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Spalletti: “Quota Scudetto? Non sono bravo in matematica”

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©️ “SPALLETTI” – FOTO MOSCA

Luciano Spalletti ha presentato la sfida in programma domani sera allo stadio Maradona contro la Roma. Ecco cosa ha dichiarato:

A quanto è fissata la quota Scudetto?
“Non lo so, non è il mio modo di parlare, è un conto che non so fare, non ero bravo in matematica. Io so fare quelli semplici, se si vince siamo a 53!”

In vista della Champions ha bisogno di far salire il minutaggio di 15-16 giocatori?
“Il minutaggio lo fanno la mattina dopo, chi non gioca deve andare più forte e organizziamo una partita con la Primavera per fargli fare una gara vera, come altre volte in inferiorità numerica per poter andare più forte perché anche la Primavera ha calciatori da Napoli, sta facendo molto bene ed è ben allenata”.

La Roma fa il 40% dei gol sulle palle inattive? Cambierà qualcosa o è attenzione?
“La Roma è addestrata bene per prendere vantaggi in ogni situazione, aiutati dalla fisicità, ma anche da un tecnico pragmatico ed esperto, trae risultati dai piazzati e noi lo sappiamo, noi conosciamo loro e loro conoscono noi, sappiamo qualità e caratteristiche e dovremo essere bravi a mettere dentro le nostre caratteristiche”.

Totti ha dichiarato che gli farebbe piacere riparlare con lei. Vale lo stesso per lei?
“Certo, se lui ha piacere nel parlare con me, perché dovrei fare qualcosa di differente? Anche io avrei piacere”.

La gara si prepara da sola ma ora a +12 è più difficile agire sulla testa?
“No, proprio per aver creato questo vantaggio sono intelligenti, non corriamo il rischio di essere meno attenti o meno pignoli, poi se qualcuno si lasciasse un po’ cullare poi domenica quando vede la Roma e Mourinho davanti si rimettono a posto i pensieri perché davanti hanno top team, calciatori e coach, se non sei subito top pure tu rischi di fare brutta figura”.

La Roma ha fatto 4 clean sheet nelle ultime 5, servirà anche pazienza?
“Quando vai a giocare nello stretto della trequarti, se non rimani in ordine o se perdi troppi palloni senza pazienza nel muovere il pallone poi le corse per riconquistare palla aumentano. La pazienza servirà per non perdere troppi palloni sulla trequarti, qualcuno sarà inevitabile ma dovremo palleggiare in sicurezza o perderli dietro la linea e non sui piedi per non essere sbilanciati”.

Sulle griglie estive, il suo lavoro e quello di Mourinho.
“Noi non ci ritenevamo inferiori a nessuno, abbiamo cominciato a lavorare parlando di squadra che doveva migliorare la posizione del campionato precedente, si lavora così. La società per prima ha indicato il percorso per soddisfare i tifosi, siamo partiti e durante il viaggio dobbiamo far bene passo per passo, senza farci distrarre dai panorami perché ce ne sono tanti ma poi si inciampa e si finisce come me con infortuni”.

Chi ti ha impressionato di più tra Mario Rui, Di Lorenzo, Kim, Kvara, Lobotka e Osimhen? 
“Anche Rrahmani, Lobotka, Lozano e Politano hanno fatto quello che dovevano, Zielinski sempre preciso e tecnico, Elmas che dà sempre il contributo. Sono contento di tutti”

Sull’arrivo di Gollini.
“E’ un portiere molto forte, ha avuto un momento di flessione perché da un titolarissimi lanciato per grande squadre s’è ritrovato a doversi sedere in panchina, quindi deve ritrovare tranquillità e poi se ne trarrà beneficio tutti perché fisicamente e tecnicamente e come copertura porta è un portiere forte. Siamo contenti”

In chiusura: “Devo fare gli auguri a Mourinho. Non mi ha invitato, ci sono rimasto male, mi sarei presentato col regalo. Lui è uno di quelli che alza il livello del calcio nella sua globalità, complimenti ed auguri”.

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