È la motivazione a determinare la differenza di gioco fra le squadre, ma bisogna per forza trovarsi sull'orlo dell'abisso per sentirsi motivati a reagire?
“La testa nel pallone” di Alberto Cei
Vincenti si diventa: il segreto delle vittorie rinchiuso in tre idee
Cosa hanno fatto e detto i due allenatori, Inzaghi e Klopp, per garantirsi che le loro squadre avrebbero giocato così come era stato deciso?
Il Napoli non ha ansia, è incapace di cambiare il proprio comportamento
Il punto non riguarda tanto se i calciatori del Napoli siano ansiosi, quanto se ogni calciatore sia in grado di percepirsi parte attiva di un programma che va oltre la sua persona e che riguarda il successo della squadra.
Juan Jesus è l’immagine della voglia di vincere del Napoli
Una squadra ha bisogno di leader in campo, se invece l’unico leader è l’allenatore non potrà diventare una squadra vincente.
La motivazione non si scambia con i proclami
Da dire "vinceremo il mondiale" alla eliminazione da parte della Macedonia del Nord c'è un abisso di differenza che dovrebbe essere capito.
Caso Donnarumma: la distrazione degli atleti
Distrarsi è infatti un'esperienza molto frequente e comune a tutte le persone. Tuttavia, ci sono delle volte in cui paghiamo un prezzo troppo elevato per una semplice distrazione.
Imparare a vincere
Per le squadre che da tempo non vincono il campionato, le aspettative sono il killer delle prestazioni vincenti.
Uniti si vince: la comunione d’intento è il segreto per trionfare
Una squadra poco compatta può vincere una partita servendosi della qualità dei singoli ma non vincerà mai se a mancare è l'unione.
L’arbitro: un uomo solo con le sue insicurezze
Gli errori fanno parte del gioco del calcio, eppure esiste una differenza sostanziale tra gli errori dei calciatori e quelli dell’arbitro.