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Napoli-Sassuolo, Le Pagelle Brillanti: se Anguissa è Bob Sinclair, Zielinski é Roberto Bolle

Napoli-Sassuolo, Le Pagelle Brillanti: se Anguissa è Bob Sinclair, Zielinski é Roberto Bolle

© “ZIELINSKI” – FOTO MOSCA

MERET 6: Fa una vita da politico, stipendio alto assicurato, presente alle commissioni senza fare nulla, a cena nei migliori ristoranti gratis, vacanze in Sardegna e in pensione dopo una decina di anni di contributi. Dopo Frosinone, altri 90 minuti di riposo. Bella vita.

DI LORENZO 9: Stiamo di fronte ad un caso su cui la scienza, prima o poi, dovrà studiare nei dettagli. O almeno capire come mai abbia iniziato la carriera da attaccante per poi diventare, oggi, il miglior terzino al mondo. Assist dopo 40 secondi, chilometri ad attaccare e togliere la palla al miglior dribblomane della serie A, Laurienté, per poi chiuderla con un gol da attaccante, come alle origini. Bionico.

RRAHMANI 6,5: Stare Kim è come svegliarsi il 1 settembre in ufficio senza ascoltare le onde del mare che ti hanno fatto sentire felice e al sicuro per tutta l’estate. Cerca di non farsi prendere dalla malinconia, anticipando Pinamonti e Mulattieri una volta si e l’altra pure.

JUAN JESUS 6,5: Gli A16 ce l’hanno con lui come i fascisti con la canzone Bella Ciao, ma BatJuan potrebbe mettersi a vendere barattoli di personalità e diventare più famoso su tiktok di Veryesasy. Concentrato e cattivo al punto giusto. Aspettando Natan-acquisto, lui c’è.

(OSTIGARD SV): A breve la zona Cesarini diventerà la zona Ostigard, per indicare il minuto di recupero quando lui entra in campo.

OLIVEIRA 6,5: Nonostante le bestemmie e i chitammuorti di tutti i fantallenatori che hanno puntato su Mario Rui, l’uruguagio la sua partita di garra e corsa la fa sempre. Pochi rischi in difesa, alcune sovrapposizioni in attacco soprattutto quando entra Kvara.

ANGUISSA 7,5: Sembra Bob Sinclair a Gallipoli a Ferragosto, in mezzo al campo. La comanda lui e tutti lo seguono. Sfiora il gol nel primo tempo di testa e nella ripresa prova a fare un dejavu del gol che fece contro il Torino l’anno scorso. Un dominatore.

LOBOTKA 7: Il prossimo acquisto degli arabi con presentazione sotto la sede della Filmauro per lanciare un altro messaggio al presidente, sfodera un’ottima prestazione nel suo ruolo da play. Che poi in realtà, giocare in questo Napoli, è come fare il regista di un cinepanettone, palla sempre tra i piedi e tutti sanno cosa fare, tanto la trama è la solita cagata. E’ il Vessicchio del Maradona.

(CAJUSTE 6): Anche se per pochi minuti si fa apprezzare per un tackle bellissimo a recuperare una palla in mezzo al campo. Con i tifosi del Maradona che, dopo i disastri di Frosinone, non gli hanno tolto gli occhi di dosso, come quando sei fermo al semaforo a scaccolarti e attraversa le strisce pedonali una svedese di un metro e novanta.

ZIELINSKI 7,5: Roberto Bolle al San Carlo balla meglio di lui, ma solo perchè non deve avere a che fare con il pallone e con gli avversari. Perchè Piotr sembra davvero un ballerino con la pelota tra i piedi. Finte e controfinte, accelerazioni e brusche frenate, palle in verticale e in orizzontale, calcia quando ha lo spazio, la passa quando deve passarla. Vero che a quest’ora aveva qualche petroldollaro in più sul conto corrente, ma giocare in Arabia a pallone è come andare a Roccaraso a nuotare.

(ELMAS 6): Potrà cambiare il clima, la legge sugli sbarchi a Lampedusa, le regole sul fuorigioco passivo o il palinsesto di Rai3 senza Fabio Fazio. Ma quello che non cambierà mai è Elmas in panchina, Pochi minuti in cui prova a farsi notare, come quando ti piace una ragazza al liceo. Ma ormai la partita ha poco da dire.

POLITANO 7: Sarà che fisicamente è piccolino, ma è già in grandissima forma. Un pò come Tuttosport quando deve trovare un titolone da prima pagina su Juve-Bologna senza parlare del rigore non dato ai rossoblu e se ne esce con “Vlahovic, gol annullato, ma perchè?”. Matteo corre su e giù sulla fascia e regala alcuni assist di qualità ad Osimhen. Peccato solo che quando arriva al tiro è più stanco di mio padre quando al Villaggio Vacanze, dopo due birre, non riesce a fare il Gioca Jouer.

(KVARATSKHELIA 7): Ci sono calciatori che hanno bisogno di anni per farsi apprezzare e altri che diventano MVP della serie A al primo anno. Poi ci sono calciatori che ci mettono un’ora per entrare in partita e altri che ci mettono due minuti per regalare dribbling e assist per i compagni. Poi ci sono calciatori che quando danno la palla in profondità la danno così lunga che il portiere deve solo uscire e bloccare ed altri che in velocità accarezzano la palla come fosse tua figlia piccolina e mettono il proprio compagno davanti al portiere. Ci sono calciatori e ci sono i Kvara. E i Kvara ce l’abbiamo noi.

OSIMHEN 7: 3 gol in due partite, ma potevano essere già 8 con un pizzico di precisione in più e un pochino più di egoismo. Perchè Osimhen, pur non giocando benissimo, regala un rigore a Raspadori e sfiora la seconda doppietta di fila in diverse occasioni. Ha così fame di gol che si arrabbia pure quando Di Lorenzo segna perchè la voleva lui. Dal dischetto la sblocca con lucidità e tecnica. E come Kvara, anche Osimhen ce l’abbiamo noi.

RASPADORI 6,5: Potrebbe segnare dopo nemmeno un minuto ma il palo gli fa un dispetto, manco fosse una donna che è rimasta a casa di sabato sera perchè il fidanzato ha preferito andare a giocare a calcetto. Ha la possibilità di rifarsi dal dischetto, ma la traversa è sempre la stessa donna al secondo sabato di fila a casa da sola senza il fidanzato che sta al calcetto. Nel mezzo però tanta corsa e alcuni palloni recuperati come facevano i Cavani e i Callejon anni fa.

(SIMEONE 6): I soliti 10 minuti, stavolta vicino ad Osimhen, alla ricerca di un gol che non arriva. Una sola occasione ma il fuorigioco era più netto del rigore non dato al Bologna. Scherzo! Il rigore era più netto!

GARCIA 7,5: Seconda vittoria, seconda prestazione di livello degli azzurri. E se la prima era colpa del Frosinone che concluderà il campionato con zero vittorie (cit), adesso è colpa del Sassuolo e dell’uomo in meno. La squadra esce meno palla al piede rispetto a quella di Spalletti. Pressa anche con meno rabbia. Ma la qualità delle azioni offensive resta altissima. Ed il merito è anche del nuovo allenatore. Avrebbe potuto fare prima i cambi nella ripresa, ma va benissimo così finchè si vince.

LA JUVE 10: Non sapevo a chi dare il 10 questa settimana, se a Di Bello, a Forneau al Var, a Gravina che ogni giorno rilascia un’intervista e ora non si farà sentire per mesi, a Tuttosport che non menziona il rigore, alla Gazzetta che parla di Allegri infuriato con l’arbitro o allo stesso Allegri assente in conferenza stampa. Alla fine lo assegno alla Juve, una società capace di far azzerare milioni di reati con 700 mila euro di multa. Capace di non farsi radicare dopo Calciopoli, Suarezopoli, Plusvalenzopoli e Bilanciopoli, portando il calcio italiano ad essere meno credibile di Wrestling e Grane Fratello messi insieme. Il rigore clamoroso non dato al Bologna é tra i 4-5 scandali arbitrali più grandi della storia della Serie A, ma i dirigenti + stampa bianconera che dice che non intende commentare le decisioni degli arbitri, dopo che ci hanno sfracassato i maroni dopo Juve-Salernitana, é pura poesia. E quindi il 10 in pagella è d’obbligo. Fino al prossimo scandalo!

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