Il Napoli Futsal ha perso l’opportunità di vincere lo scudetto, dopo essere stato sconfitto in Gara 3 della semifinale dei playoff contro l’Eboli. Un’esito forse inevitabile dato quanto accaduto da Gara 2 in poi. Retroscena clamorosi che spiegano il fallimento del progetto sportivo di Perugino e l’allontanamento improvviso del tecnico Cacau.
La sconfitta in Gara 2 (2-5), è stata infatti seguita da un acceso confronto all’interno del PalaSele, che ha coinvolto giocatori, dirigenza, allenatore e staff tecnico. Tutti si sono intrattenuti all’interno del palazzetto sino a tarda serata, accusandosi l’uno con l’altro. Dal primo giocatore all’ultimo dei magazzinieri, fino ad arrivare al Presidente hanno sentenziato sulla prestazione fornita in campo e sull’operato di Cacau.
Il brasiliano, professionista dall’esperienza internazionale, ha lasciato trapelare che questa situazione era intollerabile, non poteva sopportare intromissioni nel suo lavoro e obblighi, come quello di schierare titolare il figlio del Presidente Perugino, come se tali dinamiche fossero emerse con un’epifania.
Fatto sta che Cacau è sparito da un giorno all’altro, inviando soltanto un messaggio whatsapp al Presidente Perugino comunicando la sua decisione, ovvero quella di dimettersi dal suo incarico da direttore tecnico del Napoli Futsal con effetto immediato.
Nulla di clamoroso sin qui. Sconfitta, confronto accesso all’interno del team, dimissioni. Meraviglia quanto accade poco dopo, perché Cacau a poche ore da Gara 3 è a Jeddah e prende parte alla conferenza stampa di presentazione del match che l’Iraq affronterà oggi contro la Palestina! Il brasiliano è il nuovo tecnico della selezione qatarina! Ma come è possibile viene da chiedersi?
Forse l’allontanamento dal Napoli Futsal era premeditato, sarebbe stato difficile mettere in piedi una trattativa, concluderla, e organizzare una presentazione tout court nel giro di due giorni. Forse l’offerta era irrinunciabile, si parla di circa 250mila euro. Forse la Nazionale del Qatar era stata ben chiara” o accetti subito e ti presenti alla conferenza o salta tutto”. Forse, forse, ma fare due più due, a volte, e la cosa più semplice e in questo caso spiega anche meglio di qualsiasi cosa questa rottura improvvisa.
Così, del resto, si spiega anche la sconfitta in Gara 3, conseguenza del clima infuocato che si è respirato all’interno della società e della squadra. Il Napoli Futsal ha dovuto dire addio al sogno del tricolore, perdendo Gara 3 contro l’Eboli per 3-6. La squadra campana è stata esclusa dalla semifinale dei playoff e sarà l’Eboli, caso di gestione di successo (seconda finale consecutiva), ad affrontare l’Olimpus Roma nella finale scudetto.
Il Napoli Futsal dovrà ora affrontare i cambiamenti e cercare di superare questa fase difficile per tornare più forte in futuro. La sconfitta, il confronto acceso e l’addio dell’allenatore hanno creato un clima turbolento all’interno del club, che ha influenzato negativamente le prestazioni della squadra nei playoff scudetto.
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