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Benevento-Pisa, Lapadula manda in estasi il Vigorito a 5′ dalla fine

lapadula

© “LAPADULA” – FOTO MOSCA

Oltre 7.000 cuori giallorossi presenti sugli spalti del Vigorito per sostenere il Benevento in questo primo incontro di semifinale playoff con il Pisa. Anche i toscani, ben rappresentati allo stadio, seppur in proporzione, sono giunti in 700 dalla città della ‘torre’ per continuare a sognare la promozione in A dopo la bellezza di 31 anni. Stesso obiettivo per i ragazzi di Caserta, i cui ricordi legati alla massima serie sono ancora piuttosto freschi. Il successo esterno in casa dell’Ascoli ha rimesso di nuovo tutto in discussione, tanto da aver fornito quella fame e quella adrenalina fondamentale per compiere un’altra piccola impresa e superare la resistenza di un favorito Pisa, almeno sulla carta. Ai nerazzurri sarebbe risultato sufficiente pareggiare il conto delle reti nella doppia sfida con il Benevento per accedere alla finalissima. Ma oggi le cose sono andate diversamente, e il 12° uomo ha fatto la differenza nell’arco di questi primi 90’. Sabato si disputerà la gara di ritorno a Pisa. Mister D’Angelo e i suoi ragazzi sono avvertiti: servirà dare il massimo per sottomettere questa strega.

Primo tempo

Inizia la partita con il primo pallone giocato dal Pisa con Sibilli. Subito una palla lunga a cercare Lucca, ma l’attaccante nerazzurro viene anticipato di testa da Glik, e la palla finisce in fallo laterale. Partito con buona aggressività il Benevento, grazie ad un pressing volenteroso e al coraggio nell’accompagnare il gioco in fase di possesso. Al 20’ del primo tempo il possesso è nettamente a favore dei padroni di casa, così come l’inerzia del match.

Il Pisa sembra non riuscire a trovare le giuste misure in campo, infatti, tanto Lucca, quanto Puscas, si ritrovano il più delle volte isolati a battagliare là davanti. Al 28’ Barba viene pescato in fuorigioco su una punizione battuta dalla trequarti, di conseguenza, viene giustamente annullata la rete del difensore sannita che poteva valere il meritato vantaggio.

Il Benevento non si abbatte e torna a macinare il proprio gioco e a cercare di imporre un ritmo elevato, in particolar modo sulle fasce con Letizia e Masciangelo, e al centro con Acampora, uomo ovunque in mezzo al campo. Continuano a fioccare le potenziali occasioni per i giallorossi, i quali, purtroppo, difettano troppo spesso di precisione nella fase conclusiva delle azioni. Lapadula si muove tanto in attacco creando spazi e fiondandosi in profondità. Sfortunatamente per lui, i compagni non riescono ad imbeccarlo per un motivo o per un altro.

Ma dopo tanto lavoro sporco, proprio l’italo peruviano si ritrova sul destro la palla del possibile 1-0 nel primo dei due minuti di recupero concessi. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Lapadula viene dimenticato sul secondo palo, ma paga la mancanza di confidenza con la sfera durante i 45’ e non riesce a colpire piena la palla. Tiro smorzato, rimpallo e nulla di fatto. Termina con quest’ultimo sussulto un bel primo tempo, ricco di occasioni, ma avaro di reti.

Secondo tempo

Riprende il gioco con il Benevento che tenta di riversarsi nella metà campo del Pisa in cerca del gol che sblocchi la partita. I toscani, tuttavia, sono rientrati con spirito differente in campo, decisamente più aggressivi e determinati. Il messaggio dei ragazzi di D’Angelo è chiaro: venderemo cara la pelle. Neanche cinque minuti: un’occasione da una parte con Puscas, e una dall’altra su rovesciata di Insigne. La prima termina debolmente tra le braccia di Paleari, la seconda muore alta sopra la traversa di Nicolas. Al minuto 8 il capitano del Pisa, De Vitis, è costretto ad uscire per infortunio. Entra al suo posto Filippo Berra, che andrà a completare il duo centrale nerazzurro con Leverbe.

Intorno al 20’ del secondo tempo Caserta sostituisce Insigne per Elia, e Acampora per Viviani, nella speranza che forze fresche possano dare quella lucidità necessaria per trovare il vantaggio. Al 66’ il Benevento si lamenta con l’arbitro per un calcio di rigore non concesso in seguito a un contatto in area tra Touré e Calò. Nonostante il brusio del Vigorito, si riprende a giocare con il risultato inchiodato ancora sullo 0-0. Il ritmo si fa più spezzato, il che favorisce la strategia degli ospiti, i quali potranno giocarsi la qualificazione per la finale in casa, laddove terminasse a reti inviolate l’andata di questo doppio incontro.

A 5’ dal termine, arriva, finalmente, la rete liberatoria del Benevento. Il gol porta la firma di Gianluca Lapadula, il quale, su un rimpallo in area di rigore, calcia di prima intenzione tra le gambe di Nicolas. Vantaggio meritato dei sanniti, e Vigorito in estasi. Pensare che probabilmente l’italo peruviano avrebbe dovuto lasciare il campo pochi istanti prima per Moncini. Ma questo è il calcio. Due minuti più tardi, infatti, Caserta effettua il cambia sopracitato, così da regalare anche la standing ovation al suo numero 9.

Allo scoccare del 90’ l’arbitro concede ben 6 minuti di recupero tra i fischi dei tifosi di casa. Il Benevento cerca di mantenere il possesso, mentre il Pisa sembra aver accusato il colpo allo scadere, tanto da rischiare di subire anche il secondo gol in un batti e ribatti in area nerazzurra al 92’. Con lo scadere del tempo addizionale l’arbitro fischia il triplice fischio, decretando la vittoria dei giallorossi per 1-0. Eroe della serata: il bomber, Gianluca Lapadula. E adesso, tutti a Pisa con il coraggio dimostrato quest’oggi. La strada verso la finale di playoff si fa più sicura dopo stasera.

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