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Tra gloria e addii: la grande festa del Real Arienzo

Tra gloria e addii: la grande festa del Real Arienzo

Per molti sportivi questo è un periodo nostalgico, quasi malinconico, si chiude per le ultime volte il borsone, si va al campo d’allenamento e si salutano i compagni con i quali si è combattuto per una stagione intera.

Non esiste solo la Serie A e la Serie B, chi scrive l’ha capito a gennaio, quando Sport del Sud mi ha assegnato il compito di portare sul nostro giornale il mondo del calcio dilettantistico. Posso dire con fierezza che in questi mesi ho scritto e raccontato il vero calcio, parlando con persone che questo sport lo vivono a 360 gradi e lo sento parte integrante e fondamentale della propria vita.

Tempo fa intervistai un ragazzo, Simone Crispo, per molti di voi è lo youtuber che porta contenuti sul calcio, per me è altro. Parlare con Simone mi ha aperto un mondo, specialmente quando mi ha svelato il suo vero scopo sui social:

Sono su YouTube perchè voglio far scoprire alle persone che non esistono solo la Serie A e la Serie B, un bambino deve sognare di giocare a calcio e, per fare questo, la passione non deve mai mancare. Io gioco in Terza Categoria e all’interno del mio campionato la passione regna sovrana“.

Fatto questo preambolo possiamo iniziare a parlare dei campioni di Seconda Categoria del Girone B: il Real Arienzo guidato da mister Raimondo Resta – figura oramai amica di Sport del Sud – che della passione è rappresentazione umana.

Per celebrare e rendere onore ai ragazzi di Resta, che hanno vinto un campionato molto equilibrato resistendo in un testa a testa durato fino all’ultima giornata con lo Sporting Ponte, la società ha organizzato nella giornata di domenica 28 maggio, un torneo amichevole dove, oltre al Real Arienzo hanno preso parte anche altre due squadre: lo Sporting Suessola e il Futsal Crisci.

I club invitati alla festa non hanno soltanto preso parte al triangolare che si è tenuto allo stadio comunale Tommaso Ferrare, ma hanno tributato nel migliore dei modi i campioni della Seconda Categoria con un grande pasillo de honor.

L’evento non è stato organizzato con il semplice scopo di festeggiare la promozione della squadra in Prima Categoria ma, come ci è stato raccontato in precedenza da mister Raimondo, per permettere ai tifosi di salutare tanti calciatori che hanno annunciato l’addio al calcio giocato.

Una giornata molto emozionante che per tanti ragazzi resterà per sempre nel proprio bagaglio di vita. Ancora una volta il calcio dilettantistico ha dato una lezione d’amore e passione al mondo del professionismo. I tifosi, seppur parliamo di una competizione amichevole, hanno cantato per tutta la durata del torneo come se fosse una finale.

Insomma, le emozioni non sono di certo mancate, e il popolo di Arienzo vuole continuare a vivere questi momenti ed è anche l’intenzione del club che, dopo 2 promozioni consecutive, arriva in Prima Categoria per disputare un anno di transizione ma lanciando un messaggio importante: Arienzo non sarà terra di conquista per nessuno.

The last dance: il saluto dei senatori

Come già anticipato, la festa del Real Arienzo è stata anche un’occasione per salutare molti ragazzi che hanno deciso di appendere gli scarpini al chiodo, dopo una vita passata a rincorrere un pallone. Arienzo ha risposto presente e ha riservato un saluto speciale a due dei grandi senatori dello spogliatoio arenziano: Giovanni Ippolito e Daniele Di Costanzo.

Per i due ormai ex calciatori è terminata la loro avventura sul prato del Real Arienzo e Sport del Sud ha avuto il piacere di avere ai suoi microfoni Giovanni Ippolito al termine del torneo:

Giovanni oggi saluti il calcio giocato. Il tuo è stato un percorso meraviglioso, come ti senti in questo momento? “Sono molto emozionato, sono tanti anni che gioco in queste categorie e sono molto triste. Purtroppo l’età il lavoro mi hanno portato a prendere questa decisione altrimenti sarei rimasto un altro anno”.

Adesso quindi ti vedremo sugli spalti a fare il tifo per il Real Arienzo?
“Assolutamente si, entrerò in dirigenza quindi le persone continueranno a vedermi”.

Salutare con una promozione è il finale migliore?
“Si è bellissimo tutto questo, poi quando raggiungi questi obiettivi per il tuo paese rende il tutto ancora più bello”.

L’anno prossimo dove può arrivare il Real Arienzo in Prima Categoria?
“Da tifoso ti dico che vorrei vedere questa squadra subito in Promozione, ma bisogna ammettere che per adesso questa è la nostra realtà. Siamo un paese di 5000 abitanti ma speriamo di continuare a crescere per toglierci tante soddisfazioni”.

All’intervista era presente anche mister Resta, il quale in passato è stato anche compagno di squadra di Ippolito. L’allenatore del Real Arienzo ha parlato così di lui:

“Abbiamo giocato insieme per qualche anno ed è stato un onore averlo come compagno, non si discute il calciatore ma l’uomo è ancora più grande. Quest’anno ho avuto anche il piacere di allenarlo e sto provando a convincerlo per farlo restare perchè so cosa può dare ancora in campo e all’interno dello spogliatoio, ma è difficile che resti. Sono sicuro che faremo grandi cose con lui in dirigenza”.

Real Arienzo: le parole del presidente e del direttore sportivo

Il Real Arienzo ha raggiunto obiettivi straordinari negli ultimi anni. Due promozioni consecutive non si ottengono per caso e dopo l’intervista a Ippolito, ci hanno raggiunto il presidente Gian Giacomo Diglio e il giovane direttore sportivo, Carmine Cerreto.

Le parole del presidente: “Sono contentissimo per la squadra, i ragazzi, i dirigenti e per tutto il popolo di Arienzo, è stata davvero una grande soddisfazione”. Per molti ragazzi è stata l’ultima con questa maglia ed è stata anche l’ultima partita della loro carriera. Sono ragazzi che per questo paese hanno dato tutto. Mi dispiace che vadano via ma prima o poi tutto finisce. Sono però molto orgoglioso e contento per loro che hanno lasciato con una vittoria”.

Come le è venuta l’intuizione di chiamare mister Resta?
“L’obiettivo era quello di dare continuità a un lavoro che il mister già conosceva era giusto che lui continuasse un lavoro che già era iniziato. Lui veniva dalla scuola calcio ma era anche il nostro secondo allenatore, quindi già sapeva cosa fare e conosceva le nostre idee, poi ha dimostrato con i fatti di essere la persona giusta per vincere un campionato. Ha fatto un grande lavoro anche nel compattare ancora di più questo gruppo”.

L’anno prossimo quindi si riparte da mister Resta in panchina?
“Assolutamente si”.

Chiamare sulla panchina una persona che appartiene al territorio di Arienzo e che conosce l’ambiente fa parte del vostro progetto? Quanto è importante lavorare con persone che vivono Arienzo a 360 gradi?
“Dare spazio alle persone del posto per noi è un piacere. Dare importanza alle realtà del luogo è importante e speriamo di crescere sempre di più. Per ora questa nostra idea ci ha ripagato e continuiamo così”.

Questo è un giorno di festa ma una domanda sul mercato devo fargliela: Porrino rimarrà con voi anche l’anno prossimo?
“Spero di si, il nostro obiettivo è quello di riconfermare tutti e aggiungere altri elementi a questa rosa che già così è molto valida”.

Il Real Arienzo vince e continua con mister Resta, il Napoli vince lo scudetto ma Luciano Spalletti con ogni probabilità saluterà Napoli: da presidente le chiedo che idea si è fatto e se ha letto qualcosa di quello che sta succedendo?
“Non ho seguito molto quello che è successo. Io penso che Spalletti vuole lasciare da vincitore, sa che ha fatto un qualcosa di grandissimo e riconfermarsi a quei livelli è difficile”.

Dopo l’intervista al presidente, è il turno di Carmine Cerreto, giovane direttore sportivo e new entry all’interno del progetto del Real Arienzo:

Arrivi dopo una promozione, quanta responsabilità senti nel dover mandare avanti un progetto che negli ultimi anni si è rivelato molto ambizioso?
“Il progetto è molto ambizioso e le responsabilità ci sono però dietro sento già una società importante che sa quello che vuole. Noi iniziamo a lavorare per farci trovare pronti alla nuova categoria. Io sono carico per questa avventura, anche se sono molto giovane. Voglio ringraziare la società che fin da subito mi ha fatto sentire a casa”.

Ci saranno tanti addii, come si riparte per arrivare pronti in Prima Categoria?
“In primis si riparte dalla società, poi settimana prossima ci organizzeremo. Adesso però è giusto festeggiare il campionato e salutare i ragazzi che lasceranno definitivamente il calcio. Io personalmente ho già sentito molti calciatori per portarli ad Arienzo. Siamo una società giovane e ambiziosa, ripartiamo dalla nostra voglia di fare calcio e da tutte queste persone che ci seguono e ci sostengono”.

Cosa hai provato quando hai saputo che il Ponte aveva perso e che voi eravate diventati campioni?
“L’emozione è stata bellissima. Ero con il dirigente Massaro è arrivato tutto in maniera inaspettata e questo l’ha resa ancora più bella”.

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