© “JUVENTUS” – FOTO MOSCA
La Juventus attende la decisione sul ricorso presentato al Collegio di Garanzia del Coni, che rappresenta l’ultimo grado della giustizia sportiva. A mezzanotte, intanto, scadrà la possibilità della FIGC di costituirsi, che dunque non interverrà a riguardo.
Comportamento che contraddistingue, in via generale, la Federazione, che però ha ricevuto le più che aspre critiche di Paolo Ziliani, noto giornalista, che ampliando il discorso ha parlato dell’indifferenza generale. Di seguito, le sue parole a riguardo:
“Le cose stanno così. Tutti sanno delle smaccate malefatte contabili cui la Juventus ricorre da anni, facendolo alla luce del sole, per truccare i suoi bilanci; ma come per le malefatte di Moggi ai tempi di Calciopoli, la FIGC e il Palazzo fanno finta di niente. Purtroppo per loro la CONSOB che ha indagato sui bilanci della Juventus riscontrando plurime e gravi irregolarità ha informato per conoscenza la COVISOC: che non avendo il potere di deferire gira la comunicazione alla FIGC perchè attivi, nel caso, la sua Procura.
Non c’è nessuno, nè il ministro dello sport Abodi, nè il presidente del CONI Malagò, nè il presidente FIGC Gravina, nè il presidente e l’ad della Serie A Casini e De Siervo che abbia il coraggio di dire: “Chi ha sbagliato paghi”. Invece attaccano i giudici. Assistiamo alla più grande, coordinata e amorale operazione di diseducazione della gente da parte di alte figure istituzionali, ministro dello sport e dei giovani in testa, che chiedono spiegazioni e trasparenza ai giudici non si sa in base a quale diritto.
In cento giorni, tanti ne sono passati dal 28 novembre, giorno della caduta dell’intero CdA juventino, non una di questa figure istituzionali chiamata a commentare lo scandalo che umilia il calcio italiano agli occhi del mondo, ha mai pronunciato la parola Juventus. La parola d’ordine è invece ‘Salvare la Juventus ad ogni costo’ e non importa se per la gravità dei reati commessi il club dovrebbe essere radiato, se mezza Italia è disgustata e se il calcio italiano diventerà il simbolo della slealtà sportiva agli occhi del mondo.
Tutto questo sotto gli occhi di un governo che vede tutto e non dice nulla e anzi tollera un ministro tifoso che in missione negli Emirati Arabi porta in dono con orgoglio maglie della Juventus che da sempre, e oggi di più, è nel mondo simbolo del malaffare italiano. Ma se i disonesti vinceranno, l’Italia delle persone perbene si ricorderà di voi e vi lascerà sguazzare nella cloaca che avete creato inconsapevoli delle vostre bassezze e della vostra indegnità. Da mezzo secolo rovinate la passione della gente. Non meritate niente”.
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