Spalletti ci è cascato di nuovo

L’improvvisa rottura è l’ultima di una lunga serie: anche Napoli ha conosciuto fino in fondo Luciano Spalletti.

SpallettiFoto Mosca
Articolo di Lorenzo Maria Napolitano29/05/2023

© “SPALLETTI” – FOTO MOSCA

È successo. Stavolta non parliamo del Napoli Campione, ma del messaggio che sancisce la chiusura del rapporto tra il Napoli e Luciano Spalletti. Torna il buio al Maradona, si rivedono le tenebre nella città del Vesuvio. Forse, si sprofonda nel suo interno. Dopo la rivoluzione della stagione passata, De Laurentiis è pronto subito a farne una nuova. Ma un aspetto in particolare prende la mente più di ogni altra romantica veduta, e riguarda proprio il tecnico di Certaldo: ma com’è possibile che gli addii più rumorosi sono indissolubilmente legati a lui? Mai esonerato per mancanza di risultati, sempre per ripicche, incomprensioni, comunque in maniera roboante.

Lo aspettavano tutti stavolta, e si parlava di PEC, di incongruenze sul mercato, ed invece -stando alle parole del presidente del Napoli- semplicemente Spalletti vuole un anno sabbatico. È dolce l’idea di vederlo al parco da bravo nonno mentre compra il gelato ai nipoti, ma siamo sicuri che non si nasconda altro dietro? Avete realmente capito chi abbiamo difronte? Che Spalletti sia una persona irrequieta non è una novità; forse, lo è di più il fatto che lui e De Laurentiis abbiano saputo ben mascherare alcuni screzi in questi due anni, dato che sono persone molto, molto particolari. È stato, quindi, un rapporto esplosivo ma di cui nessuno ha sentito l’esplosione. Come una bomba nel cuore del deserto. Dopo quanto accaduto a Roma, Milano, persino ad Ancona, molti avevano pensato ad uno Spalletti più pacifico a Napoli, ma evidentemente non è stato così.

Ha trasmesso momenti di sana pucundria, direbbero proprio lì nella città di Pulcinella, attimi di spensieratezza e divertimento. Si è reso protagonista di simpatici siparietti con i tifosi, video sui social, ha improvvisato perfino un maccheronico napoletano. È innegabile si sia divertito, e sicuramente quest’aria gli mancherà, ma questo è Luciano Spalletti. Dunque nulla di più possiamo chiedergli, se non mostrarci lontano dall’Italia il suo calcio. Dato che, come si è visto, batterlo è davvero difficile. Ma almeno per un anno, probabilmente, non saranno questi i problemi da affrontare.

Napoli si aggiunge, quindi, al novero di luoghi in cui Spalletti ha mostrato le sue due facce della medaglia: lo stratega con furore da Certaldo, l’antagonista per eccellenza del calcio italiano, ed il teatrale personaggio che non riesce non solo a farsi capire in conferenza stampa, ma neanche a concludere nel migliore dei modi una parentesi della sua carriera. Ma forse è proprio lui ad aver bisogno di questo conflitto interiore per lavorare al meglio. D’altronde, come abbiamo ricordato, è stato sempre così. E quindi nel suo curriculum troviamo di tutto: vittorie, sconfitte, trofei, situazioni bizzarre, interviste diventate virali, litigi divenuti serie televisive.

A Luciano Spalletti quindi va detto semplicemente grazie. Perché ha portato qui il suo calcio sexy e soave. Ha regalato una gioia infinita. Ha fatto divertire, innamorare, stupire sempre di più portando prima lo scudetto e poi un quarto di finale di Champions. Resterà per sempre uno dei migliori allenatori passati per Napoli. Ha ricevuto tanto amore e ne riceverà ancora. E lui ricambierà perché è una persona generosa e passionale. Per questo, con la città, si trovava alla perfezione. Anche perché, lui, persona controversa, come poteva non sposarsi con la città controversa per eccellenza?

Adesso ad attenderlo ci sarà la sua amata campagna toscana, e la consapevolizza di essere uno degli allenatori più amati, odiati, particolari e rumorosi del ventunesimo secolo pallonaro. Sarà lontano dai social, che non ama particolarmente, ma anche dai microfoni e dalla televisione, in attesa di ritrovare le giuste energie per far esplodere la sua nuova squadra.