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Il mercato della Salernitana sotto la lente dei tifosi

stadio tifosi

A Salerno le piazze si animano e le discussioni tra tifosi si accendono, soprattutto ora che il calciomercato della Salernitana si è concluso senza il botto finale che un pò tutti aspettavamo. C’è chi è soddisfatto degli acquisti fatti (e sono la maggioranza) e chi rimane ancora un po’ scettico, il clima è comunque positivo, nonostante alcuni imprevisti come l’inattesa esclusione di Dia dai convocati in partenza per Lecce. Ma come è andato veramente quest’ultimo mercato? Due tifosi granata si confrontano, ognuno con la sua opinione al riguardo:

Matteo: Ehi, amico mio, hai visto i nostri nuovi acquisti? Sono molto soddisfatto del mercato della Salernitana quest’anno! Abbiamo mantenuto l’ossatura della squadra, un vero colpo di genio. Sousa ha fatto un lavoro incredibile l’anno scorso, e ora avrà ancora più tempo per lavorare con questa squadra consolidata.

Ciro: Sì, ho visto, ma non mi fido troppo di questi nuovi ragazzi. Hanno tutti nomi esotici ma poca o nessuna esperienza in Serie A. E cosa dire della difesa? Abbiamo perso Troost-Ekong, Bronn è fuori dal progetto tecnico di Sousa e Fazio sente il peso degli anni, ma non è stato preso nessun difensore per rimpiazzarli. Ci aspetta una stagione difficile, non dimenticare che l’anno scorso abbiamo avuto la terza peggiore difesa con 62 gol subiti.

Matteo: Ma guarda, abbiamo Jovane Cabral e Martegari, due veri gioielli che ci faranno godere con i loro dribbling e la loro tecnica sopraffina! Saranno preziosi in attacco e a centrocampo e ci daranno flessibilità tattica. E poi, stiamo seguendo una strategia a lungo termine, investendo su giovani talenti promettenti. Questo potrebbe portare a plusvalenze in futuro e farci diventare una squadra competitiva a livello internazionale.

Ciro: Ma non ti sembrano troppi gli stranieri che abbiamo preso quest’anno? E perché nessun italiano? E dove è finito il tanto decantato asse di mercato con la Juve? Il sito Calciomercato.com ha valutato con un modesto 5 il nostro mercato, proprio come Cagliari, Udinese e Verona. Troppi scommesse dall’estero, secondo me. E poi, l’attacco deve dimostrare di essere all’altezza. Senza Piatek e Vilhena rischiamo se i nuovi non confermano subito sul campo le buone potenzialità che li accompagnano.

Matteo: Certo, ci sono alcune incognite, ma Sousa ha detto che voleva “tanti giocatori, e diversi, in grado di fare gol”. Con Dia in squadra e l’arrivo di due centravanti di “sfondamento” come Ikwuemesi e Stewart, penso che saremo in grado di trovare la formula giusta. Appena Dia smaltirà i suoi mal di pancia dovuti al desiderio di giocare in Premier League, potrà solo avvantaggiarsi dall’avere al suo fianco attaccanti così veloci e forti fisicamente, in grado di disorientare le difese avversarie e creargli intorno tanti spazi invitanti.

Ciro: È vero, ma le tempistiche degli arrivi sono state un problema. Sousa ha dovuto lavorare durante il ritiro senza rinforzi. E poi, mi preoccupa l’assenza dei calciatori durante la Coppa d’Africa. Perché cedere Mamadou senza prendere nessun altro al suo posto, con Maggiore infortunato? Sarà una sfida difficile per la Bersagliera quest’anno.

Matteo: Basta non posso tollerare queste critiche ingiuste, dobbiamo invece essere tutti riconoscenti alla Società e a Iervolino in primis che ci ha salvato due volte facendo investimenti milionari quando eravamo sul punto di fallire. Non dimenticarlo e inoltre questa è la prima volta che facciamo tre campionati di seguito in serie A e bisogna perciò esserne orgogliosi.

Ciro: Verissimo e siamo tutti riconoscenti al patron, ma siamo tifosi e abbiamo il diritto di esprimere il nostro parere senza essere lapidati se facciamo qualche critica costruttiva a fin di bene. Ad esempio è stata molto lodata l’iniziativa della società di far firmare a Legowski, Stewart e Ikwuemesi contratti che contengono una clausola di recesso unilaterale monetizzato. L’idea ci ha trovati tutti d’accordo per non assistere più a situazioni incresciose come quella di Simy e Sepe, ma siamo sicuri che questa richiesta della società non abbia allontanato tutti quei calciatori di maggior levatura che la Salernitana stava trattando. E’ una iniziativa che può prendere in maniera isolata una società senza pagarne pegno?

Matteo: Insomma, amico mio, credo che dovremmo continuare ad avere fiducia nella società e dare a questi ragazzi una possibilità. Abbiamo una squadra competitiva e una strategia a lungo termine. La Serie A è sempre più competitiva a giudicare dai primi risultati delle neo promosse, ma con pazienza e determinazione, possiamo raggiungere i nostri obiettivi.

Ciro: Speriamo che hai ragione, a questo punto non resta che essere pazienti e vedere come si sviluppa la stagione, remando tutti nella stessa direzione. Auguriamoci che la Salernitana dimostri sul campo che questa strategia è quella giusta per garantire la permanenza in Serie A, senza vanificare quanto di buono fatto da Iervolino & C. in questi ultimi due anni. Non ci resta che incrociare le dita e confidare nelle abilità del Maestro Sousa!

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