FOTO – Perché il Napoli ha vinto contro il Sassuolo
Zero preoccupazioni, un tiro in porta subìto e tanta gestione della palla. Il Napoli contro il Sassuolo dimostra ancora una volta la sua supremazia.
© “ZIELINSKI” – FOTO MOSCA
Zero preoccupazioni, un tiro in porta subito e tanta gestione della palla. Il Napoli contro il Sassuolo dimostra ancora una volta la sua supremazia. Un vaggio di sola andata col pilota automatico: un paio di accelerazioni e si giunge a destinazione coi tre punti in tasca. Un calcio pulito, forse un po’ impreciso, come sottolinea Garcia nel post partita. Su 25 tiri, infatti, gli azzurri centrano la porta solo 5 volte. Eppure divertente, con un piacevole giropalla. Il Napoli è campione d’Italia… e si vede.
Perché il Napoli ha vinto contro il Sassuolo?
Nulla di così differente dal Napoli di Spalletti (e menomale). Difesa alta, squadra aggressiva e lanci lunghi per Osimhen. Poi uno-due continui sulle fasce, 4-4-2 in fase di non possesso e solito 4-3-3 con Zielinski mezzala avanzata.
Analizziamo le scelte di Rudi Garcia per mettere ko il Sassuolo. In fase di costruzione, quando la squadra è alta, Lobotka imposta sulla linea difensiva, creando un terzetto con Rrahmani e Juan Jesus. I due terzini, invece, viaggiano larghi oltre il centrocampo, con Politano e Raspadori stretti sulla trequarti. Ciò rende la retroguardia avversaria folta di maglie azzurre, tant’è che i neroverdi erano impossibilitati a pressare il playmaker del Napoli.
Interessanti gli uno-due tra terzino ed esterno d’attacco, in particolare tra Di Lorenzo e Politano, più improntati verso l’attacco rispetto alla fascia sinistra (come si nota dal grafico). La maggior parte degli scambi tra i due avviene tramite pallonetto a scavalcare il terzino avversario, creando così superiorità numerica.
Seppur Zielinski si trova in una posizione da (quasi) sottopunta, quando la difesa palleggia e cerca la costruzione senza però riuscire nell’affondo, è il polacco a scendere in mediana, ricevere palla e smistare per far ripartire l’azione.
Insomma, il Napoli si presenta bene ai tifosi. Lo spirito sugli spalti è lo stesso dell’anno scorso. I primi risultati lontani da Fuorigrotta, tra Roma e Torino, anche. Chi ben comincia è a metà dell’opera!