversi i cambi effettuati da Spalletti in questa partita, ben sei rispetto alla trasferta dell’Olimpico contro la Roma, ma questo non è un problema per i partenopei: cambiando l’ordine dei giocatori il risultato non cambia, ed è sempre vittoria.

Primato in classifica saldo, da difendere martedì 2 Novembre ad Anfield contro il Liverpool del solito Jurgen Klopp. Klopp, ancora tu!

Al termine dei 90 minuti, noi vogliamo analizzare i pro e i contro della partita del Maradona.

I pro di Napoli-Rangers

  • Il coraggio di Spalletti

Capiamo che questa squadra sta crescendo a livello mentale quando scende in campo Ostigard che è il quarto difensore della rosa e ha fatto un partitone, Simeone che segna come un titolare ed Elmas che fa bene sia la fase offensiva che difensiva (anche se del macedone non conosciamo ancora il ruolo).

I meriti non possono non andare all’uomo che siede in panchina da due anni a questa parte.

Se il Napoli gioca con questa qualità, se da inizio stagione questa squadra ha mandato a segno 16 giocatori diversi, segnato 46 gol in 16 partite (in Champions la media è di 4 gol a partita), non si può non riconoscere il lavoro di Luciano Spalletti. Chapeau mister.

  • Cholito sei emozionante

Trovate una terza punta capace di fare 6 gol in 10 partite, trovate un terzo attaccante che in quattro partite di Champions viaggia alla media di una rete ogni 60 minuti e in Serie A mette il suo nome sulla lista dei marcatori una volta ogni 65 minuti.

Nella notte in cui il papà affonda in Europa, Giovanni porta il Napoli sul tetto del girone realizzando una doppietta contro gli scozzesi.

Gli sono bastati 2 palloni dentro l’area di rigore per infilarli alle spalle di McGregor.

Il secondo gol su assist di Mario Rui ricorda una rete di Gonzalo Higuain nella stagione 2015/16 contro l’Empoli nell’allora San Paolo.

Non facciamo paragoni, ma un argentino con la maglia azzurra fa sempre emozionare.

  • Qualcuno controlli se Politano stia ancora correndo

Se Simeone non avesse fatto doppietta sarebbe stato Politano il migliore in campo.

Le leggende narrano che stia ancora correndo e che Tommaso Starace abbia dovuto placcarlo per portarlo fuori dal Maradona.

Attacca, difende, salta l’uomo, crossa e poi corre, tanto. Con Di Lorenzo su quella fascia si trovano a memoria, le sovrapposizioni che i due si fanno a vicenda sono come il mio debito di matematica a fine anno: una garanzia.

Queste prestazioni sono la prova che in una rosa la sana concorrenza fa solo bene, Politano e Lozano quest’anno sul lato destro stanno dando qualcosa in più.

  • Non sapevo che Randy Orton giocasse nel Napoli

Ditemi che non sono l’unico che non ha notato la somiglianza tra Ostigard e Randy Orton, famoso lottatore di Wrestling, magari sono parenti, non lo so, ma nel dubbio eviterei di fare risse con lui.

Una cosa è certa, questo ragazzo ha quella che a Napoli chiamiamo “cazzimma”.

Bravo negli anticipi, veloce e molto forte nel gioco aereo, non a caso la sua prima rete con la maglia azzurra l’ha trovata con una frustata su calcio d’angolo.

Va ancora limata l’intesa con Kim, ma quelle poche volte che il norvegese ha giocato ha lasciato solo impressioni positive.

  • Lobotka fai quello che vuoi 

Dire che Lobotka è imprescindibile in questa squadra è diventato ormai riduttivo, banale, scontato, se avete altri termini aggiungeteli pure.

A inizio anno affermavamo che in Italia meglio dello slovacco c’era solo Brozovic, adesso questa affermazione inizia a vacillare.

Ieri ha commesso qualche errore, segno che anche lui è un essere umano. E per errore intendiamo 2 passaggi in 90 minuti (di solito sbaglia un passaggio in un mese), poi però ricordiamo le accelerate che ha fatto, le letture difensive, la solita qualità che ci fanno ricordare in continuazione che l’ex Celta Vigo vede e fa cose che un giocatore normale non sarà mai in grado di fare.

Ovviamente l’errore a Lobotka va concesso e “perdonato”, io lo perdonerei anche se mi rigasse la macchina.

Ora che è tornato Demme può anche ricaricare le batterie ogni tanto, il tedesco può rivelarsi fondamentale sotto questo punto di vista.

I contro di Napoli-Rangers

  • Infinity possiamo fare meglio

Ieri i tifosi del Napoli si sono goduti un ottimo spettacolo di calcio, hanno avuto i brividi per il boato del Maradona per l’inno della Champions e sono andati a dormire con il sorriso… poi ci sono i tifosi che non sono andati allo stadio o non hanno Sky e hanno dovuto guardare la partita su Infinity.

Avere un mostro sacro in telecronaca come Riccardo Trevisani e non poterlo apprezzare perché l’audio della piattaforma andava in ritardo con le immagini della gara è stato veramente un peccato. E’ stato un peccato non apprezzare il boato dello stadio per via dello stesso problema.

Un problema che può capitare, ma che inevitabilmente ha condizionato la visione degli utenti da casa.

  • Morelos è tutto finito

Serata da dimenticare per l’attaccante degli scozzesi, Alfredo Morelos. Il centravanti colombiano non ha visto un pallone, merito della grande prestazione di Kim, che tra la partita di ieri, e quella dell’andata, ha completamente annullato la punta di Giovanni Christiaan van Bronckhorst.

Se chiedete a Morelos quale è il posto che non vorrà mai più visitare vi risponderà Napoli, o forse la Corea, ma sicuramente lontano dal centrale azzurro.

Nel secondo tempo si divora un gol a porta vuota, il classico gol dove mio nonno esclamerebbe “lo avrei segnato anche io”, si nonno, quel gol lo avresti fatto anche tu.

Una cosa è certa, dopo ieri sera Kim avrà un haters in più.

  • Cartellini che potevano essere evitati

L’irruenza del Napoli in alcuni frangenti di partita è un’arma a doppio taglio, ci sono casi dove veramente i partenopei prendono sanzioni dal direttore di gara che potrebbero tranquillamente evitare.

Se il cartellino giallo di Kim è stata una scelta esagerata da parte dell’arbitro, quello di Mario Rui la possiamo considerare una vera sciocchezza che il portoghese commette all’ 87esimo e sul 3-0.

La voglia di andare sempre su ogni pallone fa capire che questa squadra è sempre viva, in ogni momento della gara, ma la troppa foga agonista può giocare brutti scherzi.

  • McGregor grande fan di Handanovic

Il portiere del Rangers ha evidentemente sparato le sue uniche cartucce in occasione della partita di andata a Glasgow dove l’estremo difensore ha parato due rigori a Piotr Zielinski, peccato che poi ha subito 11 gol in tre partite.

Oggi sulle tre reti del Napoli ha provato ad imitare la parata laser di Samir Handonovic visto che non si è mai buttato. Qualcuno gli dica che questa tecnica non è molto efficace.

  • I primi 15 aberranti minuti di Elmas

Alla fine la prestazione del macedone è stata positiva, ma il primo quarto d’ora è da dimenticare completamente.

Aperture sbagliate, controlli di palla errati e dribbling tentati inutilmente (non bloccarmi Eljif).

Ha dovuto far sbracciare Spalletti un paio di volte prima di iniziare a giocare seriamente, ma ho visto poche persone in difficoltà come il sette nel suo inizio gara.