Atalanta-Napoli, appunti a punti: chiedete scusa ad Elmas

Il Napoli vince anche a Bergamo e senza kvaratskhelia. Come ogni partita andiamo ad analizzare i pro e i contro del match.

Articolo di Alessandro Pierno06/11/2022

Ci si aspettava una risposta dal Napoli e, dopo la turbolenta settimana trascorsa, i partenopei sono scesi in campo dimostrando di essere squadra.

Nonostante la sconfitta in Champions League e l’infortunio di Kvaratskhelia, gli azzurri sono scesi sul terreno del Gewiss Stadium imponendosi per 2-1 contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini.

Il Napoli prosegue la propria striscia di risultati utili consecutivi grazie alle reti di Osimhen ed Elmas che hanno risposto al rigore di Lookman nel primo tempo.

I ragazzi di Spalletti confermano di essere un gruppo solido e compatto capace di scendere su qualsiasi terreno di gioco contro qualsiasi avversario.

Sono 35 i punti guadagnati dagli azzurri nelle prime 13 giornate, 32 le reti messe a segno, e ancora nessuna sconfitta in campionato.

Come ogni partita, però, ci ritroviamo a parlare e analizzare i pro e i contro della partita.

I pro di Atalanta-Napoli

  • In Lombardia si esalta Meret: dopo San Siro altra grande partita del portiere del Napoli

Non è stato un pomeriggio semplice per Alex Meret, che ha dovuto mettere i guantoni sulle conclusioni degli attaccanti nerazzurri.

Pronti via e il portiere della Nazionale ha dovuto chiudere la porta sulla conclusione di Hojlund.

Incolpevole sul rigore, è stata perfetta la conclusione di Lookman che ha spiazzato Meret.

Ma la partita del numero uno del Napoli è da incorniciare per personalità e per l’importanza delle sue parate.

Nel secondo tempo toglie dalla porta il gol del 2-2 dell’Atalanta sulla conclusione di Maehle.

Saranno le grandi partite, o forse la Lombardia lo gasa, ma dopo la notte di San Siro, anche la vittoria del Gewiss Stadium passa per le parate di Meret.

  • Chiedete scusa ad Elmas

Alzi la mano chi ha visto le formazioni ufficiali e vedendo il nome di Elmas tra gli undici iniziali ha esclamato “Ma perché lui e non Raspadori”, “Ma che vuole fare Spalletti”, io sono stato uno dei diffidenti verso il macedone.

Il sette del Napoli però zittisce tutti, non solo per il gol, ma anche per la prestazione offerta sul prato del Gewiss.

Bravo in fase offensiva e preziosa in quella difensiva nell’aiutare Olivera. Parliamo certamente di un calciatore che possiede dei limiti, ma quando va elogiato è giusto farlo.

Se un giorno verrà raccontata la mia storia, si dica che ho visto giocare i marziani, ma si dica anche che ho visto il Napoli vincere a Bergamo con il gol di Elmas.

  • Altro gol per Osimhen

Non c’è Kvaratskhelia, e la responsabilità del reparto d’attacco passa dai suoi piedi o, in questo caso, dovrei dire dalla sua testa.

Altro gol per Victor Osimhen, che si porta al primo posto nella classifica capo-cannonieri della Serie A.

Ennesima grande prova del nigeriano, il quale sta dimostrando quella maturità che gli è sempre stata chiesta in passato.

Demiral non è stato un avversario facile da superare, il turco è stato tutta la partita in pressione sul numero nove del Napoli.

Neanche i commessi di Foot Looker sono così accaniti verso i clienti quando provano a vendergli lo spray per pulire le scarpe.

La partita di Osimhen termina al 75esimo, con 1 gol e 1 assist che hanno portato i tre punti al Napoli. Chapeau Victor.

  • Quando Zielinski è in forma fa la differenza

L’ho criticato quando andava criticato, ma il polacco quando sale in cattedra è capace di fare la differenza in qualsiasi momento, e l’assist per Osimhen ne è la dimostrazione.

Continua il digiuno del centrocampista azzurro, ma in mezzo al campo ci mette qualità e fantasia, quella che in certi tratti è mancata nella partita di Anfield.

Nella serata in cui fa 300 presenze con la maglia del Napoli è mancato solo il gol, se si sblocca il Napoli avrà davvero un’arma in più.

  • Spalletti dimostra a tutti perché ha vinto il premio di allenatore del mese

“Spalletti la panda te la ridiamo, basta che te ne vai!”.

E’ giusto iniziare così per parlare del mister, ricordando le critiche che sono piovute su quest’uomo nonostante abbia riportato il Napoli in Champions dopo due anni di anonimato.

Oggi ha dimostrato perchè ha vinto il premio di miglior allenatore del mese di ottobre.

Ricordiamoci dove doveva essere questa squadra dopo le partenze di Mertens, Insigne, Koulibaly, Ospina e Fabian Ruiz. Se oggi stiamo raccontando un’altra storia il merito è soprattutto suo e delle sue idee.

Oggi tutti erano pronti a dargli addosso per la scelta di Elmas dal primo minuto.

Spalletti, se succede, la macchina te la ricompro io.

I contro di Atalanta-Napoli

  • I soliti cori beceri

E’ sempre la solita storia, non è vittimismo, ma non venitemi a dire che i cori di ieri erano sfottò. Se pensate questo, fate una richiesta speciale per tornare a scuola.

Insulti verso la città di Napoli, per San Gennaro e chi più ne ha più ne metta, ci saranno provvedimenti? Sappiamo tutti la risposta.

Non mi sembra il caso di continuare a parlare dei tifosi bergamaschi, la miglior punizione l’hanno ricevuta dal campo.

Ma allora anche Anguissa è umano

Non sono abituato a mettere il camerunense tra le note negative della partita, ma oggi la prestazione del 99 non è stata la solita rispetto al calciatore dominante che siamo stati abituati a vedere in ogni gara.

Ancora qualche acciacco che si porta dietro dall’infortunio, e qualche batteria scarica dovuta alla trasferta in Champions, non ci hanno permesso di apprezzare il solito Anguissa.

Qualche pallone di troppo perso e poca brillantezza nei contrasti rendono l’ex Fulham il meno brillante all’interno del centrocampo azzurro.

Partita dopo partita rivedremo il vero Anguissa, ma ad oggi il centrocampista di Spalletti non garantisce la solita qualità a cui ci ha abituato nel corso di questa prima parte di stagione.

  • Hojlund, sei diventato l’idolo di tutti i napoletani

Ho visto grandi attaccanti sbagliare gol eclatanti, ma non ho mai visto un attaccante fare il difensore per la squadra avversaria.

Se l’Atalanta esce dal proprio stadio senza neanche un punto è per demerito del proprio centravanti, giovane, giusto che sbagli, ma oggi si porta la partita sulla coscienza.

Nel primo tempo tira il pallone addosso a Meret, ma la palla che gli arriva nel secondo tempo era un regalo da scartare. Evidentemente a Hojlund le sorprese non piacciono.

  • Un Koopmeiners poco brillante

E’ una sorpresa vedere Koopmeiners tra le note negative della partita. L’ex capitano dell’AZ è uno dei protagonisti di questa Atalanta, insieme a Lookman sta guidando la Dea nelle parti alte della classifica.

Oggi però, anchè l’olandese ha avuto difficoltà contro il centrocampo del Napoli.

Soffre la fisicità di Anguissa prima, e Ndombele dopo, è stato sempre murato da Lobotka che non ha permesso al sette nerazzurro di esprimersi al meglio nella propria confort zon.

Ha comunque il merito di aver procurato il calcio di rigore nel primo tempo con quel pallone che taglia l’area piccola di Meret da corner, ma oggi la prestazione è stata troppo misera per l’olandese.

  • Lozano corre, corre, e poi…

Non è stato il Lozano brillante che abbiamo apprezzato in questo ultimo mese, bisogna dire però che davanti ha avuto il miglior Maehle della stagione.

La partita del messicano la possiamo riassumere così: tanta corsa, tanta intensità, poi arriva in fondo e non conclude niente.

Sbaglia anche qualche appoggio semplice che avrebbe messo in condizione Osimhen o le mezze ali del Napoli di battere a rete.

Le sgasate del messicano dovevano essere l’arma in più di Spalletti, invece è stato un tutto fumo e niente arrosto.

  • Hateboer, è finito un ciclo

Hans Hateboer non è più quell’esterno che un tempo terrorizzava le fasce avversarie.

Non è un caso che le prestazioni dell’olandese sono calate da quando ha dichiarato di voler lasciare Bergamo.

E qui mi sorge una domanda da dover porre alla società Atalanta: che senso ha trattenere un giocatore che vuole cambiare aria?

Probabilmente il prolungato soggiorno in Lombardia di Hateboer è dovuto anche al fatto che, nel corso delle passate finestre di mercato, tutte queste grandi offerte per l’esterno di Gasperini non si sono viste.

Oggi si perde Elmas in occasione del gol, e sulla fascia di sinistra non da mai fastidio a Olivera. E se ci fosse stato Kvaratskhelia? Cosa sarebbe successo al povero Hans?

Hateboer è sicuramente un giocatore con qualità importanti, ma un elemebto con zero stimoli non può dare nulla alla causa Atalanta.