Napoli-Sassuolo, le Pagelle Brillanti: Kvara non è Best, è The Best!
Torna l'appuntamento con le Pagelle Brillanti di Napoli-Sassuolo, terminata con una schiacciante vittoria da parte degli azzurri.
© “KVARATSKHELIA” – FOTO MOSCA
MERET 7,5
In estate, nei villaggi turistici, gli animatori raccontavano più barzellette su di lui che sui carabinieri. Provate oggi a ridere di lui, dopo 3 interventi importanti nella vittoria col Sassuolo. Prendendo in prestito un detto napoletano, si sta togliendo i paccheri dalla faccia!
DI LORENZO 7,5
Quando a fine primo tempo si è inginocchiato in mezzo al campo dopo un colpo ricevuto, allo stadio la gente ha iniziato a prendere i santini dal portafogli per pregare. In difficoltà su Laurentie, ma i primi due gol nascono da un suo cross e da una sua imbucata. Esce 10 minuti per non beccare traffico in tangenziale.
(ZANOLI 6)
L’ultima volta che fece due partite di fila, i Maneskin cantavano alle sagre. Una discesa sulla fascia stava portando al poker di Osimhen.
KIM 7
Non ha rispetto degli avversari, anzi li bullizza in ogni azione prendendosi il pallone, come si usava fare da piccolo, per strada, quando lo portavi tu da casa. Sua la palla lunga per Di Lorenzo che porta al primo gol. Chi mise lo striscione “3 kim 10 euro”, oggi dovrebbe essere mandato in una comunità di recupero tossicodipendenza.
JUAN JESUS 6
Se per 3 volte, Pinamonti, Thorstvedt e Frattesi, non proprio Didi, Vava e Pelè, arrivano a calciare a tu per tu con Meret, dal lato di Juan Jesus, significa che qualche problema l’ha avuto. Però anticipa spesso l’avversario e fa sentire il suo apporto da leader, come sempre, ai compagni.
MARIO RUI 8
Noi che quando usiamo il sinistro, soltanto per scendere dal letto, subito accusiamo dei dolori, lui col destro prende la traversa da 30 metri. Ma parlare del suo destro è come fare i complimenti a Belen per la sua bravura a presentare Colorado o Tu Si que Vales, senza accennare al suo aspetto estetico. Perchè il portoghese usa il sinistro come Cannavacciuolo usa il mestolo. L’ennesimo assist stagionale, quello per Kvara, è una pennellata di Giotto.
ANGUISSA 6,5
Quando ebbe l’infortunio muscolare, ci siamo sentiti più depressi di Greta Thunberg quando vede un bicchiere umido buttato nella plastica. Ed invece abbiamo vinto anche senza di lui. Oggi quando l’abbiamo rivisto titolare ci siamo sentiti sollevati, tipo quando esci da Ikea dopo 3 ore di giro giro tondo. Tanta quantità, meno qualità del solito. Ma ci sta.
(NDOMBELE 6,5)
Si è ambientato ormai a Napoli. All’inizio sembrava quel ragazzo che disse “sono giapponese” quando fu intervistato nel Duomo di Napoli. Oggi è diventato un pakistano che vende cose h24 nei Quartieri Spagnoli e lo trovi sempre aperto. Integrato ormai. Disponibile ad aiutare i compagni nell’ultima mezz’ora. Peccato per quel tiro che di esterno sfiora l’incrocio dei pali nella ripresa.
LOBOTKA 7
Un mix tra Iniesta e Pizarro, è lui a dettare i ritmi del palleggio al Napoli. E lo fa con la stessa calma di Allegri quando dice che uscire dalla Champions non è un fallimento. Tanti palloni recuperati e ben gestiti. Si riposa qualche minuto nel finale perchè è più importante lui che Mara Venier a Domenica In. O la provola sopra lo gnocco alla Sorrentina.
(DEMME 6)
Entra giusto per rimediare un pestone dall’attaccante del Sassuolo, poi espulso. Ora per par condicio, come fece con Anguissa, dovrebbe postare una storia dando la colpa a Laurentiè. Pochi minuti, buon palleggio e buona condizione atletica.
ZIELINSKI 6,5
Leggermente in ombra, prova ad incidere soltanto ad inizio ripresa con un tiro alto, ma per tutta la durata del match si limita al compitino. Però la sensazione è che l’addio di Insigne, non solo abbia aiutato Kvara ad esplodere, ma abbia restituito metri di campo a Piotr e Mario Rui, per poter essere determinante. Anche senza palla come ha fatto lui oggi.
(ELMAS 6)
Le sue partite sono un CtrlC e CtrlV, per gli amanti della keyboard, che a sua volta significa tastiera, per gli amanti della lingue inglese. Il centrocampista di Skopje, capitale della Macedonia del Nord, per gli amanti della geografia, prova ad inventare qualcosa senza riuscirci. Come sempre.
LOZANO 6,5
Lui al posto di Kvara avrebbe dato la palla al portiere, di testa, sul primo gol. E sul secondo gol l’avrebbe messa subito nel mezzo, colpendo le caviglie del difensore. Ma a parte i limiti tecnici, già conosciuti, il messicano, ancora titolare, si fa apprezzare molto tatticamente, allargando il campo in possesso palla e raddoppiando insieme a Di Lorenzo, per la parte passiva. E sfiora un gran gol.
OSIMHEN 10
Ad averli “problemi” così. Lui che avrebbe potuto e dovuto infastidire Raspadori e Simeone che se la stavano conquistando quella maglia da centravanti durante la sua assenza. Ma il titolare è lui e dal suo rientro, 4 partite, il fastidio è esclusivamente per i difensori che affronta. Ha deciso la partita contro l’Ajax, ha determinato quella contro il Bologna, ha vinto da solo con la Roma e ha letteralmente umiliato il Sassuolo. Rapace come Cavani sul primo gol, goleador come Higuain, al posto giusto, sul raddoppio. Ma il meglio lo regala sul 4-0 perchè, alla Mertens, quel tocco sotto non è un suo attrezzo di lavoro. Ed invece Victor ha aggiunto un’altra qualità al suo bagaglio. E se continua così davvero ci mascheriamo dal super eroe Osi-Man a Carnevale.
KVARA 8.5
Specchio servo delle mie brame, chi è il più forte del reame? Mia regina, mi dispiace dirlo, ma oggi è Kvaratskhelia il più forte della Serie A, Un assist furbo di testa, uno da giocatore vero di destro. Un altro assist per Ndombele nella ripresa. Nel mezzo un gol di difficoltà 7.0, manco fosse un triplo carpiato all’indietro in una piscina alta 30 centimetri, che lui fa diventare un tuffo a cannolicchio, la cosa più facile del mondo. Dicono somigli a Best, posso solo dire che oggi lui è The Best!
(RASPADORI 6)
Quando incontri il tuo ex amore di una storia durata più di 10 anni, non puoi non essere emozionato. Jack non è riuscito ad infierire, nonostante in campo si sia mosso più lui che Adriano Celentano quando fa il molleggiato nei suoi balletti. Usa il destro e sinistro con la stessa semplicità con il quale io preparo la pasta e formaggino alle mie bambine. E resto umile, senza iscrivermi a Masterchef.
SPALLETTI 7,5
Mai il Napoli aveva giocato così bene tante partite di fila, nemmeno con Sarri. Mai il Napoli aveva segnato 50 gol in 17 partite di inizio anno, nemmeno con Pesaola. Mai il Napoli aveva vinto 13 gare di fila, nemmeno con Bianchi e Bigon. Ma soprattutto, mai il Napoli ha dato la sensazione di essere così più forte delle altre squadre, nemmeno con Maradona. Durerà o non durerà lo vedremo col tempo, ma oggi non dobbiamo pensarci. Sarebbe come interrompere un coito o un orgasmo. E questo Napoli sta diventando sempre più erotico, oltre che vincente. Iniziamo ad allenarci con le lamette e i rasoi a farci il suo pizzetto perchè potrebbe essere il look estate 2023 qua a Napoli. Un’estate che potrebbe diventare magica se continuiamo così. Forza mister. E grazie mister.