©️ “ELMAS” – FOTO MOSCA
Nel giorno in cui il Luigi Ferraris ha celebrato la scomparsa di Gianluca Vialli e Siniša Mihajlović, il Napoli ha ritrovato la vittoria in campionato a Genoa contro una Sampdoria che vede sempre più lontana la possibilità di rimanere in Serie A.
Atmosfera da brividi quella vista nello stadio dei blucerchiati, alla fine gli uomini di Spalletti hanno portato a casa i 3 punti grazie alle reti di Osimhen e di Elmas.
Sono tante le cose da dire, altrettanto gli episodi e le prestazioni da analizzare e commentare. Dal Napoli campione d’inverno alla pessima media realizzativa dal dischetto da parte dei partenopei, e come ogni partita raccontiamo tutto ciò all’interno della top e flop del match.
I top di Sampdoria-Napoli:
- Le scelte di Spalletti
Contro l’Inter abbiamo rimproverato al mister la decisione di aver lasciato in panchina giocatori che, in questo momento della stagione, vantano chiaramente una condizione fisica migliore rispetto ad altri.
Ce ne siamo accorti noi, se ne accorto anche Spallettone, il quale cambia 3 pedine rispetto alla formazione mandata in campo a San Siro contro l’Inter. Dentro dunque Mario Rui, Juan Jesus ed Elmas al posto di Olivera, Zielinski e Rrahmani, quest’ultimo, però, ha preso comunque parte alla partita per sostituire un acciaccato Kim.
I giocatori che sono scesi in campo contro la Samp hanno dato più brillantezza e più velocità al sistema di gioco. E’ evidente che il Napoli non ha ancora nelle gambe la qualità e l’energia per offrire le prestazioni di inizio stagione, ma al Ferraris qualche segnale gli azzurri lo hanno mandato.
- Perchè si dovrebbe invidiare Theo Hernandez se in squadra si ha Mario Rui?
Chi pensa che il portoghese non sia il miglior terzino del campionato è chiaramente in malafede. Scherzi a parte, Mario è da pallone d’oro. Sesto assist per il numero 6 del Napoli, meglio di lui in Serie A ha fatto solo Milinković-Savić della Lazio che è a quota 7 passaggi chiave.
Il portoghese sa che davanti ha un giocatore come Olivera che è chiaramente più forte di lui, motivo per il quale quando viene mandato in campo da Spalletti lui da tutto, corsa, cross e quel pizzico di cazzimma che non fa mai male.
- Uragano Osimhen
Il primo gol del 2023 del nigeriano arriva al Ferraris, contro la sua vittima preferita, la Sampdoria.
Con la rete di ieri raggiunge la doppia cifra per il terzo anno consecutivo, e riprende in solitario il primo posto nella classifica capocannoniere. Il Napoli riparte dal proprio centravanti, il quale, oltre al gol, è protagonista anche dell’espulsione di Rincon nel primo tempo.
Apro una parentesi sul centrocampista di Stanković: non ho mai avuto dubbi sull’assegnazione del rosso, ma quando l’arbitro si è diretto verso il VAR ho pensato a questo tra me e me: “Sta decidendo se confermare il cartellino o assegnare direttamente l’ergastolo”.
- Elmas, scusaci
Troppo criticato ma i numeri sono dalla parte del Macedone: 3 gol e 1 assist per il centrocampista del Napoli nelle ultime 5 partite, adesso si scopre anche rigorista, una pedina che quest’anno ai partenopei manca come il pane.
Spalletti oggi lo prova prima da mezz’ala al posto di Zielinski poi lo sposta esterno dopo l’uscita di Kvaratskhelia, ruolo che più predilige negli schemi azzurri seppur in passato lo stesso Elmas ha più volte affermato di essere un centrocampista puro.
Ieri ci ha messo qualità e imprevedibilità, il tutto consolidato dal rigore trasformato nel secondo tempo, dopo che Politano aveva sbagliato il primo a inizio partita.
- Al Napoli campione d’inverno
Già giravano le prime critiche e i feroci attacchi a squadra e allenatore dopo la sconfitta contro l’Inter, ci hanno abituato troppo bene in questi mesi evidentemente. La realtà è diversa: a due giornate d’anticipo il Napoli vince il girone d’andata con due giornate di anticipo.
Se a gennaio qualcuno mi avesse detto una cosa del genere, avrei cercato le telecamere pensando di essere coinvolto in una Candid Camera. Complimenti dunque al Napoli, dai giocatori all’allenatore passando per la dirigenza, ma ancora non è stato fatto nulla, bisogna continuare a lavorare.
I flop di Sampdoria-Napoli
- Anguissa fuori forma fa danni
Non metto in discussione le qualità del camerunense, così come non mi permetto di parlare di Anguissa come se fosse un giocatore limitato. Anzi, aspetto con ansia il ritorno del miglior Zambo, quello che giganteggia sui propri avversari.
Ma ad oggi, la sua scadente forma fisica dovute alle stanchezze del Mondiale, lo stanno mettendo più in crisi di Wall Street durante l’esplosione della bolla. Sbaglia in fase di possesso, troppi palloni persi e buttati in fase d’impostazione che hanno permesso alla Samp di rendersi pericolosa.
Qualche sprazzo del vecchio Anguissa si è visto, ma ad oggi Ndombele meriterebbe una maglia da titolare a discapito dell’ex Fulham. Evidentemente Spalletti sa che l’unico modo per rivedere il proprio centrocampista al meglio è quello di farlo giocare per fargli mettere minuti nelle gambe.
- I calci di rigore sono il vero antagonista del Napoli di quest’anno
Con l’errore di Politano dal dischetto nel primo tempo, diventano 4 le occasioni fallite dal Napoli quest’anno su calcio di rigore. La regola chi se la sente tira non sempre funziona, sbagliare dagli 11 metri sta diventando una brutta abitudine per gli uomini di Spalletti che quest’anno hanno già presentato 6 rigoristi differenti, e nessuno di questi ha ancora capito a chi spetta prendersi la responsabilità di tirare il penalty.
Serve stabilire una gerarchia ma, soprattutto, occorre assegnare l’incarico a qualcuno che veramente li sappia tirare.
- Kvaratskhelia ancora poco brillante
Rientrato dopo l’infortunio alla schiena, il georgiano deve ancora ritrovare lucidità e brillantezza. Sbaglia qualche occasione di troppo e la sensazione è quella che abbia perso la solita imprevedibilità che gli faceva fare la differenza durante la prima stagione.
Naturalmente è un calciatore che va aspettato, ma in questo momento lui fa parte di quei calciatori che, se non sono in forma, dovrebbero momentaneamente accomodarsi in panchina per lasciare spazio a chi può dare di più sul piano fisico.
- Il rigore inesistente su Anguissa
Partendo dal presupposto che se ti danno un calcio di rigore, giusto o sbagliato che sia, lo devi segnare, ma il fischio dell’arbitro sul contatto Anguissa-Murru è un qualcosa di utopico e irreale.
Il pestone c’è, ma avviene dopo un contrasto di gioco, bisognava lasciare giocare, ma tanto il Napoli, come di consuetudine, lo ha sbagliato. E menomale, mi verrebbe da dire, altrimenti qualcuno avrebbe già gridato allo scandalo.
- Sampdoria, mancano le idee
Un’altra sconfitta per la Sampdoria che non aiuta la propria classifica. La squadra di Stanković ci mette la voglia ma non basta. Certo, giocare con un uomo in meno contro il Napoli non è facile, ma ai blucerchiati mancano proprio le idee tattiche nel corso dei 90 minuti.
Questa Sampdoria ricorda l’ultimo Genoa della passata stagione allenata da Blessin, una formazione che ci mette grinta ma che alla fine non porta a casa il risultato, alla fine quel Genoa è retrocesso in Serie B, si preannuncia la stessa sorte anche per i blucerchiati.
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