Caro Diego ti scrivo…
Hey Diego, come va lassù? Come ti trovi nel tuo mondo? Non avevi nulla a che fare sulla terra, in mezzo a noi.
© “MARADONA” – FOTO MOSCA
Hey Diego, come va lassù? Come ti trovi nel tuo mondo? Non avevi nulla a che fare sulla terra, in mezzo a noi. Guardaci! Siamo impazziti per te, piangiamo per te, per il re del calcio e del Napoli. Senza te la città non sarebbe stata la stessa, lo sai vero?
Io non ti ho vissuto, ma so cosa significhi per questo popolo, e di conseguenza per me. Ah, proprio ieri allo stadio hanno festeggiato in anticipo i tuoi sessantadue anni. Nel tuo tempio, dove trasformavi le cose impossibili in normali. Tu dirai, da napoletano quale eri, porta sfiga il giorno prima e infatti lo so, Diego, ma che ci vuoi fare in qualche modo dovevamo ricordarti. Tu non mi conosci, ma per me è come se fossi un nonno che mi ha fatto innamorare del calcio e di questa pazzesca maglia azzurra. Amare una persona che non si conosce direttamente è una cosa incredibile; manchi tanto, ma lo so che sei sempre qui.
Lo vedi quel ragazzo con la 77? Incredibile, vero? Ogni volta che guardiamo la partita non vediamo l’ora di innamorarci sempre più delle sue giocate; aspettiamo solo quello ed è come se ne fossimo sicuri. Mi ricorda tanto le parole che ogni tanto ripete papà, ossia che coi suoi amici aspettavano il fine settimana per vederti incantare tutti, perché ne erano sicuri. La strada è ancora lunga ma so che ci sei tu sopra che in qualche modo influenzi il destino di questa squadra.
Il Cholito lo hai portato tu, vero? Lo sapevo! Era troppo scontato. Speriamo che faccia il suo compito di riscrivere la storia da grande argentino quale eri tu. Ah quasi dimenticavo…AUGURI (10)
Ciao eterno Diego