Un rocambolesco 3-3 tiene in corsa il Camerun per la qualificazione

Termina 3-3 la gara tra Camerun e Serbia con una rimonta in due minuti. La qualificazione dovrebbe però passare da una vittoria con il Brasile.

Articolo di Ruben Zaccaria28/11/2022

©️ “CAMERUN-ANGUISSA” – FOTO MOSCA

Termina 3-3 la gara tra Camerun e Serbia, valida per la seconda giornata del Mondiale 2022. I ragazzi di Song, sotto 1-3, firmano la rimonta in due minuti, guadagnando un prezioso punto per una qualificazione che resta comunque a dir poco dura. L’ultimo match li vedrà infatti affrontare il Brasile, con il quale occorrerà vincere per poter scavalcare le altre due avversarie. Per quanto riguarda Anguissa, il centrocampista del Napoli è stato purtroppo protagonista in negativo sul secondo goal serbo, lasciando la sfera nella disponibilità avversaria. Per il resto, sempre preciso negli appoggi l’azzurro che ha giocato una partita a tutto campo, come il suo compagno Kunde nel bel calcio di Rigobert Song.

La cronaca: primo tempo

Possesso palla ballerino nei primi minuti di gara, con la sfera che passa da una formazione all’altra senza tessere una trama. Al 5′, il primo squillo è serbo, con un cross di Maksimovic che pesca in area Mitrovic; l’attaccante del Fulham impatta ma il pallone termina alto oltre la traversa.

Continua a cercare la via del goal la squadra di Stojkovic, attaccando ancora sulle fasce, con la difesa camerunese che respinge i tentativi avversari. La grande occasione arriva al 10′: uno-due tra Mitrovic e Zivkovic, il 9 manda a terra N’Koulou e defilato calcia alla grande di sinistro colpendo il palo.

Si riaffaccia in avanti il Camerun con una punizione dalla trequarti che porta proprio N’Koulou a calciare da fuori la sfera mentre rimbalza. Il tiro, difficile da tramutare in rete, termina alto. Si torna della metà campo opposta; ancora lo ‘striker’ protagonista in Premier League approfitta di un rinvio sbagliato, che colpisce Castelletto e trova il destro dell’attaccante serbo. La conclusione resta un’occasione, clamorosa, sbagliata a pochi passi dalla porta.

Il gioco passa alla squadra di Song, che ci prova prima con Mbeumo, con un crossa in mezzo che vede la sfera terminare però sul fondo; straripante poco dopo Kunde, che entra in area e calcia bene da posizione defilata, trovando i guantoni di Milinkovic-Savic. Al 29′ arriva il vantaggio: angolo dalla sinistra, spizzata di Choupo-Moting e goal di Castelletto da pochi passi.

Dominio Camerun, al 33′ recupera una palla Anguissa, trama sulla sinistra, cambia gioco Toko-Ekambi, uno-due tra Mbeumo e Fai ma il pallone è leggermente lungo in area, arrivando nella zona in cui Milinkovic-Savic può ripiegare da centrocampo. Ci prova la Serbia con Kostic al 40′, che imbucato verso il fondo da Tadic la mette in mezzo ma è attento N’Koulou. Grande occasione dopo tre minuti per il Camerun, con Kunde lanciato in area che calcia due volte – poteva cercare un assist – trovando prima la respinta dell’estremo difensore poi il fondo.

L’arbitro assegna sei minuti di recupero e la partita si ribalta completamente: punizione al 46′, Tadic la crossa in mezzo e Pavlovic stacca tra Choupo-Moting e Anguissa, trovando il pareggio; dopo appena tre minuti, palla respinta dalla difesa, il centrocampista del Napoli non spazza e la sfera palleggiata all’indietro torna in possesso della Serbia; Zivkovic servito appoggia al limite per Milinkovic-Savic che di sinistro trova la rete del vantaggio.

La cronaca: secondo tempo

La ripresa inizia nel peggiore dei modi per la formazione di Song: palla recuperata a centrocampo, appoggio per Milinkovic-Savic che serve Zivkovic, dribbling secco e assist per Mitrovic che trova il goal dell’1-3 a porta vuota.

Il Camerun va vicino all’accorciare le distanze, con un cross di Mbeumo per Choupo-Moting, che sfiora da posizione ottimale. Ci prova poco dopo Fai, ma il suo traversone è lungo. Esce Hongla, dentro Aboubakar che crea subito un’occasione: dopo un doppio dribbling in area, l’attaccante non riesce a calciare, murato dopo un controllo non perfetto. La palla arriva a Mbeumo che crossa ma la difesa respinge. Ci prova poi Toko-Ekambi, ma il tentativo è facilmente parato.

Quello che succede dopo è clamoroso: al 64′, lancio lungo di Castelletto che trova Aboubakar; l’attaccante elude una scivolata e batte il portiere con un gran pallonetto. Il guardalinee chiama l’offside ma il VAR corregge, è 2-3. Passano appena due minuti, altro lancio dalle retrovie, dormita di Milenkovic che tiene in gioco Aboubakar e assist per Choupo-Moting che a porta vuota non può sbagliare. 3-3!

Dieci minuti di equilibrio e nessuna occasione netta prima del 74′, quando Mitrovic servito in area non calcia bene da ottima posizione trovando la respinta di Epassy. Sul ribaltamento di fronte, sprint di Choupo-Moting che allarga per Bassogog, subentrato a Toko Ekambi; la sfera torna alla punta che in area non riesce però a rendersi pericoloso.

Si aprono spazi in campo e la Serbia ci prova due volte con Kostic, che non trova però compagni su entrambi i cross. Per il Camerun cerca la rete invece Aboubakar, che da fuori calcia potente ma centrale. La squadra di Song rischia clamorosamente: all’88’, l’esterno della Juventus recupera palla in area ma calcia male; dopo appena un minuto troppo liberi in area Tadic e Mitrovic; il giocatore dell’Ajax serve il 9 che spara però alto su una grandissima occasione. Ancora brivido al 90′, con la punta del Fulham che servita nuovamente in area non riesce con il tocco sotto a scavalcare Epassy.

Dopo un tentativo su punizione di N’Koudou e una conclusione da fuori di Grujic, entrambi centrali, al termine dei sei minuti di recupero assegnati arriva il triplice fischio del direttore di gara che sancisce il definitivo 3-3, che lascia ancora una speranza qualificazione ai ragazzi di Song.