© STADIO– FOTO MOSCA
Giovedì, 30 settembre 2021. Gli uomini di Luciano Spalletti, reduci da sei vittorie in Campionato, si preparano per affrontare lo Spartak Mosca, secondo round di Europa League. Il Napoli, che da settimane sta mostrando grande spettacolo, vola in vantaggio con un gol lampo di Elmas al 13”. Tuttavia, l’espulsione di Mario Rui condizionerà inesorabilmente l’andamento della partita.
Correva il minuto 82 quando i russi mettono a segno il gol del 1-3. D’improvviso, sugli spalti del Diego Armando Maradona, reazioni contrastanti: alcuni hanno cominciato a cantare all’unisono per incoraggiare la squadra, altri invece hanno deciso di alzare i tacchi e andarsene prima ancora che la partita fosse finita.
Vedere questi ultimi voltare le spalle ai propri beniamini nel momento in cui probabilmente ne avevano più bisogno ha suscitato la reazione dei supporters, increduli del fatto che poco a poco lo stadio si stesse svuotando.
Quanto sta incidendo l’assenza tel tifo organizzato al Maradona?
Sono mesi oramai che gli ultras portano avanti la loro protesta legata all’irrigidimento dei controlli nei settori popolari, alle multe arrivate per il mancato rispetto del proprio posto o per lo sventolio di una bandiera che ostacolerebbe la disposizione a scacchiera. Queste le parole di un tifoso della squadra azzurra: “non presenzierò più a Fuorigrotta ed il Napoli mi vedrà solo in trasferta”.
In effetti, è proprio quello che sta accadendo: i tifosi vanno in trasferta in giro per l’Italia, lì dove si sentono liberi di tifare, come accaduto ad Udine o a Genova, quando hanno dato una spinta in più al Napoli affinché portassero a casa la vittoria. Anche in occasione di Fiorentina-Napoli, che andrà in scena domenica 3 ottobre, i biglietti del settore ospiti sono terminati in pochissimi minuti.
Intanto però quello che prima era definito “uno degli stadi più caldi d’Europa” si sta convertendo in uno stadio-salotto, svuotato di passione e quasi sovrastato dalle voci provenienti dal settore ospiti (come accaduto durante l’ultimo match). Uno stadio così non si vedeva dal 2019, situazione spinta da analoghe regole imposte: il divieto di utilizzo di megafoni, di stare in curva spalle al campo (come fanno di solito i capi ultras per rivolgersi alla curva guidandone i cori) e in aggiunta, l’obbligo di rispettare i posti assegnati sui biglietti.
Quando finirà tutto questo? Quando finirà quel silenzio assordante che regna sovrano sugli spalti?
Il Maradona ha bisogno del proprio “dodicesimo uomo in campo” così come i tifosi hanno bisogno di fare ritorno in quella che considerano la loro dimora perché un figlio potrà stare mesi lontano dalle mura familiari, ma sentirà sempre l’esigenza di tornare.
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