©️ “SARRI” – FOTO MOSCA
Impossibile, dai. Non era possibile credere alla storia del Comandante voltabandiera dopo tutto quello che c’è stato tra Maurizio Sarri ed il Napoli.
Ha fatto in un batter d’occhio il giro dei social il video che ritraeva l’arrivo della Lazio all’aeroporto di Capodichino, impegnata questa sera nella sfida della terza giornata di campionato contro il Napoli. E no, per una volta non sono i calciatori i protagonisti dell’accaduto. Ad attirare tutte le attenzioni è stato Maurizio Sarri, uno dei personaggi più attesi dato i precedenti in azzurro e soprattutto dato quello che ha rappresentato per il Napoli, sfiorando per pochi dettagli quello che poi è riuscito a Spalletti.
A molti proprio non è andato giù il suo successivo passaggio alla Juventus dopo lo scippo del 2018. La “scelta professionale”, per molti è stata una vera e propria coltellata alle spalle. Lui, capopopolo rivoluzionario che aveva guidato la lotta contro il “Palazzo”, alla fine aveva deciso di entrarne a far parte. Ed allora poteva sembrare credibile che al “Forza Napoli!” rivolto dai tifosi azzurri allo sbarco a Capodichino avesse risposto con il dito medio. Quello stesso che aveva mostrato con orgoglio ai tifosi juventini anni prima.
In realtà, però, Sarri ci ha tenuto a fare subito una precisazione e a prendere le distanze da quanto circolato. E lo ha fatto con una nota ufficiale pubblicata attraverso le pagine della Lazio: “Sui social stanno circolando le immagini di un mio gesto rivolto a una persona che mi aveva insultato. Certamente non era rivolto a chi gridava forza Napoli”.
La stessa versione che l’allenatore aveva fatto pervenire poco prima al collega e direttore di Napoli Magazine Antonio Petrazzuolo, che in un post condiviso sui suoi account social ha raccontato:
“In merito al video del dito medio che sta circolando in rete, ho chiesto a Sarri delle delucidazioni: il mister mi ha assicurato di essersi arrabbiato con un signore (che nel video è sulla sua destra) che lo stava apostrofando male, mentre sulla sua sinistra c’erano tifosi del Napoli con cui si è fermato a firmare delle maglie. Sarri mi ha anche ribadito che non manderebbe mai a quel paese i tifosi del Napoli, essendo lui stesso, come noto, tifoso azzurro da bambino”.
Una versione che a dir il vero non ha convinto proprio tutti, soprattutto chi ha ormai bollato l’ex tecnico partenopeo come traditore. Tuttavia, a noi piace credere che invece esista ancora un minimo, anche solo un briciolo, di amore e riconoscenza nel calcio.
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