Napoli-Roma, le Pagelle Brillanti: Simeone e la casetta in Canada

Tornano puntuali le Pagelle Brillanti dopo la vittoria di ieri sera del Napoli al Maradona contro la Roma.

napoli esultanza
Articolo di Peppe Brillante30/01/2023

©️ “NAPOLI” – FOTO MOSCA

MERET 7
Fa segnare El Shaarawy per togliersi il pensiero visto che il faraone contro il Napoli ha la stessa media gol di Haaland con il City. Però prima del pari, dopo l’uscita fantozziana su Kim, salva su Spinazzola e si fa trovare pronto su Abraham. Con i piedi, poi, se la cava meglio di Belotti.

DI LORENZO 7
Anche lui sul pari colpevole ma indirettamente. Nel senso che lascia 2 secondi Lozano a guardare le spalle e viene “tradito”. Un pò come quando mia moglie mi chiede di guardare la cottura della pasta e finiamo per mangiarla molla. Ma come recita un famoso video sul web, vuoi per motivi tattici, vuoi per motivi tecnici, anche oggi con capitan Di Lorenzo gli abbiamo dato due palloni!

RRAHMANI 7
Abraham è un cliente scomodo. Scherzo, chiaramente. Biagio Antonacci della nazionale cantanti è più fastidioso di Tammy in queste condizioni. E non mi riferisco a come canta. Salva un gol buttandosi a kamikaze, tipo come quando arrivi al mare dopo 4 ore di traffico sulla Domiziana. Bene come al solito anche in possesso palla.

KIM 7
Cerca di ricambiare la stima di Mourinho segnando l’autogol del secolo. Poi si pente e da quel momento in poi è peggio di un Borrelli qualsiasi quando vede un “cialtrone” parcheggiare in seconda fila e, senza telefonino, senza dirette social, non fa passare più nessuno. Che poi, quando lo vedi arrivare incontro a quella velocità, due metri e trenta di altezza, devi scegliere in pochissimo tempo se salvarti o morire. Ed alla fine, visto che i calciatori hanno tutti una famiglia, scelgono di salvarsi.

MARIO RUI 7
Potrebbe giocare tranquillamente al posto di De Ketelaere come mezza punta nel Milan per le sue qualità tecniche. Entra di prepotenza nel primo gol azzurro con il passaggio, fatto con il “triangolo” per gli amanti di Winning Eleven, per Kvara. Tiene botta nella ripresa, prima di essere sostituito da Olivera.

(OLIVERA 6,5)
E mentre di là entrano Tahirovic, Bove e Volpato che fino all’anno scorso andavano a mangiare a casa dopo la partita della Primavera, nel Napoli nella ripresa c’è il titolare della nazionale dell’Uruguay. Lotta come un black bloc nelle manifestazioni di piazza, che si tratti di una punizione da portare a casa o una rimessa laterale da conquistare.

ANGUISSA 6,5
La Roma a centrocampo presenta calciatori della stazza simile al camerunense, ma meno dotati di Zambo. Dotati intendo tecnicamente non confondete. Partita complicata assai, ma lui regge l’urto fino al triplice fischio, prima di andare nello spogliatoio del Napoli ed accorgersi che la festa è nell’altro spogliatoio, quello dove Mou si fa i selfie per la vittoria! Cose da pazzi.

LOBOTKA 7,5
Prende più falli lui che un’attrice amatoriale porno nel corso di una bang gang. Ma si rialza sempre perchè lui è Lobocop. Se il Napoli gira a meraviglia gran merito è suo che con il suo baricentro basso e la sua tecnica riesce a far avere alla squadra il possesso palla per lunghi tratti del match. Il primo posto, però, è merito solo della Corte Federale che ha penalizzato la Juve, altrimenti i bianconeri sarebbero primi. Ed io sarei il direttore della Gazzetta.

ZIELINSKI 7
Parte benissimo alternando passaggi precisi e finte di corpo che mandano i centrocampisti della Roma all’Edenlandia vicino lo stadio per degustare quelle meravigliose graffe calde. Meno bene nelle conclusioni, una di queste termina proprio nei pressi del bowling, di fronte all’Edenlandia. Nella ripresa migliora minuto dopo minuto, fino all’assist del gol vittoria che manda in psicanalisi giornalisti di tutta Italia. Ma non è finita, occhio all’Inter ed al mese di febbraio, quando di solito Spalletti crolla.

(NDOMBELE 6)
Pochi minuti per resistere alle ultime sfuriate dei giallorossi. E rispetto a Salerno quando era entrato come un Balotelli dei tempi belli, stavolta non si risparmia, dando il suo contributo alla causa.

LOZANO 7,5
Essere tra i migliori quando negli highlights vieni inquadrato solo come parte passiva sul gol subito, significa aver fatto un partitone. Mette una palla sulla testa di Osimhen nel primo tempo e una sul piede di Kvara a porta vuota nella ripresa. E sfiora anche un bel gol per (leggero) eccesso di egoismo. Ma è nei contrasti che ci mette lo stesso agonismo di Lele Adani quando vede un poster di Messi nudo.

(RASPADORI 6)
In crescita rispetto alle ultime uscite, prova a dialogare nello stretto con Simeone ed Elmas. Si rende pericoloso con una delle sue conclusioni, ma Rui Patricio salva sia il 3a1 che il selfie di Mourinho.

OSIMHEN 9
Clamoroso. Il primo aggettivo che mi è saltato in mente guardando la sua prodezza. Un pó come quando vedi uno spettacolo di illusionismo o quando leggi dell’acquisto di Rovella a 20 milioni in scadenza. Stop di petto, di coscia e bomba sotto la traversa, uno spreco per questa Serie A. Aggiungiamoci sponde, altro gol sfiorato, finte e scatti su ogni pallone. Ed anche un cartellino giallo preso dopo un fallo inesistente e 27 calci subiti. Chapeau Orsato, Chapeau.

(SIMEONE 9,5)
L’anno scorso, ma anche l’anno prima e l’anno prima ancora, chi doveva dare l’esempio, tipo quello della casetta in Canada, faceva il pazzo se veniva sostituito a 10 minuti dalla fine. Quest’anno c’è un attaccante, figlio di un allenatore vincente. Uno che senza Osimhen sarebbe capocannoniere in A e con un pizzico di fortuna avrebbe fatto parte della nazionale campione del mondo. Eppure entra 10 minuti senza aprire bocca. Anzi di più, segna. Il gol decisivo. E che gol. +13. E tutti pazzi del Cholito. W il Canada.

KVARA 6,5
Non gioca ai suoi livelli, però la palla che mette sul primo gol, in Serie A, possono permetterselo lui e De Sciglio. Si mangia un gol incredibile perché vuole entrare col pallone in porta per dimostrare a Special One che lui a Dybala se lo mette in tasca. E non solo per gli 8 assist in campionato finora.

(ELMAS 6,5)
Altro ingresso convincente. Si fa consegnare palla e se la porta in giro per il campo, senza mai perderla. Si guadagna una buona punizione dal limite. Bene anche in fase difensiva.

SPALLETTI 8,5
Tanti allenatori al suo posto avrebbero tolto Osimhen per mettere Ranocchia e mantenere il pareggio. Altri non avrebbero mai tolto il nigeriano. Altri ancora sarebbero diventati imperatori di Roma con 13 punti di vantaggio sulla seconda. Anzi no, già sono imperatori con il settimo posto in campionato. Luciano, quello che regala i Pulcinella prima delle partite, vince la sua gara n. 17. Su 20. Tutte praticamente. E allunga, un pò come Pantani sul Mortirolo. Gli altri che stanno ormai alzando bandiera bianca. E lui continua a salire. Salire. Salire. Il paradiso è vicino e presto una città, anzi un popolo, sarà devoto a lui per sempre. In eterno. Non alzare le mani dal manubrio mister, non ancora.

MOURINHO 10
È sesto in classifica ma solo perché la Juve è stata penalizzata, altrimenti sarebbe settimo, a 16 punti dal Napoli.
Ha segnato finora 26 gol, uno in più del Monza, gli stessi del Bologna, uno in meno dell’Udinese che ha una gara da giocare.
In Europa League è arrivato secondo nel girone, a 6 punti dal Betis, perdendo pure in Bulgaria contro il Ludogorets.
Ha bruciato Karsdorp e Zaniolo, che non possono più camminare liberamente per la città.
Ha appena perso contro il Napoli che già l’aveva battuto e umiliato all’andata.
Eppure decide di postare una foto sui social per festeggiare la sconfitta, costringendo tutta la squadra a mettersi in posa.
Basta ingrandire la foto per vedere lui che esulta con il pugno e tutti gli altri allibiti. TUTTI!
A Roma continua ad essere più importante del Sindaco e del Colosseo. E nessuno sa il motivo, visto che viene da decenni di fallimenti sulle panchine di Chelsea, Man Utd e Tottenham.
José Mourinho è un genio!

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