©️ “DE LAURENTIIS” – FOTO MOSCA
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio24, nel corso del programma “Tutti convocati”. Tra i tanti temi toccati dal patron azzurro anche il futuro del calcio italiano ed europeo.
Sulle Coppe europee – “Noi siamo tutti responsabili dell’allontanamento delle giovani generazioni. Il gioco del calcio non si è mai rinnovato, è estremamente vecchio. In Italia non si fa tesoro delle esperienze del mondo. Se l’NBA e il Football Americano fanno 10 miliardi di incasso all’anno una ragione ci sarà. In Europa invece non ci riusciamo perché siamo ancora alla Champions, all’Europa League e alla Conference League. Ma chi vuole farla la Conference League? E vale anche per l’Europa League. Nessuno vuole rendersene conto: giochiamo troppo, roviniamo troppo i nostri calciatori e li esponiamo a rischi di rotture e questo porterebbe a una minusvalenza”.
Sulla Superlega – “Ad Agnelli dissi ‘Giammai’ perché lui voleva farla per un gruppo di club d’élite. Io dico che oggi è sbagliato concedere alla UEFA di incassare 800 milioni con Champions, Europa League e Conference League. Io dico: facciamo un campionato europeo in cui non si fa l’estrazione con le palle, mica siamo nel terzo mondo? Le prime sei di un campionato importante o le prime di un campionato minore devono giocare contro tutte in gara secca. Questi signori non sanno che il tifoso virtuale, ossia chi deve pagare l’abbonamento per guardare la partita, vuole un calcio nuovo”.
Il calcio in Italia – “Il calcio è seguito da 28 milioni di tifosi in Italia, immaginate quindi nel mondo. Gli Stati Uniti sono un paese giovane e vanno sempre un passo avanti. Mi fa molto ridere quando mi danno del visionario. Ma poi vedo che tutti gli altri continuano a vivere meschinamente una condizione schiava del passato, fatta di Federcalcio, Leghe, UEFA e compagnia bella. Dobbiamo prendere atto che nell’86 eravamo 16 squadre in Serie A e oggi siamo 20. C’è qualcuno dei miei colleghi che impropriamente pensa che se diminuissimo il numero di squadre calerebbero i soldi che prenderemmo. In Inghilterra, che la fa da padrona, alcune partite non vengono neanche trasmesse. Due anni e mezzo fa dissi che dobbiamo essere direttamente coinvolti con i nostri tifosi virtuali. Allo stadio vendiamo noi i biglietti? Sì, mi risposero tutti. E allora perché non dobbiamo vendere anche i biglietti virtuali utilizzando le piattaforme a cui riconoscere una piccola percentuale?”.
Sui diritti TV – “Questo bando è la più grossa stronzata del mondo, come tutti i bandi. Nessuno ha mai avuto il coraggio di dire che la Melandri con una legge di merda ha limitato il mercato del calcio. Non deve esserci nessuna legge che mi limita, è anticostituzionale. La Melandri ha distrutto prima il cinema, con una legge che finalmente Franceschini ci ha rimodulato, e poi il calcio. Perché i politici devono fare cosa di cui non hanno coscienza né esperienza?”.
Leggi anche:
Leave a Reply