© “JUVENTUS” – FOTO MOSCA
Paolo Ziliani, noto giornalista, si è espresso sul rinvio dell’udienza preliminare per l’inchiesta Prisma, che vedrà coinvolta la Juventus il 10 maggio. Di seguito, le sue parole:
“Il rinvio dell’udienza preliminare al 10 maggio non cambia nulla. Ci sarebbe voluto molto tempo, nel penale è così, per arrivare a giudizio, ora ci vorrà lo stesso tempo più 45 giorni. Non è successo nulla, almeno rispetto a questo aspetto. La sola cosa rilevante è stata la mancata costituzione della FIGC come parte civile. A Calciopoli lo fece, ma qui parliamo di Gravina che s’incontrava segretamente a casa Agnelli e che il giorno prima del crollo del CdA elogiava la Juve come modello societario.
I reati penali e sportivi commessi dalla Juventus nei 13 anni della gestione Agnelli sono stati svelati con tale chiarezza e con un carico di prove così inoppugnabile che pensare a un colpo di spugna, come tanti ne abbiamo visti fare in passato, è oggi impossibile. Il quadro accusatorio in cui la Juventus si trova è tremendo, un coacervo di illeciti tutti consapevolmente ideati, pianificati, prodotti, realizzati e reiterati in casa di cui i magistrati hanno prove provate e persino confessioni aperte o intercettazioni confessorie.
Non c’è dunque alcuna possibilità che una colpevolezza così piena e conclamata, e così carica di vergogna, possa non essere riconosciuta. La Juventus sarà punita per quel che merita prima dall’UEFA, poi a malincuore dalla FIGC e infine anche sul fronte penale”.
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