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La verità sul nuovo allenatore del Napoli

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© “DE-LAURENTIIS” – FOTO MOSCA

La verità sul nuovo allenatore del Napoli, qual è? Ne sono tutti in cerca, è il Sacro Graal dei media nazionali e locali, dei tifosi, o dei semplici appassionati. Non si parla d’altro, perché è in effetti clamoroso che l’allenatore che ha portato lo scudetto a Napoli dopo 33 anni vada via in fretta e furia. Quasi come un ladro, come se avesse sottratto, invece che regalato.

C’è un scudetto sul petto, ci sono state giornate di gioia e festeggiamenti, quelli ufficiali, del 4 giugno devono ancora arrivare, eppure più che godere, si spera e si scova, si cerca. Chi sarà il prossimo allenatore del Napoli? Questo importa, il resto è diventato quasi di contorno. L’allenatore del Napoli è il piatto principale e allora viene servito, anche se è scena e non verità.

Clamoroso, raggiunto l’accordo con Gasperini. De Laurentiis ha posto le basi per l’arrivo di Nagelsmann. In realtà il pallino del presidente è Conte. Se Italiano si libera è lui il prescelto. Con Benitez è tutto fatto. Luis Enrique è il profilo ideale. Attenzione ad Emery. Io so la verità, piace Palladino, sarà il prossimo allenatore del Napoli.

La verità? Si brancola nel buio. Tutti brancolano nel buio, nessuno escluso. C’è fondo di verità, non verità. Il prossimo allenatore del Napoli, potrebbe essere tra questi nomi, oppure no, oppure manca tra questi. De Laurentiis li sta sentendo tutti. Sta vagliando tutte le opportunità. La sua strategia è sempre la stessa, farsi una rosa e a sentimento prenderne un petalo.

Lo ha fatto sempre. Prima di Spalletti, ne vagliò a bizzeffe: Allegri, Emery, Italiano. Così prima di Gattuso, di Ancelotti, di Sarri e compagnia cantante. Li valuta davvero tutti, anche Klopp, perché no. Poi sceglie, da solo, nella sua testa, senza l’aiuto di nessuno. Questa volta anche senza la mente di Giuntoli. Quindi la verità sul prossimo allenatore del Napoli e sola e soltanto nella testa del presidente e tra le righe di quello che leggiamo, ma non nelle righe.

E per questo che noi di Sport del Sud in merito a tale argomento ci stiamo limitando a fare rassegna stampa, al dovere di cronaca, al dovere di informare i lettori in merito agli avanzamenti dei lavori. Una posizione netta, un nome, non possiamo prenderla e non possiamo darvelo. Non vi daremmo la verità, il prossimo allenatore del Napoli sarà tizio, porterebbe solo click ma sarebbe una bugia. Lo faremo quando ne saremo totalmente sicuri.

Al momento possiamo fare solo delle ipotesi che regolano le probabilità di vederne uno dei citati sulla panchina azzurra o meno. Perché la certezza, la verità, è che si continuerà a seguire il progetto tecnico messo in piedi da Giuntoli e Spalletti. Quindi il prossimo allenatore del Napoli avrà esperienza nel fare il 4-3-3 o il 4-2-3-1 o 4-3-2-1. Sarà un’esteta, perché questo è il principio cardine dai tempi di Sarri. E, probabilmente, sarà italiano, non di nome, ma di origine.

Fa eccezione Benitez. È l’unico straniero sedutosi sulla panchina azzurra, ma conosceva già la lingua e la realtà italiana, tutt’oggi sarebbe così. C’è poco tempo per l’ambientamento se si vuole continuare a vincere. E questo ve lo assicuriamo, si vuole continuare a vincere. Quindi, la verità è che il prossimo allenatore del Napoli avrà questo compito. Chi lo assolverà al momento è impossibile dirlo.

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